Indoor Mondo: Ihemeje 16.99, Multiple da Podio

Indoor Mondo: Ihemeje 16.99, Multiple da Podio

Fine settimana intensissimo di gare, non solo in Lombardia, ma anche in tutta Italia e all’estero. In questa news raccontiamo attraverso gli articolo di Fidal.it quanto di eccellente avvenuto tra Stati Uniti, Francia, Svizzera e Gran Bretagna.

NEGLI USA - L’apertura di stagione è già dalle parti dei diciassette metri. Emmanuel Ihemeje debutta con 16,99 a Fayetteville, in Arkansas, nella serata italiana di sabato: al momento è la migliore prestazione al mondo dell’anno. L’azzurro dell’Aeronautica, quinto ai Mondiali in Oregon dello scorso anno, si esibisce in una serie di salti piuttosto costanti al Razorback Invitational, con la punta che arriva al terzo ingresso in pedana, dopo un 16,73 e un 16,45, e prima di un 16,63, un 16,46 e una rinuncia al salto finale. La seconda piazza è per James Carter (16,14), terzo Sean Dixon-Bodie (16,01).

“È un buon esordio - commenta dagli Stati Uniti - Speriamo in una stagione migliore rispetto alla scorsa. La prossima gara saranno gli Assoluti indoor di Ancona e spero di far parte della squadra azzurra per gli Europei indoor di Istanbul (2-5 marzo, ndr)”. L’avvio è ok, dunque, per il 24enne bergamasco, diventato 'pro' dopo la fortunata e vincente esperienza con i Ducks alla University of Oregon (tre titoli Ncaa tra indoor e outdoor). Nella passata stagione l’azzurro si è distinto nella rassegna iridata di Eugene e poi ha siglato il personale all’aperto agli Europei di Monaco di Baviera con 17,20 in qualificazione, senza riuscire a ripetersi nella finale chiusa al nono posto.

Secondo posto per Laura Pellicoro (University of Portland/Bracco Atletica) nel miglio del Washington Indoor Invitational con 4:34.27 a Seattle su pista più lunga di duecento metri (il risultato sarà quindi considerato come fosse ottenuto outdoor).

IN FRANCIA - Sorrisi azzurri nel meeting di prove multiple a Aubière, in Francia, con piazzamenti di prestigio e prestazioni di valore internazionale. Nel pentathlon Sveva Gerevini è seconda con 4406 punti, vicina al suo primato italiano di 4451 realizzato nello scorso inverno, dopo essere rimasta in tabella di marcia per il record nelle prime tre gare. Al maschile coglie il terzo posto Dario Dester per chiudere con uno score di 5968 nell’eptathlon, a sua volta non lontano dal limite nazionale di 6076 che ha stabilito due anni fa. Un esordio di stagione promettente per entrambi i cremonesi dei Carabinieri, con risultati utili anche nell’ottica del ranking mondiale. Tra le donne vince la francese Léonie Cambours (4490), sul terzo gradino del podio l’irlandese Kate O’Connor (4396), mentre lo svizzero Simon Ehammer si aggiudica la gara maschile con 6292 davanti al belga Jente Hauttekeete (6059).

È la terza prestazione in carriera per Sveva Gerevini, che ha fatto meglio solo in occasione dei due record italiani dell’anno scorso, il primo ottenuto con 4434 proprio a Aubière. Comincia bene la giornata della 26enne lombarda che sfiora il personale nelle tre gare iniziali: i 60 ostacoli con 8.37, a tre centesimi dal suo primato, ma anche l’alto a quota 1,70 (un centimetro in meno del proprio limite all’aperto, a due da quello indoor) e il peso con 12,15 (mancando di tre centimetri la misura della passata stagione al coperto). In piena corsa per il primato, con dieci punti di vantaggio sul parziale. Al terzo e ultimo salto si rimette in carreggiata nel lungo con 6,18 (nullo e 5,98 in precedenza), poi è la prima al traguardo in 2:12.49 sugli 800 metri. “Contenta per il secondo posto, mi sarebbe piaciuto fare il record italiano alla prima occasione - commenta l’azzurra Gerevini - ma nel complesso è un buon risultato. Ho corso bene tra gli ostacoli, pur avendo preso in pieno la terza barriera, e quindi c’è margine perché mi sono scomposta e irrigidita. Nell’alto ho ‘pelato’ tre volte 1,73, stabile nel peso, invece nel lungo avevo molti dubbi per il recente fastidio muscolare e da quindici giorni non facevo una rincorsa. Ero quinta prima degli 800 metri, ci ho provato fino alla fine in una gara con strappi e accelerazioni. Ma sono pronta per migliorare agli Assoluti di Ancona”.

In avvio per Dario Dester c’è subito il personale di 6.92 nei 60 metri, alleggerito di quattro centesimi, e nel lungo trova un 7,29 al terzo e ultimo salto, mentre nel peso il cremonese dei Carabinieri sigla il suo primato indoor di 14,53 (a un soffio dal 14,56 all’aperto) e nell’alto non fa meglio di 1,94.La seconda giornata scatta con 8.02 nei 60ostacoli per un progresso di 2/100. Nell’asta supera la misura di 4,81 e quindi conclude con 2:43.50 nei 1000 metri, a meno di un secondo dal suo primato. Arriva il terzo punteggio della carriera anche per il recordman italiano, due volte sopra i seimila nelle ultime due rassegne tricolori. “È un ottimo punto di partenza e mi soddisfa il piazzamento - le parole di Dester - ma non il punteggio. Nel lungo ho un problema al piede di stacco, che mi ha limitato nelle ultime due settimane, e sono deluso per l’alto perché so di valere misure superiori, però non mi sono trovato subito con la rincorsa nuova, con l’altra gamba, tagliando la curva. Bene nei 60, nel peso e sugli ostacoli, nell’asta ho portato a casa una misura ma anche qui c’è parecchio da lavorare, nei 1000 sono riuscito a mantenere la posizione. Esco da questa trasferta con la consapevolezza di poter migliorare molto, che mi dà fiducia per le prossime gare”.

Nei 60 ostacoli al meeting di Lione quarta Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) in 8.21, a lambire il recente personale di 8.17, dopo il crono di 8.29 in batteria. Nei 1500 settima Federica Cortesi (Atl. Valle Brembana, 4:24.09), sui 3000 undicesima Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco, 9:30.65). A Nantes, scatta il 2023 di Luminosa Bogliolo che arriva terza nella batteria sui 60 ostacoli in 8.23 condizionata da un crampo avvertito poco prima del via. Nella finale la ligure delle Fiamme Oro, primatista italiana dei 100hs all’aperto, si piazza ottava in 8.34 preceduta da Elena Carraro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), sesta in 8.27 a due centesimi dal personale dopo il tempo di 8.39 nel primo round. Due azzurre impegnate nei 60 piani: terza Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) in 7.38, migliorando il 7.45 della batteria, e corre in 7.38 anche Johanelis Herrera (Aeronautica) ma nel turno eliminatorio, prima del quarto posto in finale con 7.40. Terzo al maschile il 19enne Yassin Bandaogo (Fiamme Oro), 6.73 dopo essersi qualificato con 6.77, e negli 800 metri quarto Jacopo Peron (Varese Atletica, 1:49.54).

IN SVIZZERA - Buona la prima di Vladimir Aceti. Nei 400 metri a Magglingen, in Svizzera, l’azzurro delle Fiamme Gialle coglie la vittoria in 46.61 e sfiora il personale indoor, mancandolo di soli cinque centesimi, dopo un passaggio intermedio decisamente veloce. Parte bene il nuovo anno del brianzolo, primatista italiano e finalista olimpico della 4x400, nella gara che vede sotto i 47 secondi anche il campione tricolore dei 400hs Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946), al traguardo in 46.94. Nei 60 metri successo in 6.80 di Mattia Donola (Carabinieri) che eguaglia se stesso per due volte

IN GRAN BRETAGNA - Al meeting di Manchester, tappa Bronze del circuito mondiale, si migliora al debutto nei 60 ostacoli Nicla Mosetti (Bracco Atletica). La triestina è terza in 8.22 per togliere due centesimi al crono della passata stagione.