Doppia vittoria per l’Etiopia nell’edizione numero 89 della Cinque Mulini, la classica campestre internazionale di San Vittore Olona (Milano), seconda tappa del circuito World Athletics Cross Country Permit organizzata dall’US San Vittore Olona 1906. Nelle due gare internazionali Assolute i due successi maturano in modo diverso ma arridono sempre a due grandi protagonisti di sette giorni prima al Campaccio: Nibret Melak, secondo a San Giorgio su Legnano, e Tsehay Gemechu, che conquista così la seconda classica lombarda a distanza di sette giorni. Per l’Italia gli avamposti sono due ragazzi al di sotto dei 25 anni: Yohanes Chiappinelli (CS Carabinieri) settimo tra gli uomini e Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina) nona tra le donne.
La gara maschile (10,2 km) vede il plotone africano guidare il gruppo senza spingere sul pedale dell’acceleratore nelle prime due tornate su cinque. Nel terzo giro il ritmo sale e davanti restano in sei: il keniano Leonard Bett, campione uscente, gli etiopi Muktar Edris (due volte iridato dei 5000m) e Nibret Melak e gli ugandesi Oscar Chelimo, Hosea Kiplangat e Samuel Kibet. Kibet si stacca nel corso della quarta tornata e sono così in cinque a giocarsi la vittoria in un’appassionante volata: Melak è il più forte di tutti per tagliare il traguardo mimando un saluto militare in 28:57 e precedendo Bett, secondo in 28:58; terza posizione (28:59) per Edris, che a San Vittore Olona vinse nel 2013 e nel 2015; seguono poi i tre ugandesi, con Chelimo quarto (28:59), Kiplangat quinto (29:02) e lo staccato Kibet sesto (29:26). Prova di spessore per Yohanes Chiappinelli (CS Carabinieri), che chiude settimo in 30:03 ed è il migliore degli italiani (Eyob Faniel si ferma nel terzo giro): ottime anche le prestazioni di Marouan Razine (CS Esercito) ottavo (30:10), Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto) nono (30:17) e Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe) che con la decima piazza (30:27) è l’avamposto dei club lombardi davanti a Sebastiano Parolini (GA Vertovese) 11esimo (30:41) e al camuno Francesco Agostini (Atl. Casone Noceto) 12esimo (30:53).
La più breve gara femminile (6,2 km) parte invece a spron battuto con un gruppetto di quattro atlete subito in fuga: le keniane Beatrice Chebet e Sheila Chelangat e le etiopi Tsehay Gemechu e Alemitu Tariku. Si staccano prima Tariku e poi Chelangat: il finale di Gemechu è irresistibile e vale per imporsi sulla favorita Chebet con 3” di margine (18:53 a 18:56). I distacchi sono piuttosto dilatati: Chelangat è terza in 19:22, Tariku quarta in 19:31, poi transitano sul traguardo le rappresentanti di altri Paesi africani come la burundiana Francine Niyomukunzi quinta (20:11), la ruandese Clementine Mukandanga sesta (20:21), l’etiope Addisalen Belay Tegegn settima (20:32) e l’altra ruandese Adeline Musabyeyezu ottava (20:32). La migliore delle italiane, a coronare un’eccellente stagione di cross, è Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina), già terza agli Assoluti e qui nona in 20:48 a precedere l’under 23 Giovanna Selva (Sport Project Vco) ancora protagonista con la decima piazza in 20:53 e la milanese Nicole Reina (CUS Pro Patria Milano) 11esima in 21 minuti esatti, mentre Giovanna Epis è costretta al ritiro. Tante le lombarde al traguardo subito dietro Reina: Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), già iridata nella corsa in montagna, è 12esima (21:23); dopo il transito della brava Michela Moretton, under 23 dell’Atletica Ponzano 13esima in 21:24, tocca al due della Pro Sesto composto da Silvia Oggioni (21:26, 14esima) e Micol Majori (21:43, 15esima). Il serrate finale per la 19esima posizione assoluta vale il successo tra le Juniores: si impone Katja Pattis (Suedtirol Team Club) su Ilaria Bruno (Atl. Brugnera Friulintagli) 22:08 a 22:12; terza under 20 al traguardo è Chiara Belfico (Arcs CUS Perugia) in 22:49.
Cesare Rizzi
Foto Assefocale: in home Tsehay Gemechu; in alto l'arrivo della gara maschile.