Mkungo e Omosa Vincono la Laus Half Marathon, Bene Vettor, Colli, Nadir Cavagna e Raineri

Kenya padrone della sesta Laus Half Marathon. L’edizione della rinascita della mezza maratona di Lodi, organizzata dal Gruppo Podisti San Bernardo e dallo Sports Club Melegnano nella provincia che per prima è stata colpita dalla pandemia a fine febbraio 2020, vede cadere frantumati entrambi i primati della corsa, con i corridori keniani a dominare la scena senza risparmiarsi nella battaglia per la vittoria.

La gara maschile vede subito l’azione del quintetto keniano: Dickson Simba Nyakundi (Run2gether), Panuel Mkungo (Atl. Castello), Rodgers Maiyo (Podistica Torino), Edwin Kibet Kiptoo (Podistica Torino) e Peter Mwaniki Njeru (Atl. Vomano) transitano in 14:58 al quinto km facendo capire come si viaggia su ritmi decisamente al di sotto dell’1h04:59 di Vincent Kimutai Towett datato 28 ottobre 2018. L’andatura via via sale e il “trenino” perde i pezzi: 29:40 al 10° km (e si stacca Kiptoo) e 44:35 al 15esimo (quando è Maiyo a perdere contatto). A giocarsi la gara si presentano in tre: a 800 metri dal termine Nyakundi, memore della sconfitta allo sprint subita da Mkungo ad Arezzo, gioca la carta della volata lunghissima ma non basta per fiaccare il connazionale, che effettua il sorpasso in corso Vittorio Emanuele II e trionfa in Piazza della Vittoria in 1h02:50, con Nyakundi secondo in 1h02:52 e Njeru terzo in 1h02:57, quasi 3 minuti di progresso sul personale. Sotto il vecchio record della “Laus” scendono pure Maiyo (1h04:35) e Kiptoo (1h04:58) con il marocchino Hicham Boufars (International Security) sesto in 1h05:21. Il miglior italiano è l’azzurro della corsa in montagna Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana), settimo in un buon 1h07:22: fantastico è Davide Raineri (CS San Rocchino), ottavo con il personale assoluto a 1h07:55 a 48 anni, non lontano dalla Miglior Prestazione Italiana SM45 di Said Boudalia (Raineri a livello M45 detiene i record mondiali di miglio all’aperto e 3000m indoor). In 15 scendono complessivamente sotto i 70 minuti: completano la top ten Mustafà Belghiti (CS San Rocchino) in 1h08:13 e Marco Broggi (GS Ermenegildo Zegna) in 1h08:15.

Tra le donne è uno show a due, con le keniane Veronicah Njeri Maina e Teresiah Kwamboka Omosa protagoniste fin dalle prime centinaia di metri. Il tandem transita in 33:43 ai 10 km. L’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba e l’altra keniana Ronah Nyaboke Nyabochoa inseguono a oltre due minuti: il passivo diventerà di oltre 7’ all’arrivo. La Laus Half Marathon si decide in volata: vince Omosa (moglie di Nyakundi, secondo nella gara maschile) in 1h11:41 davanti all’1h11:44 di Maina, entrambe abbondantemente sotto il record della corsa di Addisalem Belay Tegegn (1h13:56). Wolkeba resiste e chiude terza (1h18:51), mentre Nyabochoa cede e finisce settima (1h20:24): in mezzo è battaglia tra le italiane. La palma di miglior azzurra va a Giulia Vettor: emiliana, classe 1994, viene dai 3000m siepi in pista e per il 2021 ha preparato soprattutto la 10 km (35:23) ma a Lodi stupisce scendendo fino a 1h19:30 per una quarta posizione appena davanti all’azzurra di pista e montagna Gaia Colli (Atl. Valle Brembana), partita cauta  e arrivata fortissimo per centrare il PB a 1h19:38 davanti a Luisa Gelmi (GA Vertovese), sesta in 1h19:40.

L’azzurra di montagna e trail Barbara Bani (FreeZone) è ottava in 1h20:29: completano la top ten Sarah L’Epee (Atl. Settimese) nona con 1h20:42 e Antonia Giancaspero (Atl. Lonato) decima in 1h21:26. Appena fuori dalle prime la detentrice della MPI SF50 Claudia Gelsomino (PBM Bovisio Masciago) 11esima con 1h21:38 e Anna Frigerio (FreeZone) al PB in 1h23:09. Quindicesima è la madrina della manifestazione, la popolare ultrarunner Ivana Di Martino (Canottieri Milano) con il PB a 1h26:25.

Sono due atleti della Nuova Atletica Fanfulla a conquistare i premi di migliori atleti del territorio:  Davide Lupo Stanghellini è 25esimo in 1h14:17 ed Elena Zambelli 16esima in 1h26:37. La squadra più veloce (6h10:13)  nella somma dei cinque migliori tempi) è il Gruppo Alpinistico Vertovese, a precedere DK Runners Milano e Nuova Atletica Fanfulla Lodigiana; il sodalizio più presente è il Gruppo Podistico Casalese.

Partecipazione graditissima quella di Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport), che termina in un tranquillo 1h29:58: corre molto forte per i propri standard Pietro Foroni, assessore a Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia che, dopo aver portato il proprio saluto una manciata di minuti prima della gara (assieme al sindaco di Lodi Sara Casanova, al presidente della Provincia di Lodi Francesco Passerini e al delegato provinciale CONI Emanuele Angona), corre in 1h42:26. Suggestiva e apprezzata anche la presenza del gruppo “Passiamo anche noi”, che porta a spinta sei giovani ragazzi con disabilità in carrozzina al traguardo. RISULTATI

FOTO di Stefano Morselli per gentile concessione di Podisti.net: in home l'arrivo di Panuel Mkungo, in alto Teresiah Omosa.

MARTINENGOElisabetta Manenti batte la linea verde. È l’esperta atleta dell’Atletica Pianura Bergamasca organizzatrice a vincere la 4 km Assoluta del Trofeo Massimo Iannitto di Martinengo (Bergamo). La 36enne Manenti, originaria proprio di Martinengo rivelatasi nel mezzofondo fin da cadetta, vince precedendo la junior Nicole Coppa (Braccio), da allieva tricolore indoor dei 1500m, e l’under 23 Rafika Sahili (Atl. Lonato); nelle prime sei anche altre due ragazze della Bracco Atletica (Diana Gusmini quarta e Nicole Acerboni quinta) e Viola Taietti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), sesta. In una mattinata che non prevedeva gare Assolute maschili erano in programma anche le prove under 16: tra i Cadetti (2 km) si impone Carlo Tagliabue (US Derviese) su Pietro Reboldi (US Rogno) e Giovanni Servalli (GA Vertovese); sui 1600 metri Cadette successo di Martina Galimberti (Atl. Valle Brembana) sul tandem della Polisportiva Brembate Sopra Michela Papalia-Silvia Liguori. RISULTATI

Cesare Rizzi