Da Desenzano del Garda (Brescia) all’oro olimpico della specialità più iconica di tutto lo sport: Marcell Jacobs è il re dei 100 metri, arrivando laddove nessun italiano era mai approdato. Ventisei anni (saranno 27 il 26 settembre), un oro europeo indoor sui 60 metri in questa stagione, Marcell entra nella storia dello sport italiano con quella che può essere annoverata come una delle imprese più grandi (forse la più grande) in oltre un secolo di atletica. L’erede di Usain Bolt è italiano: ai tre trionfi consecutivi del giamaicano sui 100 metri succede questo ragazzo nato negli Usa ma di fatto cresciuto sul lago di Garda, tanto da avere ancora poca dimestichezza con l’inglese.
Jacobs realizza il weekend perfetto: migliora due volte il 9.94 del primato italiano realizzato in batteria portandolo a 9.84 in semifinale (dove è comunque terzo passando per ripescaggio nell’eliminatoria decisamente più veloce di tutte e tre) e poi a 9.80, mettendo nel sacco il resto del mondo con una partenza perfetta e nervi d’acciaio mentre due dei favoriti come Andre De Grasse (Canada) e Ronnie Baker (Stati Uniti) e la sorpresa cinese Su Bingtian si sciolgono. Attenzione ai due tempi: si tratta di un doppio progresso sul precedente record europeo, il 9.86 del portoghese Francis Obikwelu e del francese Jimmy Vicaut. Ora entrambi i primati continentali dello sprint parlano italiano: sui 200 metri resiste ancora il 19.72 del leggendario Pietro Mennea nel 1979.
Jacobs difende i colori delle Fiamme Oro ma ha costruito il proprio percorso in Lombardia: le sue prime società furono la Desenzano Sport e la Pro Desenzano, con cui affrontò le prime esperienze nelle categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti. Il suo primo Campionato Italiano fu proprio tra gli Under 16 con i colori della rappresentativa lombarda: quinto nel lungo in casa, a Desenzano del Garda (Brescia), nel 2009. A livello di club avrebbe poi vissuto il biennio Allievi (2020-11) con i colori dell’Atletica Brescia 1950 (poi il passaggio alla Virtus Lucca): a guidarlo negli importantissimi passaggi delle categorie giovanili il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars. È proprio il lungo a lanciarlo: nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, migliora (7.75) un record italiano Juniores indoor che resisteva dal 1976. Supera per la prima volta gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova. A settembre di quell’anno passa sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia. Nel 2016 ai tricolori Promesse di Bressanone realizza il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8), mentre nel 2017 si inserisce al terzo posto nelle liste nazionali alltime al coperto con 8.07. Dopo un problema al ginocchio, torna nel 2018 come sprinter con 10.08. Dopo essersi trasferito a Roma nel 2018, nel 2019 rientra dopo due anni in gara nel lungo (8.05 indoor) e soprattutto scende a 10.03 sui 100 metri, terzo azzurro di ogni epoca, prima di siglare ai Mondiali di Doha il record italiano con la staffetta 4x100 (38.11). Nel 2021 si è migliorato più volte nei 60 indoor fino al trionfo europeo: il resto è storia recentissima, con un limite nazionale dei 100 portato dal 9.99 di Filippo Tortu fino a un fantascientifico 9.80 e a un oro leggendario.
Cesare Rizzi (ha collaborato l’ufficio stampa FIDAL)
Nella FOTO Colombo/FIDAL qui sotto: l'esultanza di Marcell Jacobs dopo l'oro.
In basso Jacobs in maglia Atletica Brescia in un 100 nel 2011 da allievo.