Multiple: Gerevini ancora Record nel Pentathlon
È un weekend esaltante per l’atletica italiana. Arriva anche il record italiano nelle prove multiple indoor con il nuovo acuto di Sveva Gerevini che al meeting di Aubière, in Francia, supera nettamente il suo primato nazionale con 4538 punti e si piazza al secondo posto. Dopo quasi due anni l’azzurra manda in archivio il limite di 4451, stabilito il 26 febbraio del 2022 ad Ancona, con un ampio progresso di 89 punti. La 27enne cremonese dei Carabinieri si esprime al meglio delle sue possibilità in tutte e cinque le gare disputate nell’arco della giornata: record personale in 8.27 nei 60 ostacoli, abbassato di sette centesimi, e nell’alto con 1,76 alla prima prova crescendo di due centimetri, proseguendo con il personale indoor di 12,41 nel peso mentre nel lungo trova il salto giusto al terzo e ultimo tentativo atterrando a 6,25, dopo 5,95 e un nullo, per chiudere con 2:12.57 sugli 800 metri. Successo alla spagnola Maria Vicente (4728) mentre l’azzurra è seconda al meeting X-Athletics come nella scorsa edizione. E proprio qui aveva realizzato il primo record italiano della sua carriera, nel 2022 con 4434, poi incrementato nello stesso inverno. Ottava agli Europei indoor dell’anno scorso prima di essere frenata da un infortunio, la frattura del metatarso all’inizio di luglio, ora la lombarda allenata dal coach Pietro Frittoli può guardare con fiducia anche agli obiettivi della stagione all’aperto. Tra gli uomini nell’eptathlon settimo Dario Dester (Carabinieri, 5873) e nono Lorenzo Naidon (Fiamme Gialle, 5806).
“Ero convinta di poterlo fare - sorride Sveva Gerevini - e spero che sia solo il primo passo per un ulteriore salto di qualità. Non l’avevo proprio considerata l’ipotesi di andare via da qui senza il record, sono contenta di averlo migliorato in questo modo, però credo di avere ancora margine. Ora spero di salire nel ranking e intanto sogno di potermi qualificare per i Mondiali indoor di Glasgow, con la possibilità di gareggiare di nuovo agli Assoluti di Ancona, ma in primavera dovrò andare in caccia di risultati nell’eptathlon per puntare agli Europei di Roma”. Poi l’azzurra racconta la sua giornata: “C’era l’incognita della tenuta, perché non affrontavo una competizione di prove multiple dagli Euroindoor e perciò da quasi un anno. Nei 60 ostacoli credevo di valere un crono del genere, adesso il mio personale ha un altro ‘suono’, ma con la consapevolezza di qualche imprecisione a metà gara. Mi sono sorpresa di me stessa nell’alto, senza errori fino a 1,76 e ho ‘pelato’ 1,79 sfiorandolo con il tallone. Ha cominciato a farsi sentire la stanchezza: nel peso ho messo l’ultimo lancio di rabbia, guadagnando trenta centimetri, ed era il minimo che potessi fare. Nel lungo all’inizio ho sbagliato i tempi dello stacco, poi un nullo pieno a far aumentare la tensione. Per la prima volta in vita mia ho chiamato la ‘clap’ al pubblico, allungato la rincorsa e sono entrata decisa. L’ultimo tratto degli 800 mi sembrava davvero in salita, cercavo un tempo migliore ma ero provata a livello nervoso. Dopo la mazzata dell’infortunio dell’anno scorso, ci voleva questo record”.
(fonte: Fidal.it)