Sioli e Valensin “Rising Star” Azzurre
Sono Matteo Sioli ed Elisa Valensin gli ‘Oscar’ giovani di fine stagione dell’Atletica Italiana, scelti da un panel di esperti (Consiglio federale, Direzione tecnica e selezione di giornalisti) e dal voto sui social tra un’ampia rosa di candidati e candidate che hanno lasciato il segno nel 2024: l’altista dell’Euroatletica 2002 e la sprinter dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter si sono imposti nella categoria “Stella nascente”, riservata agli exploit nelle fasce d’età Under 20 e Under 18. Per quanto riguarda le altre categorie, la squadra dell’anno è la 4x100 uomini campione d’Europa con i bresciani Marcell Jacobs e (in batteria) Roberto Rigali e il brianzolo Filippo Tortu e pure quarta alle Olimpiadi (con l’impiego del casalasco Fausto Desalu in qualificazione): la Donna dell’Anno è la mezzofondista Nadia Battocletti, l’Uomo dell’Anno il lunghista Mattia Furlani, i master Emma Mazzenga e Carlo Sonego.
STELLA NASCENTE DONNA - Allo scoccare della mezzanotte, quando brinderà per il Capodanno, soffierà anche su diciotto candeline. E aprirà un nuovo capitolo della sua giovane carriera sportiva dopo un 2024 di meraviglie. Elisa Valensin è stata votata come stella nascente al femminile, al termine di una stagione da regina d’Europa U18 dei 200 metri e della staffetta a Banska Bystrica. Non solo. A stupire, per la milanese che ha indossato la maglia dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, ora tesserata con il Cus Pro Patria Milano, è la capacità di sgretolare primati non soltanto della sua categoria (under 18) ma anche della categoria superiore (under 20). Basti pensare al 23.09 dei 200 e al 52.23 dei 400 metri: prestazione, quest’ultima, che l’ha portata nella finale mondiale U20 del giro di pista a Lima, conclusa al sesto posto.
STELLA NASCENTE UOMO - Il regalo di Natale è il recentissimo 2,25 di Parma, migliore prestazione di sempre al coperto per un under 20 italiano. Il ‘domani’ del salto in alto ha il volto gentile di Matteo Sioli, che aveva guadagnato la nomination grazie alla medaglia d’argento conquistata ai Mondiali U20 di Lima al termine di una palpitante finale combattuta testa a testa con lo statunitense Scottie Vines. Il milanese dell’Euroatletica 2002 ha concluso la sua stagione con dieci centimetri di progresso rispetto a dodici mesi prima, piattaforma per spiccare il volo.