Saranno 80 le candeline da spegnere sabato prossimo per Bruno Poserina, decatleta azzurro e tecnico nazionale specialista che, insieme al figlio Beniamino, azzurro pluricampione italiano e primatista italiano di decathlon con 8169 punti, sono entrati nella storia nazionale delle prove multiple.
Nato a Zara il 29 maggio 1941, Bruno ha mosso i primi passi nelle piste di atletica da allievo vincendo subito, con la miglior prestazione italiana, i Campionati Italiani Allievi di Ancona nel 1958 nel peso e nel disco. Altri due titoli italiani Juniores e alcune vittorie in vari meeting internazionali tra cui, nel 1960, ad Amburgo nel disco e, nel 1964, ad Annecy nel decathlon portato a termine, sotto la guida del CT Giorgio Oberweger, nonostante una brutta ferita, con la rottura di vari denti, rimediata durante il salto con l’asta. Infortunio che, purtroppo, gli precluse la convocazione per i Giochi di Tokyo 1964. Gareggiò agli Europei di Budapest del 1966 e vinse il titolo italiano, nel 1967, nel decathlon dove collezionò negli anni anche 7 argenti contro avversari del calibro di Giovanni Modena, Franco Sar e Sergio Rossetti. Proprio Franco Sar, sesto ai Giochi di Roma 1964 nel decathlon, fu il suo allenatore dopo Francesco Bettella. Dall’esordio con la maglia dei Cantieri Riuniti Adriatico Monfalcone fino ad approdare, prima come operaio, nel 1961, e poi come atleta dal 1962 al 1970, al Gruppo Sportivo Lilion Snia Varedo di Romolo Giani. Capace di un record personale di 7194 punti, Poserina spesso si allenava con Franco Arese e Gianfranco Sommaggio al Parco di Monza dove, pur essendo portato per i lanci, era in grado di correre per parecchi chilometri a meno di 4’ al km. Peccato per quei 6 punti che sarebbero stati utili per staccare il biglietto per i Giochi di Città del Messico!
Poserina ha collezionato un successo dietro l’altro, step by step, anche sul lavoro: 6 mesi da operaio, poi Terza Categoria, Seconda Categoria, capo magazzino e ingresso in Prima Categoria fino a passare a Montefibre Milano divenendo “quadro” nel 1990. Chiusa la carriera atletica frequentò i corsi federali fino a divenire Tecnico nazionale specialista, poi responsabile per il Comitato Regionale Lombardo delle rappresentative giovanili e, nel 1991, fu nominato caposettore per le squadre nazionali di decathlon ed eptathlon dall’allora CT della nazionale Elio Locatelli.
Ennio Preatoni, Sergio Ottolina, Giancarlo Sisti, Giuseppe Gentile, Claudio Trachelio, Silvia Chersoni, Paola Pigni, Angelo Sguazzero e tanti altri azzurri sono “convocati”, chi sabato e chi non appena il vaccino lo consenta, a far festa al Ghisallo!
Giuliana Cassani/LaCROSS