Cremona: Baybat Urrà in Volata nella Mezza

Cremona: Baybat Urrà in Volata nella Mezza

Alla Half Marathon Cremona trionfano il marocchino Mohammed Baybat e la keniana Dorine Jerop: l’Italia va sul podio con Sara Galimberti.

Nella propria 22esima edizione la mezza maratona cremonese scatta subito con l’azione decisa di un quintetto composto da quattro keniani portacolori di Run2gether, Isaac Kipkemboi TooSimon Mwangi WaithiraSimon Dudi Ekidor e Stephen Mwangi Njeri, e il marocchino Mohammed Baybat del Circolo Minerva asd. Velocissimo il primo km (2:52), per un passaggio a 17:26 al sesto. Rimangono in quattro dal 17km in avanti, quando si stacca Ekidor e rimane coperto l’atleta magrebino. Sembra fatta per gli alfieri della Run2gether, ma in prossimità dello strappo finale che porta all’arrivo in Piazza Duomo, Baybat stupisce tutti con una accelerata inaspettata che coglie di sorpresa gli avversari. Arrivo da cardiopalma che vede ben tre atleti in 5” e la bandiera del Marocco sventolare sul gradino più alto del podio: Mohammed Baybat, primo in 1h01:40, a soli tre secondi dal primato della HMC; Isaac Kipkemboi Too, secondo in 1h01:44 che precede per un solo secondo il compagno e connazionale Simon Mwangi Waithira (1h01:45). “È la mia prima volta a Cremona ed è il mio primo anno in Italia, e sono contento di aver inaugurato questa avventura con questa bella vittoria a Cremona”, le parole del vincitore all’arrivo. "Non avevo una vera e propria tattica di gara: volevo dare il massimo e sono rimasto coi primi fin dall’inizio, fiducioso del mio finale che non mi ha tradito.” Uno sprint finale, quello dell’atleta che correrà la Mezza di Arezzo a fine mese, che ha spiazzato gli avversari: "una bella gara, tanta gente lungo tutto il percorso che è davvero molto veloce. Abbiamo dato il massimo e contiamo di non farci scappare il gradino più alto del podio nella prossima edizione”, raccontano dopo la linea di arrivo Too e Waithira. 

Il Kenya vince in campo femminile, dove si alternano al comando Dorine Jerop Murkomen e Morine Gesare Michira, keniane della Run2gether. Per i primi tre km corsi ad una media di 3:20/km rimane con loro l’azzurra Sara Galimberti della Bracco Atletica, al via in previsione di una prossima maratona autunnale, come racconterà al traguardo. Già al sesto km è però gara a due: 20:30 per le atlete keniane, 20:50 per Galimberti. Allunga ulteriormente la Murkomen che taglia per prima la linea di arrivo in 1h12:03, ben 35” in anticipo sulla Michira; terza piazza per Galimberti con 1h14:54.  "Ero fiduciosa nella mia condizione e sapevo di poter vincere”, le parole della vincitrice. “Ho corso controllando fin dalla partenza, staccando quando ero certa di poter lasciare indietro le avversarie e dopo aver gestito bene i pochi strappi lungo il percorso. È la mia prima volta a Cremona ed è stato un bel lavoro in vista della Maratona di Torino.”
Di nuovo a Cremona dopo aver vinto proprio qui il titolo italiano di maratonina U23 Sara Galimberti. "È una gara che mi piace e alla quale sono tornata considerandola una sorta di portafortuna per la stagione invernale”, confida l’atleta della Bracco Atletica. “L’organizzazione è sempre eccellente, il percorso splendido. È stata una partenza morbida e sono rimasta con le keniane. Mi sono poi staccata per provare le sensazioni di correre da sola col supporto de pubblico lungo il percorso, la situazione ideale in vista della maratona che correrò - deciderò a breve se Verona o Valencia”. 

10 KM - Come da previsione la CR10 Competitiva maschile vede trionfare Stephen Mwangi Njeri, keniano della run2gether, in 30:38. Solo tre i secondi che lo separano da Riccardo Amadori della Pro Sesto Atletica Cernusco (argento in 30:41), che precede il vincitore dello scorso anno, Abdellatif Batel/Atletica Rodengo Saiano MICO, terzo in 30:57.  “Ho provato a tenere il ritmo dei primi” le parole di Amadori, "dai quali mi sono staccato tra il quarto e il quinto chilometro per correre poi in progressione e dando il massimo negli ultimi 3km”.  La sorpresa arriva invece sulla CR10 Competitiva femminile. Tutti si aspettavano al traguardo la keniana Mary Wangari Wanjohi della Run2gether che , partita troppo forte e causa crampi lungo il percorso, si deve accontentare della terza piazza (39:47). Piacevole sorpresa, la medaglia d’oro e d’argento della prova che vanno al collo di due italiane con un discreto tempo finale: Cristina Cotelli dell’Atletica Paratico (37:38) e Martina Cornia della A.S La Fratellanza 1874 (38:44).

Cremona è come sempre tappa finale del Trofeo Bossoni, che premia chi chiude col minor tempo le quattro prove del circuito (Brescia Half Marathon, Bossoni Half Marathon, Placentia Half Marathon e HMC Cremona). Vince in casa Blerina Bregu del Marathon Cremona che chiude le quattro prove con il crono complessivo di 4h22:52; al maschile, il migliore è Youssef Aich dell’Atletica Rodengo Saiano MICO il cui tempo complessivo sulle quattro tappe è di 3h29:31.

Soddisfatti Michel Solzi e Mario Pedroni, presidente e vicepresidente dei Cremona Runners che ringraziano volontari, autorità, partecipanti e sponsor grazie ai quali anche quest’anno è andata in scena una manifestazione di ottimo livello all’insegna di sport, salute, amicizia e solidarietà. Solidarietà che permea anche l’operato di numerosi stand: quello della onlus Occhi Azzurri che si impegna per cercare di garantire una qualità di vita migliore ai più piccolo con difficoltà; e AIDO e la ATS Val Padana con l’iniziativa Corri a Dire Sì per “dimostrare come il trapianto di organi e tessuti possa salvare la vita, e come la pratica dell’attività sportiva possa prevenire patologie critiche risolvibili solo col trapianto”, ricordano il Dottor Francesco Pietrogrande, presidente AIDO, e il Dottor Salvatore Mannino, presidente AST Val Padana. 

PROGETTO TALENTO – I Cremona Runners hanno donato un contributo importante per il Progetto Talento promosso da FIDAL Lombardia per il supporto dei giovani atleti lombardi. “Da sempre siamo particolarmente attenti al sociale e ai giovani”, racconta il Presidente Michel Solzi“così come ci impegniamo ad avvicinare quante più persone possibili alla corsa, ispirati dal duplice mantra mens sana in corpore sano, ma anche corpore sano in mens sana, analogamente non potevamo esimerci dal sostenere questa iniziativa fondamentale per accompagnare nello studio, nella vita e nello sport i giovani talenti lombardi”.

(da comunicato organizzatori)