L’Italia chiude in uno storico secondo posto l’Europeo a squadre di Chorzow (Polonia): mai, da quando c’è classifica unica per uomini e donne (2009: prima, con la Coppa Europa Bruno Zauli, le graduatorie erano separate), gli azzurri erano arrivati così in alto e così vicini al successo finale (due punti e mezzo di distacco dalla Polonia regina).
Nella giornata conclusiva quattro vittorie di cui di “marca” lombarda: il trionfo di Fausto Desalu, cremonese delle Fiamme Gialle, nei 200 e il successo della 4x400 con il lodigiano Edoardo Scotti (CS Carabinieri) in terza frazione e il brianzolo Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) in quarta, in un quartetto che vede al via pure Alessandro Sibilio, campano con l’Atletica Riccardi Milano 1946 quale ultima società civile prima del passaggio in Fiamme Gialle. Terza piazza per la 4x400 donne con la siciliana Alice Mangione, fino a pochi mesi fa in Atletica Brescia Metallurgica San Marco, al lancio. Solido il quarto posto nei 110 ostacoli del saronnese Lorenzo Perini (CS Aeronautica).
4x400 uomini - Si chiude in bellezza, con gli azzurri che conquistano l’ultima gara: la 4x400 maschile, come due anni fa nell’edizione di Bydgoszcz. Convincente la frazione iniziale di Davide Re, mentre è uno scatenato Alessandro Sibilio a passare dalla terza alla prima posizione che l’Italia conserva fino al traguardo: infatti Edoardo Scotti incrementa il vantaggio e Vladimir Aceti rimane al comando (3:02.64 il tempo) davanti alla Spagna (3:03.10) e alla Polonia (3:03.43) che risale per difendere la leadership in classifica, invece la Gran Bretagna esce di scena all’ultimo cambio. Ottimo il bilancio azzurro anche sul piano individuale, con otto vittorie e diciannove piazzamenti nei primi tre. Nella premiazione finale è la capitana Chiara Rosa che riceve il trofeo per il secondo posto di squadra, il migliore di sempre per l’Italia.
4x400 donne - Buon terzo posto delle azzurre nella staffetta del miglio. Un quartetto lanciato da Alice Mangione, con Eleonora Marchiando che si trova quarta e recupera una posizione al cambio con Petra Nardelli, mentre Raphaela Lukudo completa l’opera in 3:29.05 davanti alla Germania (3:29.55) e le polacche (3:26.37) si aggiudicano il duello per il successo con le britanniche (3:27.16). Quando mancano due gare, Italia terza (169) ma con gli stessi punti della Gran Bretagna che è seconda (169), in testa la Polonia (172,5).
200 uomini - Vola Fausto Desalu. L’azzurro stravince nei 200 con un vantaggio abissale: 20.48 (-1.0) e in pratica quattro metri di vantaggio sullo spagnolo Jesus Gomez (20.87), il meno lontano degli altri. Corre un gran curva l’azzurro, nonostante il freddo, e impressiona per gran parte della gara con una prestazione decisamente promettente, all’esordio stagionale sulla distanza. Terzo il tedesco Owen Ansah (20.96). Dietro a Polonia (148,5) e Gran Bretagna (145), sempre terzi gli azzurri a 141 punti, poi la Germania con 138.
110 ostacoli uomini - Condizioni meteo tutt’altro che ideali per iniziare la seconda giornata: pioggia e 12 gradi di temperatura. Brividi anche al via dei 110 ostacoli. Un primo avvio anticipato, con “giallo” per David King (Gran Bretagna) che oscilla sui blocchi, poi ancora un’altra partenza non valida e il cartellino va a Lorenzo Perini. Il terzo sparo è quello buono: si difende piuttosto bene l’azzurro, con una buona azione tra le barriere e il quarto posto in 13.71 (-0.3), molto vicino al primato stagionale sulla pista bagnata. Netto il successo dello spagnolo Asier Martinez (13.43), che precede il britannico (13.63) e il polacco Damian Czykier (13.65), solo settimo il tedesco Eric Balnuweit (13.83). Si torna ad aggiornare la classifica: Italia sempre quarta (91), comanda la Gran Bretagna (101) su Polonia (99,5) e Germania (94,5).