Montagna/1: 5 Lombardi sul Podio degli Europei

Montagna/1: 5 Lombardi sul Podio degli Europei

Ad Annecy (Francia) si è chiusa la tre giorni di Europei off road, con il venerdì e la domenica dedicate alle prove di corsa in montagna (sola salita e “up&down”) e il sabato consacrato al trail. Le Alpi francesi non regalano soddisfazioni in serie, ma l’Italia esce comunque con cinque medaglie, tutte a squadre. Cinque sono anche gli esponenti di club lombardi sul podio: Luca Curioni (GP Valchiavenna, primo a sinistra nella foto di Marco Gulberti) è argento a squadre nella gara di salita e discesa maschile Under 20, Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe) e Isacco Costa (Recastello Radici Group) sono terzi a squadra nella salita e discesa Senior uomini, Chiara Giovando (Pegarun) e Silvia Boscacci (Pol. Albosaggia) sono di bronzo rispettivamente nel trail femminile Senior a squadre e nella sola salita femminile Under 20 a squadre.

LA CRONACA di Fidal.it

PRIMO GIORNO – Nella prima giornata dei Campionati Europei off-road ad Annecy, in Francia, si piazza al quarto posto l’Italia della corsa in montagna nella prova maschile in salita, mentre le donne chiudono in sesta posizione e dalle gare under 20 arriva la medaglia di bronzo per il team femminile. Stavolta non brillano gli azzurri che si presentavano al via da campioni in carica: sui 7,6 km con circa mille metri di dislivello, in una mattinata di pioggia battente, finiscono 15° Andrea Elia (46:19) e 16° Francesco Puppi (46:23 in recupero nel tratto conclusivo), poi 19° Henri Aymonod (46:51). Più dietro invece Cesare Maestri, oro due anni fa, che non va oltre il 41° posto in 50:56. È la prima volta nella storia della rassegna che l’Italia scende dal podio maschile a squadre (finora non era mai uscita dalle prime due posizioni) dove svetta la Gran Bretagna protagonista di una doppietta individuale. Trionfa Joe Steward (42:37), già al successo nella passata stagione al Challenge Stellina di Susa, con ampio margine nei confronti del connazionale Jacob Adkin (43:55) che aveva conquistato il titolo nel 2019 ed è secondo a precedere il non ancora ventenne tedesco Lukas Ehrle (44:23) su un terreno reso particolarmente ostico dal fango e anche scivoloso, soprattutto nella prima parte. A squadre argento per la Svizzera, guidata da Roberto Delorenzi quarto in 44:41, e bronzo alla Francia di Frédéric Tranchand, quinto con 44:48.

Netto il divario anche al femminile tra la tedesca Nina Engelhard, vincitrice a sorpresa in 50:08, e la britannica Scout Adkin (51:43) che si prende l’argento come il fratello nella gara maschile. Al terzo posto la romena Madalina Florea (52:33) davanti a Christel Dewalle (53:32) e Elise Poncet (53:58) che si aggiudicano l’oro per team con la Francia su Gran Bretagna e Svizzera (soltanto 17esima la fuoriclasse Maude Mathys padrona nella scorsa edizione). Giornata difficile anche per le azzurre, seste con la campionessa tricolore Vivien Bonzi 14esima (56:01), Elisa Sortini 22esima (57:24), Gloria Giudici 24esima (58:21) e Valeria Roffino 35esima (1h00:06).

Sul podio le giovani dell’Italia under 20 che si mettono al collo il bronzo a squadre nella gara under 20 con due atlete nelle prime otto a cominciare dalla trentina Licia Ferrari, classe 2007, settima al traguardo in 45:27 seguita dall’altoatesina Anna Hofer, 45:39 all’ottavo posto. Per il risultato della formazione azzurra è decisiva anche la valtellinese Silvia Boscacci, ventesima in 50:51, quindi 29esima l’altra trentina Debora Bertagnolli (53:13). Fa il vuoto la 16enne tedesca Julia Ehrle per un’altra storia di famiglia (è la sorella del bronzo tra gli uomini nella sfida senior) in 41:50 sui 5,6 km per 830 metri di dislivello con quasi due minuti di margine sulla britannica Eve Whitaker (43:40), terza la francese Lili Beck (44:19). Oro alle padrone di casa della Francia per un punto sulla Gran Bretagna.

Tra gli under 20 al maschile si piazzano quarti gli azzurri e anche in questa gara il migliore è un allievo, il siciliano Vittore Borromini, nono in 39:25 dopo un ottimo avvio. Alle sue spalle 17° Paolo Gianola (40:43), 20° Luca Curioni (40:55) e 23° Gabriel Bazzoli (41:26). Domina la Svizzera di Matthieu Bührer, vittoria in 36:09 per il bronzo mondiale della scorsa stagione, e Loic Berger, argento in 36:30 davanti al francese Jules Mongellaz (37:06) mentre a squadre gli elvetici precedono Francia e Gran Bretagna.

SECONDO GIORNO – Una medaglia di bronzo per l’Italia anche nella seconda giornata dei Campionati Europei off-road di Annecy, in Francia. È quella conquistata dalla squadra femminile nella prova più lunga della rassegna, il trail di 58 chilometri con dislivello di 3400 metri. Le azzurre riescono a salire sul podio al termine di una corsa che vede al dodicesimo posto la torinese Camilla Magliano (6h21:44), alla seconda esperienza sulla distanza, dopo aver viaggiato tra l’ottava e la nona piazza nella fase centrale. Si rivela determinante la prestazione di un’altra piemontese, la grintosa Martina Chialvo, quindicesima in rimonta con 6h27:44 per dimostrare la propria affidabilità in questo tipo di competizioni. A completare il risultato del team è la valdostana Giuditta Turini (6h40:18), già bronzo a squadre nel “lungo” alle ultime due edizioni dei Mondiali, che chiude 23esima recuperando qualche posizione nel finale mentre si ritira Chiara Giovando a causa di un problema a un piede. Tutto francese il podio individuale in entrambe le gare, per una supremazia schiacciante, e le padrone di casa addirittura monopolizzano i primi quattro posti: Clementine Geoffray (5h44:37), iridata dello short trail, recupera in progressione sulla campionessa uscente Blandine L’Hirondel (5h53:49) che è seconda per lasciarsi alle spalle Adeline Martin, bronzo in 5h56:44, e Julie Roux (6h02:15). L’oro a squadre premia inevitabilmente la Francia con il ‘perfect score’ di 6 punti, terza l’Italia (50) a sole quattro lunghezze dall’argento della Spagna (46), quarta la Polonia (56).

Al maschile gli azzurri finiscono quinti e il miglior piazzamento arriva per merito di un combattivo Cristian Minoggio, nono con 5h20:28, che prova anche ad animare la corsa in avvio. Per il debuttante Francesco Nicola, dopo il recente inserimento in squadra, c’è il 25esimo posto in 5h34:08. Stavolta non cambia marcia nella seconda parte il vicecampione mondiale Andreas Reiterer, in 28esima posizione con 5h36:56 all’indomani della gioia per essere diventato papà. Più dietro Gianluca Ghiano, 49esimo in 6h09:24. Esulta il francese Thomas Cardin (4h58:22) davanti all’iridato Benjamin Roubiol (5h04:01) e all’altro transalpino Loic Rolland (5h07:38) che precede il britannico Thomas Roach (5h09:51).

TERZO GIORNO – La squadra senior degli uomini si prende il bronzo nella corsa in montagna di salita e discesa, ad appena tre punti dal primo posto, mentre vanno a segno entrambe le formazioni under 20 con l’argento maschile e il bronzo femminile. È una prova di carattere quella del team assoluto, al via da campione in carica e in lotta per il successo fino alla fine. Stavolta c’è la medaglia, dopo il quarto posto nella gara “uphill” di due giorni fa, con 27 punti in una classifica molto corta alle spalle di Francia (24) e Gran Bretagna (26) ma meglio della Spagna (42). A livello individuale sfiora il podio Cesare Maestri, quarto al traguardo in 1h12:14 sui 16 km del percorso reso pesante dal fango con 960 metri di dislivello positivo e 1010 in negativo, per lasciarsi alle spalle l’opaca prestazione di venerdì. Nel finale il trentino riesce anche a sorpassare il britannico Joe Steward, campione della gara in salita, che è quinto con 1h12:33. Chiude in top ten anche il 24enne veneto Isacco Costa, decimo in 1h14:12 seguito dall’altoatesino Daniel Pattis, 1h14:25 per la tredicesima posizione, mentre l’altro trentino Alberto Vender in 1h15:14 arriva 17esimo. L’oro va al collo dello svizzero Roberto Delorenzi (1h11:28) al termine del duello con il tedesco Lukas Ehrle (1h11:31), già terzo in salita davanti proprio all’elvetico, e bronzo per il francese Theodore Klein (1h11:49).

A guidare la squadra under 20 verso l’argento è il piemontese Francesco Mazza, sesto in 29:22 nella gara di 6,3 km con 340 metri di dislivello, poi nono il lombardo Luca Curioni (29:41) e 14esimo il veneto Marco Stupiggia (30:09), con il trentino Gabriel Bazzoli 17esimo in 30:25. Solo francesi tra i primi quattro: è festa per i padroni di casa con il poker di Antoine Puydebois (27:46), Jules Mongellaz (28:02), Mael Henric (28:18) e Jules Barriod (28:26), imprendibili a quota 6 staccando Italia (29) e Spagna (33). Sul podio anche le azzurrine, terze in classifica, con la veneta Lucia Arnoldo che coglie il quarto posto in 32:32 dopo il bronzo mondiale dell’anno scorso. Da sottolineare inoltre la sesta piazza dell’altoatesina Anna Hofer (33:48), 15esima l’altra veneta Chiara Pedol (35:42) e 16esima Federica Borromini (35:45), siciliana di stanza in Toscana. Vince ancora la Francia di Margot Dajoux (31:50) che precede la norvegese Ingeborg Synstnes Hole (32:07) e la britannica Eve Whitaker (32:18). Oro alle transalpine con 18 punti, argento Gran Bretagna (22) e bronzo Italia (25).

Completa la doppietta al femminile la tedesca Nina Engelhard, padrona anche della prova “up and down” in 1h22:44 dopo aver trionfato nella giornata inaugurale. Per il secondo posto emerge in rimonta la svizzera Judith Wyder (1h23:09), di nuovo terza la romena Madalina Florea (1h23:12) ai danni della britannica Scout Adkin (1h23:15). Quinte le azzurre con 14esima Elisa Sortini (1h29:09) e 15esima Vivien Bonzi (1h29:13), 23esima Beatrice Bianchi (1h31:19) e 25esima Alice Gaggi (1h31:57). La Gran Bretagna prevale per un punto nei confronti della Svizzera (20 contro 21), bronzo alla Romania (32).