Giochi, Epilogo con un Altro Record Italiano: 4x400 Settima (2:58.81) con Aceti e Scotti

L’Olimpiade in pista si chiude con un’altra prestazione maiuscola degli azzurri. Arriva ancora un record italiano per la staffetta del miglio azzurra, già capace in batteria di frantumare lo storico limite della 4x400 che resisteva dal 1986. Davide Re, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio corrono in 2:58.81, dieci centesimi in meno rispetto al crono della batteria (con posizioni invertite nel quartetto tra Re e Sibilio), ma ciò non basta per scalare posizioni in classifica e andare oltre il settimo posto finale. Il quartetto è composto da due ragazzi lombardi come il lodigiano Scotti e il brianzolo Aceti e da un atleta come Sibilio passato dall’Atletica Riccardi Milano 1946 quale ultimo club civile prima d’approdare alle Fiamme Gialle: al lancio il primatista italiano Davide Re, ligure, è peraltro nato proprio a Milano.

La gara è di livello straordinario, come ovvio che sia in un’Olimpiade: vincono gli Stati Uniti (Cherry, Norman, Deadmon, Benjamin) in 2:55.70, davanti all’Olanda (record nazionale portato a 2:57.18) e al Botswana di Isaac Makwala (2:57.27, record africano). Il Belgio, con 2:57.88 firma il primato nazionale, ma è giù dal podio, e c’è anche un pizzico di rammarico per un errore vistoso degli italiani, che costa probabilmente 4-5 decimi (sul rettilineo finale, Scotti prova a passare all’interno gli avversari diretti, ma essendo partito da ottavo, si ritrova Alessandro Sibilio sul lato opposto, finendo per fare un incredibile slalom per consegnare il testimone). Nel finale, Sibilio corre di rimonta, ma negli ultimi metri, quando è chiaro che l'obiettivo è impossibile, chiude il gas, arrivando in folle e perdendo ancora qualcosina.

In realtà la prestazione degli azzurri è maiuscola, e va sottolineata, anche perché tutti si sono ritrovati in finale con diverse prove corse durante tutto il periodo dei Giochi (per Sibilio, la finale della staffetta del miglio è la quinta corsa olimpica). "Viviamo emozioni contrastanti - le parole di Davide Re - perché da un lato siamo felici di aver corso per due volte sotto i 2:59, ma dall'altro siamo rammaricati, e non per non aver ottenuto il podio, perché per farcela si doveva correre intorno a 2:57, ma perché la medaglia l'abbiamo sognata a lungo". "Un errore ci sta - il commento di Vladimir Aceti - non possiamo condannarci per questo". Edoardo Scotti, analizza il momento cruciale: "Ho provato a fare la giocata della vita, ma non è andata. Vedendo i tre avversari davanti a me allargarsi, ho provato a passare all'interno, senza però riuscire a mettermi davanti. Una importante esperienza per il futuro". Chiude Sibilio: "Il rammarico c'è, ma forse perché ne abbiamo parlato troppo: prendiamoci il settimo posto e basta, il podio oggi era irraggiungibile".

MARATONA – Finisce con un ritiro poco prima del 30esimo chilometro lì avventura del bergamasco Yassine Rachik (Fiamme Oro) nella maratona maschile: Rachik resta con il gruppo di testa per i primi 15 km prima di perdere lievemente contatto poco prima della mezza, dove transita in 1h05:31. La veneta di stanza a Legnano Giovanna Epis (CS Carabinieri) si piazza invece 32esima in 2h35:09.

(fonte: Fidal.it)

4x400 M Italia Tokyo 2021 finale