Alessia Seramondi (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) nuova leader mondiale 2022 tra le Under 20 con 57.29 sui 400m ostacoli, ma anche le strisce vincenti che proseguono con grandi prestazioni da parte di Marta Amani (CUS Pro Patria Milano) nel lungo, Francesco Pernici (FreeZone) negli 800m ed Emmanuel Musumary (CUS Pro Patria Milano) nel peso (quest’ultimo avamposto di una tripletta lombarda in cui emerge anche l’over 18 metri dell’argento di Francesco Mazzoccato/Varese Atletica): quindi gli ori nel mezzofondo di Martina Canazza (Bracco, 800) e Stefano Benzoni (Atl. Valle Brembana, 5000), il primo trionfo di Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) nel giavellotto e 7 ori, 7 argenti e 6 bronzi complessivi in 22 specialità. È il bilancio sontuosa dei club lombardi nella seconda giornata dei Campionati Italiani Juniores di Rieti.
LA CRONACA
400 OSTACOLI – Finale femminile di altissimo profilo, con Giulia Ingenito (Sisport) a giocare la carta della temerarietà in avvio e l’atteso duello sulla retta finale tra Alessia Seramondi (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) e Ludovica Cavo (Atl. Serravallese) che porta la 19enne bresciana alla leadership mondiale stagionale. Seramondi chiude in 57.29, quarto crono italiano juniores all time dietro Virna De Angeli (56.63), Linda Olivieri (57.00) e Ayomide Folorunso (57.19) per un progresso di oltre un secondo (aveva 58.56). Netto progresso anche per Cavo, che diventa la settima under 20 italiana di sempre con 57.94, mentre Ingenito acciuffa il terzo posto con 59.98. Seramondi, campionessa italiana per la prima volta a soli 14 anni nel lungo cadette (di cui detiene la MPI con 6,14) nel 2017, aveva conquistato il primo titolo tricolore sulla distanza nel 2019 da allieva: nell’ultimo anno ha spostato il baricentro della propria vita in Veneto, con un nuovo tecnico (Lorenzo Muraro), un nuovo gruppo di allenamento e gli studi in psicologia all’università di Padova, lei che ha iniziato il ciclo scolastico con un anno di anticipo. In chiave lombarda anche il sesto posto di Gaia Fantoni (NA Varese): PB a 1:02.79.
Epilogo palpitante e per certi versi sportivamente drammatico nella finale maschile: Riccardo Ganz (Team Treviso), il favorito, parte a tutta e pare lanciato verso un grande tempo ma incoccia con la prima gamba nel decimo ostacolo ed è costretto a lasciare strada negli ultimi metri a Luca Ostanello (Asd Bunker Sport), al personale a 52.10. Ganz è comunque secondo a 52.21; terza piazza per Federico Garofoli (Atl. Livorno), che batte ai millesimi (con il medesimo 52.69) Edoardo Pasquale (Atl. Firenze Marathon) con Luca Rescalli (Cento Torri Pavia) sesto con il PB a 54.30.
OSTACOLI ALTI – Dalla corsia 8 Damiano Dentato, alla prima stagione da under 20, non fallisce nella missione: l’alfiere della Studentesca Rieti Andrea Milardi in casa trionfa con il PB a 13.82 (-0.6), per conquistare un progresso di 5/100 e salire dall’ottavo al sesto posto delle graduatorie italiane all time con la barriera da un metro pareggiando il crono di Marco Bigoni nel 2017. Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) non torna sotto i 14 secondi come in semifinale ma è comunque secondo in 14.04 mentre Oliver Mulas (Asd Maurina Olio Carlo) batte Riccardi Legnani (Cus Pro Patria Milano) 14.23 a 14.25 per la terza piazza. Sesto Vittorio Ghedina (Atl. Meneghina) con 15.04 dopo il PB a 14.86 (+1.0) nella semifinale.
Il vento a +2.3 vanifica due crono sotto lo standard per Cali: trionfa la reggiana Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874) in 13.83 a riportarla (dopo l’argento 2022 indoor) su un trono tricolore dopo il successo da cadetta nel 2018 proprio a Rieti sugli 80 ostacoli. Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) è seconda con 13.93 e completa il podio Marie Burger (SSV Brixen) a 14.11. Ottava Bethany Visioli (Interflumina è Più Pomì) a 14.67 dopo il 14.41 sempre ventoso (+2.7) della batteria.
800 – Niente finale tattica:
Francesco Pernici (FreeZone) prende subito la testa della gara maschile, transitando in 53.5 e portando via altri due compagni di fuga, Giovanni Lazzaro (Assindustria Sport) e Gabriele Angiono (Battaglio Cus Torino). I due inseguitori danno l’impressione di poter attaccare Pernici nell’ultima curva, ma il campione in carica rintuzza sul nascere gli assalti altrui per imporsi (sesto titolo italiano giovanile consecutivo per lui) con un notevole 1:47.67, a otto decimi dal record italiano stampato a Conegliano lo scorso 11 giugno. Lazzaro fa 1:48.19, Angiono 1:48.60, rispettivamente a otto e tre centesimi dai personali. È
Martina Canazza a fare l’andatura nella finale femminile, seguita dalla compagna di club in Bracco
Breanna Selley: la piemontese trionfa in 2:08.58 (1:04.5) ma l’uno-due milanese non riesce perché Martina Brangero (Atl. Alba) e
Alice Mistri (GA Vertovese) si inseriscono nel finale in seconda e in terza piazza (2:09.41 e 2:09.47, personali per entrambe) con Selley quarta in 2:09.66. In finale corrono pure
Riccardo De Cesare (CS San Rocchino) settimo (1:55.56) e
Giacomo Simonini (Team A Lombardia) ottavo (1:55.63) tra gli uomini e
Milena Masolini (GP Valchiavenna) quinta (2:14.02) tra le donne.
LUNGO - Marta Amouhin Amani si conferma regina di Rieti. Sulla pedana dove disputò il primo tricolore da cadetta (argento nel 2018), dove vinse due titoli italiani allieve (2020 e 2021) e dove fu argento Assoluto due settimane orsono, la 17enne di Villa Cortese (Milano) conquista la settima maglia tricolore giovanile consecutiva nel salto in lungo: la portacolori del Cus Pro Patria Milano primeggia con il 6,32 (+0.4) del primo salto, misura consolidata da un 6,16 e due 6,19. “Qualche dettaglio non è funzionato al meglio - racconta la campionessa italiana assoluta indoor 2022 -, speravo di avvicinarmi maggiormente al personale a 6,51, ne parlerò con la mia allenatrice Fiorella Colombo. Stiamo lavorando per i Mondiali di Cali: l’obiettivo è entrare in finale, poi si vedrà”. Domani correrà anche i 200, ma in stagione vanta pure un eccellente 53.42 sui 400: “Li tornerò a correre forse a settembre in chiave Societari, ma sento più “miei” i 200”. In una mattinata in cui il vento è un fattore decisamente meno influente di ieri si rivede in pedana Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta): seconda con 5,98 (+1.1) e soli due salti all’attivo, per iniziare a mettersi alle spalle mesi punteggiati di infortuni (domani sarà in gara anche nel triplo in cui è finalista mondiale under 20 in carica). Terza Sarah Moresco (Atl. Stronese Nuova Nordaffari) con 5,88 (+0.8), PB. Tra gli uomini in top 8 due lombardi: i due medagliati indoor Emanuele Trento (OSA Saronno) e Lorenzo Cagliero (Atl. Riccardi Milano 1946) sono stavolta quarto (7,12/-0.7) e ottavo (6,93/-0.2).
GIAVELLOTTO – Rieti è la sua pedana: dopo aver centrato personale e finale a otto agli Assoluti (ottava a 46,01) Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) si porta a 46,61 al terzo turno di lanci arrivando a 46,12 nella prima prova di finale. È il primo titolo italiano della 18enne lecchese, già terzo nei tricolori indoor del peso: con lei sul podio la campionessa italiana allieve 2020 Sofia Panzarin (Atl. Vicentina) e Lara Bearzi (Bor Atletika), entrambe classe 2004 al PB (44,11 e 42,55). Al maschile quinta piazza per Andrea Caselotti (Pro Sesto) con 57,56, nettamente PB.
PESO UOMINI – Gara di ottimo livello con due lanciatori oltre quota 18. Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano) si conferma re del peso conquistando il sesto titolo italiano giovanile consecutivo tra indoor e outdoor (due da allievo e quattro con i 6 kg) tornando oltre i 18 metri con 18,18 al secondo turno e poi con un notevole 18,51 al sesto e ultimo lancio. Il 19enne cremasco stavolta è impegnato da Francesco Mazzoccato (Varese Atletica), che si migliora addirittura quattro volte con 16,68, poi 16,71, quindi 17,08 e infine un 18,01 (non lontano dalla top ten all time) per la seconda posizione: è una tripletta lombarda, completata da Gioele Tengattini (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) terzo con 16,79. C’è un altro lombardo tra i finalisti: è Carlo Trinchera Lotto (Cento Torri Pavia) settimo con 15,30.
PESO DONNE – La sorella d’arte Anna Musci (Alteratletica Locorotondo), terza agli Assoluti, domina la scena con margine siderale sulla concorrenza: un solo lancio oltre i 15 metri ma che vale, con 15,40, il personale outdoor (in sala ha ottenuto 15,59) e la sesta prestazione italiana juniores all time scavalcando Agnese Maffeis. Vale anche ovviamente il bis d’oro dopo il successo indoor: Vivian Osagie (Self Atl. Montanari Gruzza) e Sofia Coppari (Atl. Fabriano) sono seconda (12,72) e terza (12,57). Subito dietro, quarta, c’è ancora Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), a pochi minuti dal trionfo nel giavellotto: 11,91.
ASTA UOMINI – Eolo cresce di intensità nel pomeriggio e complica i piani agli astisti, ma non impedisce a Simone Bertelli (Safatletica Piemonte) di confermare il ruolo di favorito (aveva già conquistato il titolo juniores indoor e l’argento assoluto due settimane fa) e di realizzare un notevole 5,25 andando poi all’assalto, senza successo, del personale a 5,40. Il padrone di casa Federico Bonanni (Studentesca Rieti Andrea Milardi) conquista la seconda piazza a 4,85: terzo gradino per Edoardo Cavicchia (Atl. Rigoletto) a 10 centimetri dal personale con 4,70 mentre l’altro lombardo Lorenzo Busana (Pro Sesto) è sesto a 4,35.
3000 PIANI – È l’azione delle due favorite Chiara Stefani (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e Melissa Fracassini (Arcs Cus Perugia) a decidere la serie unica della distanza: la progressione lunga di Fracassini vale all’umbra il titolo italiano con lo stagionale a 10:01.13 con Stefani seconda in 10:05.08; terza piazza per la specialista della corsa in montagna Emily Vucemillo (Sportclub Merano), che batte in volata Chiara Setti (Asd Francesco Francia) 10:09.31 contro 10:10.42 (PB per entrambe).
In campo maschile a fare selezione è il leader delle graduatorie dei partenti Alessandro Pasquinucci (La Fratellanza 1874) ma nel serrate finale (2:36.0 l’ultimo chilometro) è Thomas Serafini (Athletic Club Firex Belluno) il matchwinner a 8:22.84 con due lombardi subito alle spalle, Mattia Campi (Pro Sesto) secondo in 8:25.01 ed Elmehdi Bouchouata (Interflumina è Più Pomì) terzo in 8:26.13, e Pasquinucci quarto in 8:27.28. Buoni anche i piazzamenti di Giovanni Artusi (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) quinto in 8:40.09 e Omar Cattaneo (GA Vertovese) ottavo in 8:44.25.
5000 – L’azione decisiva della gara maschile arriva alla fine del terzo chilometro: la porta Stefano Benzoni, per un affondo che consente all’alfiere dell’Atletica Valle Brembana (già tricolore sui 10 km su strada da allievo nel 2021) a completare il terzo mille in 2:51.5 e a chiudere in 14:45.72, personale limato di 23/100 per resistere al ritorno di Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi: 14:50.80) e Andrea Azzarini (Ss Trionfo Ligure: 14:52.65), tutti e due al personale. Tra gli inseguitori quinto Matteo Bardea (Atl. Valle Brembana, 15:15.44) e settimo Andrea Birolini (Bergamo Stars, 15:19.02).
La frontrunner del 5000 donne è Nicole Coppa (Bracco), già bronzo tricolore nel cross: la milanese conduce per i primi tre chilometri e poi riattacca negli ultimi due giri, conscia di non avere nella volata finale un’arma letale; negli ultimi 250 metri tornano su di lei Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan) e la due volte medagliata europea della corsa in montagna (argento di sola salita e bronzo "up&down") Axelle Vicari (Sisport). Sono proprio queste ultime due a giocarsi la vittoria in volata: Vicari si veste di tricolore togliendo oltre 20” al personale (17:05.03), Settino è seconda e cresce a 17:05.62; terza piazza per Coppa, comunque al PB a 17:09.17 come Adele Roatta (Atl. Mondovì Acqua San Bernardo) quarta con 17:17.94.
PROVE MULTIPLE – Sorpassi e controsorpassi in un’emozionante mattinata di eptathlon. Dopo una prima giornata un pizzico sotto tono Giulia Riccardi (Gs Trilacum) riparte alla grande nel lungo: 5,87 (+1.5), a un centimetro dal PB, personale sfiorato anche da Matilde Carboncini (Toscana Atl. Empoli Nissan) con 5,53 (+0.7). La classifica è stravolta: Riccardi passa in testa (3604) con 6 punti su Carboncini, con Beatrice Carpinello (Battaglio Cus Torino), leader dopo quattro gare e 5,03 (+1.5) in lungo, è ora terza a -98. Il duello Riccardi-Carboncini (uniche due italiane oltre i 5000 punti in stagione) prosegue pure nel giavellotto e a vincere il duello è stavolta la toscana che sfiora il PB con 37,39 (miglior misura sul 36,91 di Stella Bersani/Cus Pro Patria Milano) con la trentina a 34,02. A due giri dal termine è ora Carboncini a guidare con 4215 punti, 58 in più di Riccardi e 183 in più di Carpinello. Negli 800 Giulia Riccardi deve staccare di circa 4” Matilde Carboncini per effettuare il sorpasso: la vicecampionessa italiana in carica getta il cuore oltre l’ostacolo partendo in testa, transitando in 1:10.4 alla campana (con 4 secondi esatti su Carboncini, lanciatasi all’inseguimento) e chiudendo in 2:22.60, con Carpinello che risale in seconda piazza a 2:29.79 e Carboncini quarta in 2:31.92. Operazione sorpasso compiuta: Riccardi sul tetto d’Italia con 4946 punti, Carboncini seconda a 4884 e Carpinello terza con il PB a 4728. Quarta posizione per Stella Bersani con 4250 punti, ottava Emma Pastorelli (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 3915.
Nel decathlon si riparte con i primi tre atleti racchiusi in 20 punti e subito ai primi tre posti dei 110m ostacoli (+0.5): Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) toglie tre decimi abbondanti al PB per correre in 14.30 e si migliora pure Alessandro Carugati (Osa Saronno) con 14.64, mentre Stefano Demo (Atl. Canavesana) sfiora il proprio limite con 14.89. Nel disco Emanuele Bellanova (Atl. Vercelli 78) si conferma il più performante nei lanci (40,02): nella “battaglia” gran colpo per Nonino, che aggiunge tre metri e mezzo al PB per portarsi a 37,70 guadagnando punti importanti sia su Demo (32,24) sia su Carugati (31,70). In vista dell’asta il friulano ha 5334 punti, pienamente in tabella per il PB ben oltre i 7000 punti (+307 sul “passaggio” del personale) e in “pole position” per il titolo con 161 lunghezze su Carugati e 201 su Demo. Le quotazioni del leader italiano 2022 vengono corroborate dal 4,40 nell’asta, miglior misura del lotto davanti al 4,20 di Vincenzo Vicerè (Libertas Amatori Atl. Leggera) con Carugati a 3,90 e Demo a 3,80: Nonino è ora a +278 sul “passaggio” del personale e a +302 su Carugati. Alberto Nonino nelle ultime due prove paga un pizzico dazio rispetto ai propri primati: 41,53 nel giavellotto (miglior misura per Bellanova con 49,24: 41,28 per Demo, 40,91 per Carugati) e 4:55.96 nei 1500 vinto da Vicerè in 4:25.65 (4:40.40 per Carugati, 4:41.48 per Demo). Il “pallottoliere” dice 7112 punti, nuovo primato personale, prima volta oltre i 7000 punti, settimo score italiano di sempre e standard per i Mondiali Under 20. Al personale anche i suoi “compagni di podio”, Alessandro Carugati, secondo con 6896 punti, e Stefano Demo, terzo con 6827: la top 5 (con Bellanova quarto e Vicerè quinto) è tutta classe 2004.
4x100 – Gara maschile palpitante, risolta dalla terza e dalla quarta frazione di una Sisport campione d’Italia con Vincenzo Martinelli, Ascanio De Gregorio, Mattia Ndongala e Simone Menchini: il 41.03 finale resta a poco più di tre decimi dalla MPI per club e serve per battere nel finale l’Atletica Riccardi Milano 1946 (Mattia Arnaboldi, Andrea Bernardi, Alessandro Malvezzi, Matteo Cagliero: 41.15) mentre sul terzo gradino del podio sale la Studentesca Rieti Andrea Milardi (Federico Bonanni, Federico Morseletto, Damiano Dentato, Jacopo Capasso: 41.57) con l'Atletica Livorno, prima in altra serie, subito dietro a 41.80. La Studentesca Rieti Andrea Milardi esulta invece tra le ragazze: Camilla Duri, Elena Vergaro, Chiara Fratocchi e Francesca Farina sono campionesse d’Italia in 47.23; seconda piazza per l’Atletica Riviera del Brenta (Alice Lubiana, Giada Volpato, Greta Brugnolo, Elena Nessenzia: 47.53), terza l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco (Martina Cottali, Anna Maccagnola, Martina Lucarini e la tricolore Assolta della specialità: Anna Marta Carnero: 47.64). In top 8 anche il Team A Lombardia (Zaina, Fattori, Appiani, De Santis: 47.79).
TURNI ELIMINATORI – Mattinata di batterie per il giro di pista. Luca Sito (Cus Pro Patria Milano) non lesina nell’impegno: dalla corsia due firma 47.13, ampiamente il miglior tempo delle eliminatorie. Nella quarta e ultima batteria si vede però un altro atleta sotto i 48 secondi: primo blitz stagionale per Tommaso Boninti (Atl. Livorno) che trascina al PB e al miglior crono di ripescaggio Jacopo Albertin (Assindustria Sport, 48.39); l’ultima “q” minuscola, parità di 49.36, è decisa dai millesimi in favore di Leonardo Prebianca (Atl. Vicentina) a scapito di Riccardo Sidoti (GS Bernatese). In campo femminile miglior crono per la campionessa italiana Allieve 2021 Nancy Demattè (Us Quercia Trentingrana) con 55.87: 56.07 per Zoe Tessarolo (Atl. Vicentina) e 56.36 (con netto progresso) per Charlotte Sana (Bracco) i due crono più vicini alla leader trentina, ma entra in finale pure Ludovica Pilla (Atl. Vigevano) con 57.31.
Tre i turni dei 110m ostacoli. Il primo vede Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) siglare il miglior tempo in 14.14 (+0.9) con Damiano Dentato (Studentesca Rieti Andrea Milardi) a 14.20 (-0.3). Nelle semifinali condizioni di vento ideali: nella prima (+1.0) Edoardo Corti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) stampa l’unico crono sotto i 14 secondi (13.96) su Oliver Mulas (Asd Maurina Olio Carli, 14.02) e Mouhamed Pouye (Atl. Ravenna, 14.03/PB); nella seconda (+1.2) è Manuel Bresolin (Trevisatletica) a prendersi a sorpresa il successo con PB a 14.12 sui favoriti Damiano Dentato (Studentesca Rieti Milardi, 14.17) e Riccardo Legnani (Cus Pro Patria Milano, 14.18). Nell’unico turno eliminatorio dei 100 ostacoli ben impressiona Valentina Bianchini (Libertas Unicusano Livorno), che si prende il PB con 14.06 (+1.6), un centesimo meglio di Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) nella stessa batteria: 14.23 ventoso (+2.7) per Marie Burger (Ssv Brixen) e 14.32 (+0.2) per Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874).
Cesare Rizzi
FOTO Grana/FIDAL: in home Alessia Seramondi; in alto a destra Francesco Pernici; qui sotto Marta Amani, Federica Dozio e Martina Canazza.