Europei, Vola la 4x100: Bronzo con Alessia Pavese
Clamoroso finale di Europei per l’atletica azzurra a Monaco di Baviera (Germania). Nella finale della 4x100 femminile l’Italia coglie il bronzo in 42.84, a soli 13/100 dal primato italiano: dopo le belle frazioni dell’emiliana Zaynab Dosso, della sarda Dalia Kaddari e della toscana Anna Bongiorni la bergamasca Alessia Pavese compie una volata fantastica da 10.36 lanciato e porta al terzo posto i colori azzurri dietro Germania e Polonia e davanti alla Spagna. L’Italia non saliva sul podio agli Europei con la 4x100 femminile dal 1954.
Alessia Pavese, nata il 15 luglio 1998, è esplosa da allieva con la finale dei 200m (settima) ai Mondiali Under 18 a Cali (Colombia): nata agonisticamente tra Polisportiva Villese e Atletica Saletti, è cresciuta nell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter per poi passare all’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco, ultimo club civile prima dell’arruolamento nel CS Aeronautica. Di bronzo è anche Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), in gara in batteria prima di essere sostituita da Dalia Kaddari in finale: del gruppo fanno parte pure la varesina Vittoria Fontana (CS Carabinieri), infortunata, e la veneta Johanelis Herrera (CS Aeronautica/Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco).
LA CRONACA di Fidal.it - La medaglia a sorpresa, il bronzo d’Europa che corona il percorso di crescita degli ultimi anni, compiuto da una staffetta che non ha mai tradito nei grandi eventi. Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese si regalano il podio fin qui più importante della loro carriera agli Europei di Monaco: la 4x100 azzurra è di bronzo in una finale tutta adrenalina, terminata dalle azzurre in 42.84, alle spalle della Germania padrona di casa (42.34) e della Polonia (42.61) nell’ultima gara in programma della rassegna continentale. L’Italia mancava dal podio della 4x100 dal lontanissimo 1954 (bronzo) ed è soltanto la terza medaglia in venticinque edizioni (bronzo anche nel 1938). Un brivido, nel primo cambio tra Dosso e Kaddari, un passaggio del testimone al limite della zona prevista, circostanza che porta anche al ricorso della Spagna, respinto. Il cambio è dentro, mentre pasticciano Gran Bretagna e Francia, entrambe out. E applausi per Dosso, alla migliore prima frazione di tutta la finale (11.51). È rapido anche il bastoncino che passa dalle mani di Kaddari (10.46) a quelle di Bongiorni (10.51), la veterana, sempre presente nei tre record italiani delle ultime stagioni (Doha 42.90, Tokyo 42.84, Eugene 42.71), in occasione delle due finali mondiali centrate e della finale sfiorata alle Olimpiadi. Pavese, alla prima finale da titolare, inizia il proprio sprint in linea con la Spagna: l’ultima frazionista Maria Isabel Perez dà l’impressione di poterle tenere testa ma è soltanto un attimo, perché l’azzurra che partiva da vice-Fontana si esalta e la fulmina con un lanciato eccezionale (10.36) che scatena la gioia delle ‘girls’ azzurre, tra cui anche Gloria Hooper premiata per aver corso in batteria. Ma la felicità è anche delle altre ragazze del gruppo-staffetta e del prof. Filippo Di Mulo, il responsabile della velocità, artefice dell’impresa insieme al collaboratore tecnico Giorgio Frinolli.
“Prima di entrare in pista - racconta Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) - ci credevamo davvero tanto. Siamo una squadra unita, con tanto lavoro alle spalle e credo che questo abbia fatto la differenza in campo”. “Ci portiamo a casa questa medaglia - le parole di Dalia Kaddari (Fiamme Oro) - dopo averla sudata e meritata. Nel primo cambio abbiamo un po’ rischiato, ma Zaynab da dietro mi ha detto di fermarmi e ci siamo riuscite”. “Per me è un risultato che vale una carriera - esulta Anna Bongiorni (Carabinieri) - in una stagione molto difficile. Ma negli ultimi due mesi ho sempre pensato alla medaglia, perché so che queste ragazze sono fortissime e che avevamo una possibilità enorme di giocarcela. Non sbagliavo: siamo entrate agguerritissime, ce la siamo andata a prendere”. “Siamo un bellissimo gruppo - sottolinea Alessia Pavese (Aeronautica) - insieme alle compagne di squadra che non hanno corso ma fanno parte di questo team della staffetta, e che hanno collaborato con noi fino all’ultimo. Mi sono trovata subito a mio agio per il cambio con Anna, che mi ha detto di non guardare in faccia a nessuno”.
MEDAGLIERE LOMBARDO FINALE - L’atletica lombarda chiude con quattro medaglie (sulle 11 complessivamente conquistate dall’Italia), le gemme dell’oro del bresciano Marcell Jacobs sui 100m e dei bronzi del brianzolo Filippo Tortu sui 200m, del bergamasco Matteo Giupponi sui 35 km di marcia e della staffettista Pavese, oltre al record italiano Assoluto (con sesto posto) di Dario Dester nel decathlon.
GLI ATLETI LOMBARDI IN TOP 8
MEDAGLIE D’ORO (1) – 100m M: Marcell Jacobs.
MEDAGLIE DI BRONZO (3) - 200m M: Filippo Tortu. Marcia 35 km M: Matteo Giupponi. Staffetta 4x100 F: Alessia Pavese (in batteria: Gloria Hooper).
QUARTI POSTI (1) – Marcia 35 km F: Federica Curiazzi.
QUINTI POSTI (2) – Marcia 20 km F: Valentina Trapletti. Maratona a squadre M: Iliass Aouani, René Cunéaz.
SESTI POSTI (2) – Decathlon M: Dario Dester. Marcia 35 km F: Lidia Barcella.
OTTAVI POSTI (2) – 100m M: Chituru Ali. Staffetta 4x400 M: Vladimir Aceti, Edoardo Scotti (in batteria: Pietro Pivotto).