Trionfo di Coppia nella Mezza di Cremona
Dickson Simba Nyakundi e Teresiah Kwamboka Omosa , coppia anche nella vita, sono il re e la regina della 21esima edizione della HMC – Half Marathon Cremona alla quale han preso il via oltre 2400 atleti suddivisi nelle tre prove di giornata: la classica 21k, la CR10 competitiva e la CR10 non competitiva, entrambe di 10km. Unica assente, la nebbia che tradizionalmente abbraccia la città nelle prime ore del mattino. Una calda atmosfera ha invece accolto sulla linea di partenza Silvia Salis, Vicepresidente Vicario CONI che torna a Cremona ricordando con piacere “tutte le vote in cui sono venuta ad allenarmi in città, in Valdesi. La corsa ha sempre fatto parte della mia vita sportiva e la HMC è una grande festa per una città che vive di sport.” A condurre la gara, fin dai primi passi, la coppia maschile e femminile keniana che, staccando il nutrito gruppo degli inseguitori, ha creato una prova nella prova, accrescendo così l’entusiasmo e l’intensità della manifestazione. E, a proposito di coppie, i vincitori della HMC maschile e femminile festeggeranno...in famiglia: per la prima volta marito e moglie conquistano il gradino più alto del podio e per la prima volta un atleta keniano vince la mezza cremonese per due anni consecutivi.
Al maschile è un bel testa a testa che vede protagonisti Dickson Simba Nyakundi del team Run2gether e Wanyoike Peter Ndung’u, portacolori della #Iloverun AthleticTerni. Probabilmente complice la stanchezza per le competizioni corse in Asia con una interpretazione e una condotta gara diversa da quella europea, Ndung’u non regge le continue accelerate imposte da Nyakundi che al 10km sferra il cambio di ritmo decisivo grazie al quale taglia il traguardo in prima posizione, a soli 11 secondi dal record della prova: 1h01:55 il crono finale sul connazionale, secondo posto in 1h05:16. “E’ sempre bello tornare a Cremona, mi sento come a casa e spero di esserci anche il prossimo anno per tentare di fissare un nuovo record: ormai quello attuale resiste da troppo tempo!”, le parole del vincitore subito dopo l’arrivo. Alle loro spalle, interessante la lotta per la terza piazza tra un terzetto di italiani che, studiatisi nei primi chilometri, decidono le posizioni del podio tra il 14esimo e il 17esimo chilometro. Parte piano Alessandro Giacobazzi (CS Aeronautica) che ha bene in mente le parole di Piero Incalza, suo allenatore: “Vengo purtroppo da un fresco ritiro a Pisa di una sola settimana fa”, racconta prima delle premiazioni, “e avevo bisogno di una riconferma immediata. Ho seguito le indicazioni del mio allenatore: partire tranquillo e controllare la prima parte di gara per aumentare il ritmo nella seconda metà in modo da recuperare posizioni su posizioni: e così ho fatto. Dal 14esimo km in avanti è stato un crescendo, mi sentivo bene e ho corso su ritmi più alti della prima porzione della HMC riuscendo così a chiudere in terza posizione”. È 1h06:11 il suo tempo finale. Dietro di lui, l’alfiere della ASD Deutschofen, Michael Hofer (1h06:42); quinto a causa di problemi di stomaco e di una stagione particolarmente ricca di gare Hajjaj El Jebli, terzo italiano in forza alla ASD Atletica Vomano di base a Ferrara, dove è allenato da Massimo Magnani: “Ho voluto esserci nonostante la HMC non rientrasse inizialmente nei piani. Volevo rimettermi alla prova e spero di tornare il prossimo anno senza nessun problema per dare a questa città quello che veramente valgo”, il suo primo pensiero dopo la linea di arrivo. NELLA FOTO la premiazione con ospite Silvia Salis.
Stesso copione anche al femminile: a staccare le avversarie, Teresiah Kwamboka Omosa del team Run2gether, prima in 1h11:25, e Lenah Jerotich dell’Atletica 2005, seconda in 1h15:23. E anche in questo caso, la gara si decide intorno al decimo chilometro quando Omosa impone una ennesima sferzata alla quale Jerotich non ha la forza di rispondere. Ed è proprio la mancanza di forza il problema della portacolori dell’Atletica 2005 che, arrivata pochi giorni fa dal Kenya, soffre ancora i postumi del viaggio e della varicella. “Sono soddisfatta della vittoria, un po’ meno del tempo”, le parole della vincitrice, “ma spero di tornare il prossimo anno per fare ancora meglio. La stagione per me sta finendo, mi aspetta la Mezza di Arezzo e poi si torna in Kenya per la preparazione della prossima.” Terza piazza per l’ucraina Tetiana Gamera. Classe 1983, l’atleta ora in forza all’Atletica Sandro Calvesi chiude in 1:17’08”. Quinta in maratona alle Olimpiadi di Londra 2012, Gamera si trova ad Aosta dall’inizio dello scoppio del conflitto ucraino, dove circa sei mesi fa è stata raggiunta dalla figlia Diana che oggi a Cremona le fa da interprete. “E’ una bella gara, mi piace il percorso anche se la prima metà è particolarmente nervosa. Ho avuto delle belle sensazioni e sono soddisfatta di come ho interpretato la gara :sono abituata ad allenarmi da sola, quindi restare sola per 21km non è stato assolutamente un problema.”
Buone le prestazioni anche della prima CR10 competitiva con un podio tutto italiano sia al maschile sia al femminile. Abdellatif Batel (Atletica Rodengo Saiano Mico) si impone in 31:47 sul miler Giovanni Filippi (La Fratellanza 1874), secondo in 32:06, e su Davide Rossi (La Fratellanza 1874), terzo in 32:16. È invece Simona Viola (GP AVIS Pavia) ad avere la meglio su Debora Spalenza (Atletica Fanfulla Lodigiana) e Stefania Grasselli (GS Orecchiella Garfagnana): 38:09, 38:33 e 40:35 i rispettivi riscontri cronometrici finali.
In chiusura di giornata, le parole di Michel Solzi e Mario Pedroni, anime della maratonina cremonese: entrambi soddisfatti della giornata e del numero dei partenti nonostante la situazione contingente particolarmente complicata che, dopo il covid, soffre ora le conseguenze della guerra e della crisi economica generalizzata (oltre che della concomitanza di altre prove), danno appuntamento a tutti all’edizione numero 22...con il sogno che il record della HMC possa finalmente essere ritoccato.
(da comunicato organizzatori)