Lombardi Ok all’Estero tra 10.000, Marcia e Meeting
Pietro Arese non si ferma più. A Bydgoszcz, in Polonia, il mezzofondista azzurro afferra uno splendido successo nei 1500 metri della tappa Gold del Continental Tour e sgretola il primato personale, portandolo a un sontuoso 3:33.56, un crono che in Italia mancava dal 1995 e che lo proietta a meno di un secondo dal record italiano di Gennaro Di Napoli datato 1990 (3:32.78). Per il 23enne piemontese delle Fiamme Gialle, di stanza a Varese dove arrivò per studiare nel College del Mezzofondo (progetto dell’Università dell’Insubria), c’è anche la soddisfazione dello standard per i Mondiali di Budapest che era fissato a 3:34.20. Continua il momento d’oro dell’atleta allenato da Silvano Danzi, quarto agli Europei di Monaco di Baviera, quinto agli Euroindoor di Istanbul, già capace la scorsa settimana di spingersi a 3:34.37 a Montreuil. “Mentalità, questa è la caratteristica che mi riconosco oggi - le parole di Arese - Io guardo già avanti e sono a soli 6 centesimi dal minimo olimpico per Parigi che si potrà ottenere da luglio. Con coach Silvano Danzi ci siamo detti che, tra mille virgolette, ‘a fare i tempi sono bravi tutti’, ma farli vincendo una tappa Gold che è mezzo gradino sotto la Diamond League è veramente importante. Non è il risultato ma la sensazione. E la giornata di oggi mi gasa tanto. Anche perché ora non bisognerà rincorrere il ranking per andare ai Mondiali e la preparazione sarà più semplice. Era un tempo atteso? Nì. Ma quando ho visto il passaggio ai 1100 ho pensato che avrei fatto il personale: mi sono incollato a Bibic e l’ho passato. Sentivo di poter vincere. Poi nel rettilineo finale ho messo un’altra marcia e sono rimasto davanti. Se mi chiedete del record italiano, rispondo senza nascondermi: l’obiettivo cronometrico è quello, ormai mancano soltanto otto decimi. Ora mi attende una gara di 800 metri, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità: può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto”. Il suo è il quarto tempo europeo dell’anno, il quarto anche della storia d’Italia: tutti di Genny Di Napoli i primi tre, 3:32.78 a Rieti nel ’90, 3:32.94 a Montecarlo nel ’95 e 3:32.98 a Pescara nell’89.
MARCIA - Primato stagionale nella 20 chilometri di marcia sulle strade di La Coruna per due azzurre. Nella classica gara spagnola, la campionessa italiana Valentina Trapletti è dodicesima in 1h30:47 e abbassa nettamente il tempo di 1:32:09 siglato due settimane fa agli Europei a squadre di Podebrady dove si è piazzata ottava conquistando la medaglia d’oro a squadre. La milanese dell’Esercito, tra le migliori l’anno scorso ai Mondiali di Eugene (ottava) e alla rassegna continentale di Monaco (quinta), chiude a un minuto esatto dal record personale di 1h29:47 della passata stagione. Si piazza tredicesima Eleonora Giorgi con 1h31:25, decisamente in crescita rispetto al crono di 1h34:34 ottenuto a meno di sei mesi dalla maternità in Repubblica Ceca dalla portacolori delle Fiamme Azzurre, primatista italiana con 1h26:17 nel 2015. Per entrambe c’è stato anche l’imprevisto di un ritardo nei voli, arrivando a destinazione soltanto un paio di ore prima della gara. Vittoria alla peruviana Kimberly Garcia, due volte oro ai Mondiali, con il personale di 1h26:40 mentre il successo maschile è per il brasiliano Caio Bonfim che scende a 1h18:29.
COPPA EUROPA 10.000m - È ancora Yeman Crippa a vincere nella Coppa Europa dei 10.000 metri. L’azzurro si impone a Pacé, in Francia, con il tempo di 28:08.83 al termine di una gara tattica e risolta piazzando l’attacco decisivo all’ultimo giro. A squadre l’Italia è medaglia d’argento, sul secondo gradino del podio alle spalle di Israele ma davanti ai padroni di casa e campioni uscenti della Francia. Al quinto posto individuale Eyob Faniel con il record personale su pista di 28:19.01, chiude 17esimo il milanese primatista nazionale di maratona Iliass Aouani (28:42.72) che si stacca dal gruppo nel penultimo chilometro. Poi arrivano Alberto Mondazzi, con il 29esimo crono in 29:08.16, e Pasquale Selvarolo, trentesimo in 29:08.39, mentre Nekagenet Crippa si ritira durante il quarto chilometro. È la terza vittoria italiana al maschile in Coppa Europa, nell’albo d’oro che vede anche il primo posto di Daniele Meucci nel 2016.
(fonte: Fidal.it)