Arriva un risultato di spicco dagli Stati Uniti. Il giovane azzurro Emmanuel Ihemeje è atterrato a 17,26 nel salto triplo a Fayetteville, in Arkansas, vincendo nella finale dei campionati Ncaa indoor, misura superiore allo standard per i Giochi Olimpici di Tokyo. Per il 22enne bergamasco dell’Atletica Estrada, che studia all’università dell’Oregon, c’è un enorme di progresso di quasi un metro sul primato personale di 16,41 realizzato il 30 gennaio nello stesso impianto, il Randal Tyson Center. Un record migliorato più volte in gara: 16,46 al secondo tentativo e 16,65 al terzo, poi l’exploit al quarto, per chiudere con un altro balzo oltre i diciassette metri a 17,06.
Con questo risultato diventa il quarto italiano di sempre al coperto, alle spalle soltanto di Fabrizio Donato (17,73), Daniele Greco (17,70) e Paolo Camossi (17,32). Ma sale ai piani alti anche nelle liste mondiali di quest’anno, guidate dal record del mondo di Hugues Fabrice Zango (18,07 per il saltatore del Burkina Faso) davanti al 17,36 del portoghese Pedro Pablo Pichardo. E riesce inoltre a superare lo standard di iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo, fissato a 17,14. In maglia azzurra Ihemeje è stato sesto agli Europei under 20 di Grosseto nel 2017, alla sua prima stagione da triplista (aprì con 14,99 indoor il 14 gennaio 2017 alla prima gara della carriera nella specialità) dopo aver iniziato con i 400 ostacoli (fu terzo ai Campionati Italiani Allievi 2015 a Milano), mentre ha un personal best all’aperto di 16,28 ottenuto nel 2019 a Rieti. Nato da genitori nigeriani in Toscana, a Carrara, è quindi cresciuto a Verdellino, in provincia di Bergamo, allenandosi a Treviglio con il tecnico Paolo Brambilla e poi ha trascorso due anni fa un periodo in Francia prima di trasferirsi oltreoceano.
(fonte: Fidal.it)