È il suo miglior piazzamento in carriera. La prima volta, meritatissima, tra le “finaliste” di un grande evento: la milanese
Valentina Trapletti si prende l’ottavo posto ai
Mondiali di Eugene, marciando in 1h29:54 nella 20 km iridata in un rovente pomeriggio dell’Oregon, a soli sette secondi dal primato personale con cui ha vinto i Tricolori ad Alberobello il 1° maggio.
“E se son contentissima per il piazzamento, mi scoccia per non essermi migliorata… ci riproverò sicuramente agli Europei di Monaco di Baviera tra un mese”. Nella ‘venti’ priva della campionessa olimpica Antonella Palmisano, l’oro va al Perù (Kimberly Garcia, 1h26:58), argento alla Polonia (Katarzyna Zdzieblo, 1h27:31), la Cina deve invece accontentarsi del bronzo con Qieyang Shijie (1h27:56). Squalificata al 13° km l’altra azzurra
Nicole Colombi.
LA GARA - Il copione si srotola come previsto nel primo paio di chilometri: la pattuglia cinese a dettare il ritmo, tutte le altre a inseguire, le italiane a difendersi con i denti. Il primo break è merito dell’intraprendenza della peruviana Garcia che scappa via in tandem con la cinese Qieyang. L’affare a due prosegue anche a metà gara con un passaggio a 43:31, con il convincente tentativo di risalita della polacca Zdzieblo (una ventina di secondi il gap), e con una Trapletti battagliera, lucida, in palla, nonostante la giornata asfissiante negli States e un tracciato completamente esposto ai raggi del sole: la milanese, al suo quarto Mondiale, è capace di recuperare progressivamente posizioni e bussare alle porte della top ten (dodicesima in 44:41), viaggiando in un terzetto che comprende anche la portoghese Ana Cabecinha e l’ucraina Olena Sobchuk. Trentesima, a metà gara, Nicole Colombi (47:10) condizionata da due proposte di squalifica e poi fermata per due minuti al dodicesimo km per effetto del terzo rosso, sempre per sbloccaggio. Chi incappa pesantemente nei cartellini è la spagnola campionessa d’Europa Maria Perez, prima in penalty zone, poi squalificata, una sorte che tocca anche alla bergamasca Colombi al tredicesimo chilometro. È al quattordicesimo giro del percorso disegnato sul viale intitolato a Martin Luther King che Trapletti si affaccia in top ten, una volta staccata l’ucraina Sobchuk e ripresa la cinese Wu Quanming, mentre nelle posizioni di testa si materializza la svolta: cede Qieyang, si invola la peruviana Garcia e la cinese è risucchiata anche dalla polacca Zdzieblo. Più indietro l’azzurra Trapletti, seguita da coach Alessandro Gandellini, consolida le proprie quotazioni per un posto tra le “otto” riacciuffando anche la cinese Ma Zhenxia.
PARLA TRAPLETTI - La rimonta la racconta proprio “Vale”, fresca di festeggiamenti per il suo 37esimo compleanno, prima d’oggi 16ma a Berlino 2009, 15ma a Londra 2017 e 17ma a Doha 2019, nonché nona agli Europei di Berlino nel 2018, stesso piazzamento dei Mondiali a squadre in marzo in Oman: “Le ho viste partire forte, ho pensato ‘ok, stanno tutte bene’. Io ho tenuto duro e non ho mollato, loro evidentemente hanno pagato, e ci sta, all’una, con un caldo assurdo. Oggi contava gestire con intelligenza: non tanto per andare al risparmio quanto per non ‘cucinarmi’. Ho faticato tanto, ma è normale, è un Mondiale. Però ci sono riuscita. E sono davvero soddisfatta”.
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