Biomeccanica "in Pista”: un Progetto Innovativo al Via
Sette ore e mezza di lavoro ieri sabato 25 novembre a Tenero (Svizzera) hanno rappresentato il “punto zero” per un nuovo e innovativo progetto del Settore Tecnico FIDAL Lombardia, condiviso (come numerose altre iniziative, anche agonistiche, nel recente passato) con la struttura tecnica della Federazione Ticinese di Atletica Leggera. Le due realtà hanno incontrato il dottor Mauro Testa, Biomeccanico dello Sport della società Biomoove Lab, per una valutazione condivisa in merito a un innovativo protocollo di valutazione funzionale dell'atleta, da utilizzare "durante lo svolgimento delle azioni di gara".
Il fiduciario tecnico lombardo Sergio Previtali con alcuni allenatori (Fausto Frigerio e Mattia Folli) e con Simona Previtali (tecnico che si occupa di test e valutazioni nella struttura lombarda), assieme ad alcuni allenatori svizzeri, hanno incontrato il dottor Testa (professionista di fama mondiale nel settore sportivo, a destra nella foto in home) per confrontarsi su quali dati e quali informazioni possano essere più utili per gli allenatori tra l’enorme mole di valori che possono emergere dai test biomeccanici di Biomoove Lab. Lo spunto innovativo del progetto è la possibilità di verificare quanto accade esattamente durante l’azione di gara e con un’intensità comparabile a quella di una competizione: per questa ragione, in questa “giornata zero”, nel palazzetto indoor in località Gordola sono stati testati tre azzurrini, lo sprinter Eric Marek e gli ostacolisti Matteo Togni ed Elisa Valensin, oltre a due discoboli ticinesi. Tre le “vie” per “indagare” sul movimento: le immagini “filtrate” dai software di Biomoove Lab; i dati di movimento emersi da sensori triassiali; i dati provenienti da una tecnologia “indossabile” come un indumento (in questo caso un pantaloncino) e in grado di produrre un’elettromiografia di superficie.
«Per noi l'idea è di aprire, condividendo l’esperienza con gli amici ticinesi, un nuovo orizzonte in tema di valutazioni per i nostri atleti più promettenti - spiega Sergio Previtali -: la giornata di Tenero è stato un punto di incontro tra “l’offerta” di dati della tecnologia e alcuni primi reali bisogni dei tecnici. È l’inizio di un percorso da attivare con i nostri migliori atleti, non solo per crescere sotto l’aspetto prestativo ma anche per lavorare sulla prevenzione degli infortuni».
Cesare Rizzi
Foto di Michele La Stella