FlettaTrail: Grandi Vittorie per Mamu e Njeru, ad Aymonod e Desco i Titoli Regionali

FlettaTrail africano oggi domenica 1° agosto a Malonno (Brescia): nella classica gara di corsa in montagna organizzata dall’Unione Sportiva Malonno in campo maschile svetta il “folletto” eritreo Petro Mamu mentre tra le donne la keniana Joyce Njeru Muthoni si prende la vittoria dopo un palpitante duello con l’austriaca Andrea Mayr. A prendersi la palma di migliore italiano sono un ottimo Luca Merli (SA Valchiese), under 23 quarto in campo maschile, e la leader del Campionato Italiano Assoluto Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita), terza tra le donne. Malonno assegna pure i titoli regionali Assoluti, Promesse e Master di corsa in montagna long distance: a conquistare il Campionato Regionale Assoluto sono il tricolore di Chilometro Verticale Henri Aymonod (US Malonno) ed Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina).

GARA MASCHILE - Oltre 23 ore di viaggio e 3 tamponi, l’arrivo a Malonno nella notte tra venerdì e sabato. Per Petro Mamu tutto era questo FlettaTRAIL fuorché un passaggio scontato nel lancio della propria campagna europea. Eppure il cuore del piccolo eritreo aveva scelto subito Malonno e questa gara, che lo aveva incoronato nel 2016, per rientrare nei giochi. Missione compiuta non senza doversi scomodare e scomporre nel finale, dopo un forcing continuo ai fianchi dei keniani di Run2Gether Geoffrey Gikuni Ndungu e Timothy Kimutai Kirui che lo hanno marcato stretto per tutta la gara. In avvio Mamu prova due volte la stoccata, alla salita di San Faustino prima e in quella verso Lezza poi, ma i keniani rispondono sempre. Mentre la gara prende fisionomia, si forma alle spalle del terzetto un gruppo con i migliori inseguitori comandato da un incredibile Luca Merli e dallo sloveno Timotej Beçan, con Lorenzo Cagnati anche lui inatteso ma solidamente nelle posizioni importanti. Il pressing di Mamu continua senza grossi risultati anche nella discesa tra Loritto e la località Corne (km 18 circa) dove Kirui inizia a dar segni di qualche cedimento. Non Gikuni Ndungu, che al contrario prova a sua volta a mettere pressione sull’avversario eritreo. L’inseguimento conferma ancora Luca Merli, under 23, come il migliore sulle tracce dei tre e quella che si era aperta come la sorpresa di giornata inizia ad assumere i colori ed i tratti dell’impresa. Un’impresa che nel frattempo matura anche nella gara di Martin Dematteis, scatenato in discesa rimontando un gap di oltre 2 minuti e sbarazzandosi ben presto di Beçan, portandosi solo al quinto posto. Epilogo emozionante con l’uscita dal bosco e l’ingresso nell’abitato di Mamu e Ndungu pronti alla volata finale. Mamu è bravo ad anticipare l’avversario e nella doppia curva tra via Quadrelli e Via Torre mette quei metri necessari a controllare le operazioni alla scalinata e tagliare il traguardo con un paio di secondi di margine in 1h26:49 che è lontano dal record di Maestri (1h25:26) ma che per come è maturato racconta di un Mamu saggio a gestire la prima parte, corsa forse sotto i propri limiti, per poi dare la zampata al momento opportuno. Ndungu migliora di molto il proprio best time al Fletta e sale sul podio in compagnia del compagno di squadra Timothy Kirui, anche lui ben sotto l’ora e 28’. Solo applausi per un magnifico Luca Merli, 1h28:59 forse alla vera consacrazione tra i grandi, su una gara che lo aveva già visto promettente nella scorsa stagione e che oggi gli regala un super rilievo cronometrico e una cartolina tutta all’attacco su avversari di classe ed esperienza. Quelle mani sul volto, quasi incredulo e felice, fanno alzare i battiti a più di un tifoso oggi a Malonno. Martin Dematteis, tra i grandissimi della storia del mountain running, è quinto: 1h29:41 e tanti saluti a chi lo dava per finito. Eccellente top ten per Henri Aymonod sesto in 1h30:13, seguono Timotej Beçan settimo, Marco Filosi ottavo, Jacopo Brasi nono e Lorenzo Cagnati decimo. Aymonod è campione lombardo Assoluto nella corsa in montagna long distance: sul podio con lui il binomio della Recastello composto da Brasi e Cagnati. Undicesimo al traguardo, quarto nel Campionato Regionale Assoluto e primo nel Campionato Regionale Master A è un grandissimo del nostro mountain running come Emanuele Manzi (US Malonno, 1h33:53). Il titolo lombardo Promesse va ad Alessandro Riva (GSA Cometa) in 1h40:11 davanti a Dionigi Gianola (AS Premana, 1h43:33) e Matteo Rosa (Atl. Rodengo Saiano Mico, 1h49:43). Filippo Bontempi (Atl. Paratico, 1h48:46) e Venanzio Tom si (GP Pellegrinelli, 2h17:45) sono campioni lombardi rispettivamente tra i Master B e i Master C.

LA TOP 10 UOMINI DEL FLETTATRAIL 2021
1.            Petro Mamu (Eritrea) 1h26:49
2.            Geoffrey Gikuni Ndungu (Kenya, Run2gether) 1h26:51
3.            Timothy Kimutai Kirui (Kenya, Run2gether) 1h27:38
4.            Luca Merli (S.A. Valchiese) 1h28:59
5.            Martin Dematteis (Sportification) 1h29:41
6.            Henri Aymonod (U.S. Malonno) 1h30:13
7.            Timotej Becan (Slovenia, Papez) 1h30:23
8.            Marco Filosi (S.A. Valchiese) 1h31:06
9.            Iacopo Brasi (La Recastello Radici Group) 1h31:54
10.          Lorenzo Cagnati (La Recastello Radici Group) 1h33:35
 

Gara FEMMINILE - Crolla il primato, e con esso il muro incredibile dell’ora e 40’ al femminile. Nulla scontato con un tracciato reso quasi impossibile dalla pioggia e con le massime interpreti che erano alla loro primissima volta al Fletta. Andrea Mayr lo aveva annunciato quando dopo settimane di pressing si era lasciata convincere dall’organizzazione a prendere parte ad ambedue le gare del programma. L’austriaca  mette subito le cose in chiaro con 30” al GPM di Tedda e oltre un minuto a quello di Narcos. Dietro però le cose cambiano continuamente e rapidamente. Joyce Njeru, accreditata come avversaria numero uno, deve dapprima domare il tentativo di Lucy Murigi di rimanere attaccata alla testa della corsa, e poi guardarsi da Francesca Ghelfi in stato di grazia che nel tratto sotto la contrada di Landò si porta sola al terzo posto.
L’arrivo del tratto tra Narcos e Prà del Biss lascia le cose intatte in testa, con il vantaggio della Mayr che non cala ma nemmeno aumenta, segno che dietro Joyce Njeru trova definitivamente il ritmo per impostare la parte finale della gara.
La discesa sancisce le previste difficoltà di Mayr, obiettivamente non pronta e non allenata per sua stessa ammissione a queste distanze e a questo tipo di tracciato. Al passaggio ai 18 km Njeru vola via, saldamente in testa, mentre Mayr incredibilmente riesce a tenere la seconda posizione su una Francesca Ghelfi cui non riesce il miracolo. Finale apparecchiato per il grande omaggio alla nuova regina del FlettaTrail, Joyce Muthoni Njeru chiude sola a braccia alzate con il crono incredibile di 1h38:44, il precedente primato viene ritoccato di oltre 2 minuti, gap nel quale si accomoda anche una Andrea Mayr assolutamente da applausi. Per l’austriaca è seconda posizione in una gara praticamente improvvisata, crono di 1h40:29 che la dice lunga sulla classe di questa atleta. Chapeau per Francesca Ghelfi, che porta un po’ di Italia sul podio di questo FlettaTrail marcatamente internazionale, terzo posto e ottimo 1h42:35 che è anche il personal best qui a Malonno. Top five extra lussuosa con Sarah McCormack quarta in 1h44:43 e la giovanissima Sarah Alonso quinta in 1h46:12, per la giovane basca un posto tra le grandi ed un esordio felice in una gara che speriamo possa averla protagonista in futuro. La sesta piazza in 1h46:38 vale a Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina) il titolo regionale Assoluto davanti a Corinna Ghirardi (US Malonno) in 1h52:39 e al binomio della Recastello Beatrice Bianchi (1h54:17)-Samantha Galassi (1h57:59).  Desco è anche campionessa regionale Master A: tra le Master B vince Tiziana Bianchini (GP Pellegrinelli, 2h07:58).

LA TOP 10 DONNE DEL FLETTATRAIL 2021
1.            Joyce Njeru Muthoni (Kenya, Run2gether) 1h38:44
2.            Andrea Mayr (Austria) 1h40:29
3.            Francesca Ghelfi (ASD Podistica Valle Varaita) 1h42:35
4.            Sarah McCormack (Irlanda, AC Ambleside) 1h44:43
5.            Sarah Alonso (Spagna, Atletico San Sebastian) 1h46:12
6.            Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina) 1h46:38
7.            Lucy Wambui Murigi (Kenya, Atletica Saluzzo) 1h49:30
8.            Camilla Magliano (ASD Podistica Torino) 1h49:47
9.            Corinna Ghirardi (US Malonno) 1h52:39
10.          Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group) 1h54:17
 

FOTO di Marco Gulberti e Giacomo Meneghello: in home Elisa Desco, in alto il podio maschile, qui sotto Henri Aymonod.

Henri Aymonod Fletta 2021

LE INTERVISTE AI PROTAGONISTI

Petro Mamu - Due anni dopo torno in Europa ed è bello farlo in questa gara ed in questo luogo dove ho tanti amici. Non è stata una gara facile, io non amo il freddo e la pioggia, ero molto stanco dal lungo viaggio ed i due ragazzi keniani l’hanno messa giù molto dura. Sono riuscito a tenere qualcosa in serbo per il finale, è andata bene. Ora inizia una nuova avventura europea.

Luca Merli - Incredibile! Non ci credo ancora, stavo bene da subito e mi sono messo davanti con Mamu e gli altri, ad un certo punto ho temuto di sbagliare tattica, cosa ci facevo li ? mi sono detto “ora scoppio” invece ho tenuto duro ed anzi è andata anche migliorando. Quando ho passato Beçan le energie mentali si sono rinvigorite e sono riuscito a stampare questo crono che mi lascia davvero incredulo e soddisfatto

Joyce Njeru - Sono felicissima. Non mi sentivo forte nella discesa e cosi penso di averla vinta non accumulando troppo distacco nella salita dove Andrea si sa è eccezionale. Lei ha avuto più problemi di me nel downhill e cosi sono riuscita quasi subito a riprenderla ed a staccarla. L’aver fatto il record è incredibile. Ora testa alla world cup di corsa in montagna. Farò la Krkonosky Half Marathon in Repubblica Ceka e tenterò di vincere la coppa.

Andrea Mayr - Grazie Malonno di avermi convinta a fare questa gara. Stamane quando ho guardato fuori dalla finestra sono stata ad un passo dal saltare in auto e tornarmene in Austria, poi un pizzico di follia mi hanno trattenuto qui ma ora sono felicissima. Per 15 km mi sono divertita come non mai, l’atmosfera è unica, i tifosi e tutti gli atleti della gara maschile che mi passavano e mi incitavano ma non mollare. Poi per 6 km ho avuto come sempre paura, la discesa non è proprio per me e stamane con questa pioggia era ancora più temibile.

Alex Scolari/Cesare Rizzi