Arese e Majori Svettano nel Survivor Cross
Noblesse oblige: sono Pietro Arese e Micol Majori i vincitori della quarta edizione delle Survivor Series Cross, la corsa campestre di Busto Arsizio (Varese) ideata da Stefano Longo con peculiarità ormai conosciute dagli appassionati di atletica lombardi. Tracciato di 1200 metri, qualificazioni a cronometro e poi tre turni eliminatori come le prove sprint dello sci di fondo: la giornata di sole e il terreno compatto contribuiscono a rendere ancora più avvincente il contest organizzato al centro sportivo Angelo Borri dalla Pro Patria ARC Busto Arsizio.
UOMINI – Sin dalle qualificazioni (partenze a intervalli di 20” tra i concorrenti) Pietro Arese (Fiamme Gialle) mette in chiaro chi è il favorito: è del finalista mondiale indoor dei 1500m il miglior crono in 3:32 davanti a Sebastiano Parolini (GA Vertovese) con 3:33, al vincitore 2021 Andrea Sambruna (Cento Torri Pavia) con 3:34 e a Karim Bendahou (Pro Sesto) con 3:35. Passano ai quarti in 32 (ultimo tempo di ingresso 3:52). Nel primo turno a eliminazione diretta (quattro eliminatorie da otto atleti ciascuna: avanti i primi tre di ogni quarto più quattro tempi di ripescaggio o lucky loser, come si direbbe nello sci di fondo) i tempi scendono: Arese vince la prima batteria in 3:26 e alle sue spalle si mette in luce l’allievo tricolore nei 1500m Manuel Zanini (Atl. Gavirate), che si prende il secondo posto in una serratissima volata; nella seconda prevale “di giustezza) in 3:29 lo junior Tommaso Losma (Atl. Valle Brembana); nella terza è Sambruna a vincere la volata in 3:28; nella quarta successo di Parolini con margine in 3:26.
Le semifinali (avanti i primi tre con due tempi di ripescaggio) danno vita a due trame molto diverse. Nella prima, più lenta, Arese vince in controllo con 3:25 e alle sue spalle sono Losma (3:28) e Zanini (3:29) a staccare i biglietti per la finale di fatto eliminando Stefano Pedrana (GA Vertovese) e Nicolò Caccia Rondanini (US Sangiorgese), pure loro all’arrivo in 3:29; nella seconda, molto più veloce, prevale Sambruna in 3:20, un secondo di margine su Parolini e sul tandem della Lecco Colombo Costruzioni Marco Aondio e Ionut Puiu, entrambi ammessi in finale come il quinto arrivato, Stefano Goffi (GB Vighenzi) con 3:25. La finale ha poca storia con Pietro Arese che dimostra di averne ancora vincendo in 3:16, ma dietro l’incedere dei turni cambia le carte ed è il giovanissimo Manuel Zanini a prendersi il secondo posto in 3:24 con Tommaso Losma terzo in 3:26 e Stefano Goffi che acciuffa il quarto posto in 3:28: Sambruna e Parolini sono quinto (3:30) e sesto (3:32), poi chiudono Aondio (3:36) e Puiu (3:47).
DONNE – Micol Majori (FOTO d'archivio di Damiano Benedetto in alto) spinge subito dalle qualificazioni: la campionessa italiana Assoluta dei 5000m mette a referto un 4:02, miglior tempo davanti al 4:09 della compagna di squadra in Pro Sesto Silvia Oggioni, seguono il 4:14 condiviso dalla vincitrice uscente Serena Troiani (CUS Pro Patria Milano) e Giorgia Valetti (Pro Sesto) e dal 4:16 di Roberta Vignati (FreeZone). Avanzano in 20 (ultimo tempo: 4:44) per comporre quattro quarti di finale da cinque concorrenti ciascuno (promosse in semifinale le prime tre di ogni batteria con due tempi di ripescaggio): Majori vince il primo quarto in 4:09 senza forzare con Nicole Acerboni (Brascco) seconda a 4:13; molto combattuta la seconda batteria, vinta da Vignati (4:11) su Valetti (4:12), Viola Taietti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 4:14) e Stefania Martinelli (Atl. Arcisate, 4:16); Banchialem Amodio (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) stampa un eccellente 4:07 per vincere il terzo quarto su Serena Troiani (4:10); nel quarto chiudono a braccetto la junior Nicole Coppa (Bracco) e Oggioni in 4:17.
Nelle semifinali (avanti le prime tre con due tempi di ripescaggio) arriva una violenta accelerazione: Majori vince la prima in 3:57 su Vignati (3:59), Acerboni (4:00) e Valetti (4:03), mentre nella seconda emergono Serena Troiani e la junior Francesca Mentasti (Atl. Gavirate) con 3:58 e con loro avanzano Oggioni (4:00) e l’under 23 Silvia Gradizzi (CUS Pro Patria Milano), che con 4:01 distrugge i tempi dei turni precedenti ed elimina Coppa e Amodio. Micol Majori ne ha ancora e sfodera il miglior tempo nella finale: 3:50 per superare una comunque eccellente Roberta Vignati (3:54) e Silvia Oggioni (3:59); quarta è Nicole Acerboni con 4:04, quinta Francesca Mentasti in 4:07, mentre Serena Troiani con 4:11 si deve accontentare della sesta moneta su Valetti (4:12) e Gradizzi (4:19).
CADETTI/E (2,2 km) – La campionessa regionale dei 300m piani in pista Giulia Macchi (Pro Patria ARC Busto Arsizio) si mette di nuovo in luce vincendo per distacco in 7:43 su Letizia Cavallaro (Atl. Malnate, 7:50) e Matilde Tanzarella (Pro Patria ARC Busto Arsizio, 8:10). In campo maschile volata a tre e vittoria del “padrone di casa” della Pro Patria ARC Busto Arsizio Matteo Travaini (7:06) su Nicolò Lampugnani (Varese Atletica, 7:07) e Giorgio Doni (Varese Atletica, 7:09).
MASTER (4,6 km) – Si gareggia (come per gli Under 16) con format tradizionale: i primi al traguardo sono l’M40 Fabio Palmieri (Tapascione Running Team, 16:35) e l’F35 Luisa Gelmi (GA Vertovese, 18:00).
Cesare Rizzi
FOTO di Andrea Crespi: in home una scena della finale femminile; in alto a destra Pietro Arese; qui sotto l'arrivo di Micol Majori.