La maratona più veloce di sempre in Italia. Alla Generali Milano Marathon arrivano risultati mai visti sul suolo nazionale in entrambe le gare, maschile e femminile, ma anche le migliori prestazioni mondiali dell’anno nei 42,195 chilometri. Il keniano Titus Ekiru domina in 2h02:57 superando il tempo di 2h04:46 ottenuto dallo stesso atleta nel 2019 proprio a Milano. Un crono strepitoso per diventare il quinto della storia al mondo, a poco più di un minuto dal record di Eliud Kipchoge (2h01:39 nel 2018) che era finora il leader stagionale con il 2h04:30 del mese scorso. Tra le donne l’etiope Hiwot Gebrekidan si impone con 2h19:35 e riesce a battere il 2h20:08 realizzato quest’anno a Siena Ampugnano dalla keniana Angela Tanui. Anche dietro si va forte: al maschile cinque sotto il precedente limite “all comers”, sei corrono in meno di 2h05. Il clima ideale, con temperatura fresca, e un percorso velocissimo (un circuito di 7,5 chilometri da percorrere cinque volte dopo un primo giro di 4.695 metri con partenza e traguardo in piazza del Cannone, con il Castello Sforzesco sullo sfondo) hanno favorito performance di alto livello nella Special Edition della manifestazione, organizzata da RCS Sports & Events. In chiave italiana, il miglior piazzamento è di Anna Incerti (Fiamme Azzurre), diciassettesima nella prova femminile con 2h31:17.
UOMINI - Soltanto quattro uomini hanno corso più rapidamente nella storia, in una maratona ufficialmente riconosciuta. È sensazionale il crono di Titus Ekiru, che in 2h02:57 demolisce il record personale e si ripete sulle strade di Milano. Quasi due minuti in meno rispetto al suo 2h04:46 di due anni fa, con cui deteneva la migliore prestazione in una gara italiana. Il 29enne keniano sbriciola il gruppo al 35esimo chilometro, quando termina il compito dei “pacer”. E accelera il ritmo nel tratto conclusivo per guadagnare un ampio vantaggio sul connazionale Reuben Kipyego che chiude in un comunque formidabile 2h03:55, abbassando a sua volta il proprio limite. Altri quattro abbattono il muro delle 2h05.
C’è solo la bandiera del Kenya sul podio, con il terzo posto di Barnabas Kiptum (2h04:17 PB), poi gli etiopi Seifu Tura (2h04:29 PB) e Leul Gebresilase (2h04:31), sesto il tanzaniano Gabriel Gerald Geay al primato nazionale di 2h04:55. E in tutto undici atleti sotto 2h07. Tra gli italiani, ventinovesimo il 25enne emiliano Alessandro Giacobazzi (Aeronautica) in 2h17:36.
DONNE - Torna a Milano il record “all comers” al femminile. Per la prima volta in Italia viene abbattuto il muro delle due ore e venti minuti, con l’eccellente tempo di 2h19:35 per Hiwot Gebrekidan. La 26enne etiope toglie oltre quattro minuti al personal best (2h23:50) diventando capolista mondiale dell’anno, meglio della keniana Tanui (2h20:08) poco più di un mese fa all’aeroporto senese. Se la gara degli uomini si decide soltanto nel finale, tra le donne la vincitrice prende il largo già prima della mezza, al quindicesimo chilometro, e scava un margine sempre più ampio. Alle sue spalle si migliorano la keniana Racheal Mutgaa, seconda in 2h22:50, e Eunice Chumba (Bahrain, 2h23:10), ma anche l’etiope Bethelhem Moges (2h23:38), Risper Chebet (Kenya, 2h23:45) e Yenenesh Tilahun Dinkesa (Etiopia, 2h24:50). Prima delle europee la svedese Charlotta Fougberg, dodicesima con il personale di 2h28:12. Gara coraggiosa di Anna Incerti, che per almeno metà gara è in linea con lo standard olimpico (2h29:30). Poi la 41enne siciliana delle Fiamme Azzurre, campionessa europea nel 2010, cala il ritmo ma senza crollare e finisce in 2h31:17, al diciassettesimo posto: “Ci ho provato e sono comunque contenta, se questa dovesse essere la mia ultima maratona. Mi interessava arrivare, soprattutto perché oggi è l’ottavo compleanno di mia figlia Martina”. Ventisettesima si piazza Claudia Gelsomino (Pbm Bovisio Masciago) ritoccando la sua migliore prestazione italiana master SF50 in 2h52:41.
tratto da www.Fidal.it - Testo di Luca Cassai
Foto LaPresse - Organizzatori