Storico Multistars: Dario e Sveva oltre i Muri

Storico Multistars: Dario e Sveva oltre i Muri
Giornata storica per le prove multiple azzurre, ma anche lombarde e nello specifico cremonesi: al Multistars di Grosseto Dario Dester supera nel decathlon gli 8000 punti arrivando a quota 8109, secondo italiano della storia oltre la barriera a 18 anni dall’ultima volta di un azzurro oltre la fatidica quota. Nell’eptathlon la sua compagna di allenamento Sveva Gerevini, allieva anch’ella di Pietro Frittoli, abbatte il “muro” dei 6000 punti come non accadeva dal 2003: 6011 punti. E nel frattempo cresce (e bene) anche l’allievo Tommaso Franzè (Atl. PAR Canegrate): dal bronzo tricolore Allievi indoor di asta ai 6490 punti di decathlon ottenuti tra ieri e oggi a Nizza (Francia) per fare meglio dello standard europeo Under 18.
 
LA CRONACA di Luca Cassai
 
Splendido weekend per le prove multiple azzurre al Multistars di Grosseto, dove tornano a essere finalmente superati due muri. Nel decathlon Dario Dester va sopra gli ottomila e arriva a 8109 punti per diventare il secondo italiano di sempre, a soli 60 dal record di Beniamino Poserina (8169 realizzato nel 1996). Era dal 2004 che non veniva oltrepassata questa barriera. Con il terzo posto nel meeting il 21enne dei Carabinieri incrementa notevolmente la sua MPI under 23, che era di 7936 ottenuta nella scorsa stagione a Tallinn, e firma lo standard per gli Europei di Monaco di Baviera, fissato a 8100. In tutto per l’azzurro sei record personali all’aperto su dieci gare: 10.76 (+1.9) sui 100, 7,61 (+1.2) nel lungo, 13,90 nel peso e 47.76 sui 400 nella prima giornata, poi 41,65 nel disco e 4:28.64 sui 1500 metri. Tra le donne, nell’eptathlon, a cadere è il muro dei seimila punti: 6011 punti per Sveva Gerevini che finisce seconda, con un risultato che mancava dal 2003 a livello nazionale, e sale al quinto posto nelle liste italiane alltime: ora è meno lontano il primato di Gertrud Bacher (6185). La 25enne lombarda si migliora dopo tre anni (cancellato il 5907 di Bressanone 2019) con tre primati personali outdoor: 13.60 (-1.1) sui 100hs, 6,12 (+0.6) nel lungo e 2:09.81 negli 800. Una gioia da condividere per i due azzurri, in una carriera vissuta in parallelo: entrambi di Casalbuttano, in provincia di Cremona, e allenati dal coach Pietro Frittoli, oltre che portacolori della stessa società. Doppietta norvegese con Markus Rooth al record nazionale di 8307 davanti al connazionale Sander Skotheim (8298), al femminile vince Annik Kälin con il primato svizzero di 6398, terza la spagnola Claudia Conte a 5914. Ai due azzurri i premi speciali nel nome di Renzo Avogaro per il decathlon e di Gabriele Manfredini per l’eptathlon.
 
DECATHLON - La rincorsa di Dario Dester agli ottomila punti nel decathlon riparte con 14.40 (+0.1) sui 110 ostacoli: a sette centesimi dal 14.33 dell’anno scorso a Tallinn, in occasione della sua migliore prestazione italiana under 23 (con il punteggio finale di 7936) mentre pochi giorni fa a Modena è sceso a 14.11 in una gara secca. L’azzurro è secondo al traguardo, dietro al 14.27 del brasiliano José Fernando Ferreira (che in patria è soprannominato “Balotelli”). Tra gli altri italiani 14.87 (+0.1) per Lorenzo Naidon mentre si migliora Alessandro Sion con 14.96 (-0.6), l’altoatesino Simon Zandarco chiude in 15.50 (-0.6) e Lorenzo Modugno scende a 15.64 (-0.6). Per il 21enne dei Carabinieri c’è sempre il secondo posto in classifica (5202) con 153 punti di vantaggio rispetto ai riferimenti del suo primato, dietro a Skotheim (5243) e davanti a Rooth (5123), entrambi norvegesi. Nel disco un altro record personale per Dester, il quinto del weekend grossetano con un lancio a 41,65 e oltre mezzo metro di progresso in confronto al 41,11 dell’anno scorso, mentre il successo parziale è dell’estone Kristjan Rosenberg (46,46). Si migliora anche il non ancora ventenne Sion con 41,25. Dopo sette gare l’azzurro diventa terzo (5900) alle spalle del tandem norvegese (Skotheim 5983, Rooth 5906) ma ormai con oltre duecento punti in più sulla tabella di marcia del personal best (207 per l’esattezza) con una proiezione di 8143 che sarebbe molto vicina al record italiano di Beniamino Poserina (8169 nel 1996). Nell’asta, sotto un cielo che diventa scuro ma senza pioggia, raccoglie però meno del previsto con tre errori a 4,75 e quindi deve accontentarsi di 4,65: conti alla mano si viaggia verso uno score di 8067. È ancora saldamente terzo (6704), intanto Rooth con un salto a 5,05 sorpassa Skotheim (rispettivamente 6832 e 6787). Si passa al giavellotto e Dester si riscatta subito con 54,19, a meno di un metro dal suo miglior risultato in carriera, mentre il brasiliano Ferreira piazza un 62,70 e c’è il personale per Modugno (58,47). Finisce in bellezza il decathlon dell’azzurro, con il primato nei 1500 abbassato di quasi quattro secondi in 4:28.64 e un totale di 8109. Sopra il suo limite nazionale di categoria under 23, sopra gli ottomila, sopra lo standard per gli Europei. E ormai è vicino il record italiano assoluto, dopo il sorpasso a Paolo Casarsa (8056 punti nel 2004) nelle graduatorie di sempre. Al settimo posto Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana) che cresce a 7561, nono Lorenzo Modugno (Pol. Triveneto Trieste) con un progresso fino a 7494, undicesimo Alessandro Sion (Atl. Libertas Unicusano Livorno, 7107), dodicesimo Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75, 6970) e tredicesimo Simon Zandarco (Sv Lana Raika, 6945), tutti con il record personale.
 
“È veramente bellissimo - sorride Dario Dester - rendermi conto di essere per la prima volta sopra gli ottomila, e non di poco. Volevo prendermi subito il minimo per gli Europei, per poter affrontare la seconda parte di stagione lavorando verso quell’obiettivo, ma penso anche ai Mondiali che tramite il ranking potrebbero comunque essere accessibili. Mi è mancato qualcosa nell’asta, mentre nei 400 sono stato troppo prudente all’inizio e nei 110 ostacoli non sono partito bene. Tutto questo mi fa credere che si può fare di più. In tanti mi hanno aiutato ad arrivare fin qui: la Federazione, il centro sportivo dei Carabinieri, il team Jump che ha allestito questa manifestazione fatta su misura per le prove multiple. Ho anche sognato il record italiano, per come era andata la prima giornata, ma ci saranno altre opportunità: il 4 e 5 giugno tornerò come l’anno scorso al meeting di Arona nell’isola di Tenerife, in Spagna, e poi gli Assoluti”.
 
EPTATHLON - Ricomincia bene anche Sveva Gerevini nell’eptathlon. Sulla pedana del lungo atterra due volte sopra i sei metri fino a 6,12 (+0.6) con il proprio limite all’aperto in una specialità che quest’inverno l’ha vista a 6,34. È suo il secondo posto parziale: fa meglio soltanto la svizzera Annik Kälin, che con 6,55 (+0.8) consolida la leadership a 4738, mentre esce di scena la polacca Paulina Ligarska, alle sue spalle al giro di boa. La portacolori dei Carabinieri sale quindi in seconda posizione (4407) con una proiezione alle soglie dei seimila punti (5995 e +88 sul personale) davanti alla statunitense Shaina Burns (4251). Nel giavellotto l’azzurra trova un 38,44 all’ultimo lancio per mantenere comunque nel mirino il personale (32 i punti di margine), mentre non sorprende il 51,39 della greca Sofia Ifadidou (autrice del lancio più lungo di sempre alle Olimpiadi nell’eptathlon con 56,96 a Londra 2012). Sul podio virtuale a una gara dalla fine Kälin (5581), l’austriaca Chiara Schuler (5050) e Gerevini (5044). Negli 800 metri finali la cremonese dà fondo a tutte le energie correndo in 2:09.81, personale all’aperto dietro alla polacca Edyta Bielska (2:08.66), cogliendo un doppio obiettivo: il record personale, migliorato di ben 104 punti con il secondo posto al Multistars, e la prima volta in carriera sopra la simbolica barriera dei seimila per spingersi fino a 6011. È la quinta azzurra a riuscirci, ma non accadeva da quasi 19 anni (l’ultima in ordine cronologico era stata la primatista Gertrud Bacher nel settembre del 2003 a Talence, in Francia, con uno score di 6063). Così le altre italiane: quindicesima Marta Giaele Giovannini (Atl. Livorno, 5451), diciannovesima Linda Pircher (Sv Lana Raika, 5080), ventesima Sofia Barbè Cornalba (Cus Pro Patria Milano, 4762).
 
“Per me questo è un primo passo avanti - commenta Sveva Gerevini - e aggiungere più di cento punti al personale vuol dire già tanto, in una situazione di non perfetta forma perché ho avuto un problema muscolare al quadricipite una ventina di giorni fa. Sono riuscita a fare un eptathlon senza grandi picchi, ma con una certa stabilità nelle prestazioni, per raggiungere il secondo posto in un meeting internazionale che può pesare nel ranking. Ma il mio obiettivo di quest’anno è il record italiano: Gertrud Bacher mi ha detto che il suo primo seimila è stato proprio 6011, anche se ventoso, nel 1998. E spero che mi porti fortuna per superare il suo limite... Ora ho in programma altri due eptathlon, ad Arona e agli Assoluti di fine giugno, con la possibilità di fare due belle prestazioni per puntare almeno agli Europei. C’è da lavorare sulla tecnica del giavellotto, sulla tenuta negli 800 metri, invece nel lungo ho fatto il personale all’aperto staccando fuori asse. Però intanto mi aspettano due giorni di riposo!”.
 
FRANZÈ – Nei Campionati zonali di prove multiple di Nizza (Francia) si mette in ottima luce Tommaso Franzè: il 16enne allenato da Andrea Calandrina e portacolori dell’Atletica PAR Canegrate (FOTO a destra) con 6490 punti nel decathlon Allievi migliora il PB di ben 440 lunghezze ottenendo lo standard per gli Europei Under 18 di Gerusalemme (Israele).  Franzè fa segnare 11.33 (+1.5) sui 100m (PB migliorato di 53/100!), 6.87 (+1.4) nel lungo (personale: +24 centimetri), 11.10 con il peso da 5 kg,  1.75 nell’alto (PB outdoor), 52.88 nei 400m (quasi 3 secondi di progresso), 15.50 (-1.5) sui 110m ostacoli (personale: aveva 15.95), 28.25 nel disco (1500 grammi),  4.30 nell’asta (PB outdoor), 46.19 nel giavellotto (PB) e 4:46.45 sui 1500m (PB migliorato di 16 secondi). [Ce. Ri.]  

FOTO Moscati/organizzatori: a inizio pagina Dario Dester nel disco, qui sotto Sveva Gerevini nel lungo.