Eric Marek Campione d’Europa U23 con la 4x100

Eric Marek Campione d’Europa U23 con la 4x100

Sono passati solamente cinque mesi e 11 giorni dal quel 4 febbraio 2023 in cui Eric Marek conquistò nella sorpresa generale il titolo italiano Promesse dei 60m indoor. Oggi, 15 luglio 2023, l’allievo di Fausto Frigerio è campione d’Europa con la Nazionale nella 4x100 agli Europei Under 23, un oro ottenuto assieme alla MPI Promesse da 38.92: Marek fornisce il proprio apporto in prima frazione, la stessa che affronta abitualmente nelle staffette dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter. Solo di recente l’atletica ha superato nel cuore di Eric il football americano: nato il 21 febbraio 2003, Marek è tesserato per una società di atletica solo da due stagioni. Nel 2022 aveva portato il PB sui 100m a 10.72: nel 2023 un’autentica esplosione, con i PB portato a 6.74 sui 60m indoor e a un eccellente 10.28 (10.19 ventoso) sui 100m, ai titoli tricolori vinti in entrambe le specialità, al debutto in Nazionale e a una semifinale europea raggiunta individualmente sempre a livello Under 23. [Ce. Ri.]

LA CRONACA di Nazareno Orlandi/Fidal.it - È in giornate come questa che si capisce fino in fondo l’effetto-Tokyo, la spinta che l’oro di Jacobs e della staffetta hanno dato a tutta la velocità italiana, e in generale a tutta l’atletica, frutto di quei 5 ori da sogno. L’Italia torna sul tetto d’Europa con la staffetta 4x100 agli Europei under 23 di Espoo, in Finlandia. È il capolavoro di Eric Marek, Matteo Melluzzo, Marco Ricci e Junior Tardioli, titolari in finale, senza dimenticare il contributo di Angelo Ulisse in batteria. Gli azzurri volano al 38.92 della migliore prestazione italiana U23 superando il 39.05 di un altro quartetto che aveva trionfato agli Europei U23: Tumi, Basciani, Obou, Manenti a Ostrava nel 2011. 

Tre millesimi. Un soffio. È quanto separa l’Italia d’oro dalla Francia d’argento, al termine di una grandiosa rimonta di Tardioli, vent’anni, umbro, sull’ultimo frazionista polacco Krupa che aveva ricevuto il testimone al comando, mentre lo staffettista francese Mateo incalzava ma non a sufficienza. Il ‘tuffo’ sul traguardo finalizza il lavoro cominciato dal bergamasco ex giocatore di football americano Eric Marek, a sua volta 2003, alla prima Nazionale in carriera, ad appena un anno dalla sua prima gara d’atletica datata giugno 2022. Un compito proseguito da Matteo Melluzzo, siracusano, classe 2002, già visto in Nazionale maggiore a Monaco e a Firenze per il 38.38 che al momento qualifica i campioni olimpici per Budapest (ma che andrà blindato). E in terza frazione il bastoncino passa a Marco Ricci, lo sprinter della provincia di Latina, unico 2001 del gruppo e già inserito nel quartetto maggiore agli Europei a squadre. I cambi, certo, sono ancora perfezionabili, in particolare il secondo che risulta piuttosto schiacciato. Ma nella testa c’è lo spirito di Tokyo e nelle gambe l’energia di chi vuole riscattarsi da un prova individuale non esaltante (Melluzzo, Marek), e la freschezza di Tardioli e Ricci, che neanche si gode le celebrazioni post-gara, tanto è concentrato sulle batterie dei 200 in arrivo subito dopo. Argento Francia con lo stesso tempo azzurro (38.92), bronzo Polonia (39.06), ci prova anche la Grecia che resta fuori dal podio con 39.09. Frecce azzurre crescono. 

“Non ci credo ancora, questa staffetta l’abbiamo preparata in pochissimo tempo ma siamo stati davvero bravi a riuscirci in un ‘niente’. Ci stimoliamo a vicenda, negli ultimi due anni il livello si è alzato in maniera esponenziale”, sottolinea Melluzzo. “Per me è un punto di partenza, spero le cose possano continuare al meglio, ho iniziato nel migliore dei modi”, commenta Marek. “Abbiamo lavorato molto per arrivare qui bene, questo traguardo alimenta ancora i miei sogni e le mie motivazioni. Siamo una bella squadra, siamo veramente forti”, le parole di Tardioli. 

FOTO Colombo/FIDAL: da sinistra: Tardioli, Ricci, Melluzzo e Marek.