D'Oro l'Eurostaffetta a “Trazione” Lombarda

D'Oro l'Eurostaffetta a “Trazione” Lombarda

Dopo Venaria Reale 2022, Antalya 2024. Dopo il Piemonte, la Turchia. L’Italia torna d’oro nella staffetta mista (due uomini e due donne) degli Europei di cross e lo fa con un quartetto con una presenza molto importante del movimento lombardo: ad aprire le danze è infatti Sebastiano Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese), campione italiano Assoluto di cross corto e grande protagonista nelle corse campestri di novembre, che mette a frutto la propria eccellente condizione in prima frazione per cambiare nel plotoncino di testa con un’altra bergamasca, Marta Zenoni (Luiss), che dà la prima autentica scossa alla gara azzurra. Dopo la terza frazione della friulana Sinta Vissa, tocca al piemontese trapiantato a Varese Pietro Arese (Fiamme Gialle) mettere il sigillo all’oro azzurro: due anni fa Pietro aveva aperto il quartetto, in Turchia ha l’onore di giocarsi (e vincere) il titolo in volata. Per Parolini, allenato da Silvio Bosio, si trattava del debutto in Nazionale Assoluta: in precedenza aveva vestito l’azzurro nelle rappresentative Under 20 (Europei di cross 2017) e Under 23 (nel 2019 Europei in pista sui 5000m e tra i prati, in quest’ultimo caso con l’argento a squadre). Zenoni vince la quarta medaglia in una rassegna internazionale ma anche e soprattutto il primo oro: dopo il bronzo iridato Under 18 a soli 16 anni sugli 800m (distanza su cui potrebbe riaffacciarsi nel 2025) nel 2015 e i due podi europei Under 23 sui 1500m (argento 2021, bronzo 2019) Marta esulta per il primo trionfo. Entrambi sono eccellenti studenti: Sebastiano, studente in Medicina, è anche medico operativo sui campi di gara e presso i raduni regionali giovanili estivi; Marta si è appena laureata con lode in Management a Roma. E pure Arese, cresciuto in pista con la guida di Silvano Danzi fino a raggiungere risultati di respiro internazionale Assoluto sui 1500m (record italiano a 3:30.74, terzo agli Europei e ottavo alle Olimpiadi) è studente con la “S” maiuscola, con la laurea in Ingegneria conseguita all’Università dell’Insubria. A completare il gruppo della staffetta anche un’altra lombarda nel ruolo di riserva: Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco). [Ce. Ri. ]

LA CRONACA di Nazareno Orlandi/Fidal.it - Una volata da sogno, felice epilogo di quattro frazioni vissute da protagonisti. Gli azzurri della staffetta mista del cross (6324 metri: 1x1710, 2x1510, 1x1594) possono esultare per un’altra medaglia d’oro dopo quella centrata due anni fa a Venaria Reale. In quella squadra c’era già Pietro Arese, trascinatore allora, e ancor di più in Turchia, complice uno sprint finale da maestro e una capacità di lettura tattica che ormai non sorprende più. Stavolta - pur senza un ordine fisso delle frazioni - quasi tutte le Nazioni decidono di partire e di chiudere con la frazione maschile, scelta che rende la gara molto più avvincente. Sebastiano ‘Paro’ Parolini debutta con la maglia assoluta senza paura, cedendo il braccialetto (che in sostanza vale come testimone) in quarta posizione, ma di fatto incollato a tutti gli altri. Marta Zenoni dà una prima strattonata alla gara, prende vantaggio sulla Gran Bretagna ed è solo Andorra a superarla in prossimità del cambio, ma con la frazione maschile, unici a sceglierla. È il momento di Sintayehu Vissa, la primatista italiana dei 1500 che fa corsa di testa e poi resiste al rientro di GB e Francia sul finale. È qui che comincia il lavoro di Pietro Arese, che dei 1500 è finalista olimpico, bronzo europeo e recordman azzurro: inizialmente lascia fare il frazionista francese Simon Bedard, poi nel lungo rettilineo finale trova le energie per vincere un’emozionante volata spalla a spalla con il transalpino e con il britannico Tyler Bilyard.

LE DICHIARAZIONI - È un gran debutto per Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese): “Meglio di così non poteva andare, sono super soddisfatto della mia frazione e di come è andata alla fine. Il mio obiettivo era cercare di tenere il più possibile sul gruppo dei francesi e dei britannici, non perdere nemmeno un metro e cambiare con Marta al massimo con due secondi di ritardo. Così è stato”. Grinta Zenoni (Luiss): “Seba mi ha lanciato in buona posizione. Nonostante il terreno fosse un po’ fangoso sono subito andata in testa: stare davanti è bello, ma difficile… comunque è andata bene!”. Non sbaglia Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli): “È la prima volta che partecipo a una staffetta di campestre. Con Marta ho cambiato in posizione perfetta e poi ho corso di istinto. Sul rettilineo finale mi sono ricordata di essere una specialista dei 1500 e ho cercato di aumentare il vantaggio”. Arese (Fiamme Gialle) ha messo il punto esclamativo sulla gara: “Una volata meravigliosa resa possibile dai miei tre compagni di squadra, che si sono battuti fino all’ultimo metro, ognuno di loro ha dato tutto, più di così non ce n’era. Io ho giocato un po’ di astuzia, se così possiamo dire: il francese ha rallentato per cercare di non spendere troppe energie perché si è trovato davanti, io non mi sono fatto spaventare, mi sono messo  dietro e ho cercato di fare una volata in progressione negli ultimi trecento metri. E no, non mi sono fatto riprendere…”.

Foto Grana/FIDAL

Seguirà la news sulle gare individuali e a squadre