Atletica lombarda super sprint nella seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto (Trento). Non c’è solo il 10.01 di Marcell Jacobs: i club della regione dominano pure le staffette 4x100.
In campo femminile l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco si conferma campione d’Italia con un eccellente 45.42 firmato da Chiara Melon, Gaia Pedreschi, Alessia Niotta e Chiara Torrisi. Alle sue spalle c’è solo Lombardia: l’Atletica Lecco Colombo Costruzioni è d’argento con 46.38, tempo di altissimo profilo realizzato da quattro juniores classe 2002 come Lisa Galluccio, Clarissa Boleso, Alessia Gatti e Veronica Besana; il bronzo in 46.41 va al CUS Pro Patria Milano lanciato dall’ostacolista Linda Guizzetti e dalla quattrocentista Ilaria Burattin e finalizzato dalla junior Lucrezia Lombardo e dall’allieva Marta Amani. Nelle prime otto posizioni pure la Pro Sesto (Crippa, Zeli, Viganò, Bonicalza) sesta a 46.69, la Bracco Atletica (Mosetti, Galuppi, Aquilino, Brunetti) settima a 46.76 e il Team A Lombardia (Brambilla, Zaina, Fattori, Rega) ottavo a 47.11.
Nella 4x100 uomini un altrettanto eccellente 40.16 riporta sul trono a tre anni dall’ultimo trionfo l’Atletica Riccardi Milano 1946, campione d’Italia con il lancio del 17enne Alessandro Malvezzi, le die solidissime frazioni centrali di Simone Tanzilli e Diego Marani e la chiusura di Wanderson Polanco in caccia di rivincita dopo la sfortunata squalifica sui 100. Ancora Lombardia all’argento: la firma è dell’OSA Saronno Libertas con Riccardo Sala, i tricolori Juniores (tra 2020 e 2021) Filippo Cappelletti ed Edoardo Luraschi e Lorenzo Donati in 40.53 (bronzo alla Biotekna con la decisiva frazione del bresciano Andrea Federici). Quinta sotto i 41” (40.99) l’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter (Gosio, Maffezzoni, Piazzalunga, Rignanese), ottava (cancellando con 41.34 uno storico primato sociale) l’Atletica Lecco Colombo Costruzioni (Bergna, Amati, Rota, Tacchini).
SUPER JACOBS - “Ero amareggiato dopo aver visto il tempo, ma quando ho saputo del vento contrario, ho capito di aver fatto davvero bene. Questo risultato significa che stiamo lavorando bene, e che sì, sono guarito!". Marcell Jacobs dieci-e-zero-uno. Con una brezza in faccia di -1.0. Il conto, nel caso in cui il vento fosse stato a favore, è semplice da fare e legittima i sogni del velocista azzurro e di tutta l’atletica italiana. E il fatto che pensi anche soltanto per un secondo di essere amareggiato dopo aver sfoderato il crono con cui Pietro Mennea è stato primatista italiano per 39 anni, la dice lunghissima sul valore attuale del bresciano. Un valore mondiale. Vola contro il vento, inferiore rispetto al -2.0 della passeggiata in batteria (10.33) ma pur sempre intenso. L’uscita dei blocchi si può ancora perfezionare (0.175 il tempo di reazione) ed è soprattutto la fase lanciata del campione europeo indoor a impressionare. Un proiettile. Senza più limiti. Quarta posizione per il comasco Federico Cattaneo (Aeronautica) in 10.41: con il suo titolo vinto a Trieste 2017 e con il successo di Filippo Tortu a Rieti 2016 sono sei i tricolori dei 100 vinti consecutivamente da lombardi. Finalista ma ritirato Massimiliano Ferraro (Atl. Riccardi Milano 1946).
Prima medaglia tricolore Assoluta sui 100 per la varesina Vittoria Fontana (CS Carabinieri), al traguardo in un significativo 11.46 con -1.0 che vale il bronzo: settima Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) con un bell’11.68.
400 METRI A SCOTTI E MANGIONE - Tutti lì. Loro tre, il lodigiano Edoardo Scotti (Carabinieri), il brianzolo Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) e Davide Re (Fiamme Gialle) a giocarsi il titolo negli ultimi cinquanta, sessanta metri, con Brayan Lopez (Fiamme Azzurre) in agguato. Ma il rettilineo finale è il terreno in cui Scotti si sente più a proprio agio e anche stavolta non tradisce: a Rovereto si conferma campione italiano, seppur con tempo che non fa saltare sulla sedia (46.13) ma qui contava soprattutto il sigillo tricolore. Aceti si irrigidisce, chiude secondo in 46.21 e relega il primatista italiano Re al terzo posto (46.27), quattro centesimi meglio di Lopez (46.31). Anche al femminile c’è una conferma. Alice Mangione (Esercito ma Brescia 1950 Metallurgica San Marco come ultimo club civile) si distingue per capacità di distribuzione e per carattere: vince in 52.09 e guida un podio tutto Esercito composto anche da Mariabenedicta Chigbolu (52.90) e Raphaela Lukudo (52.95). La campionessa italiana Promesse Anna Polinari (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) è ottima quarta in 53.20 e la finale propone in pista due sorelle del CUS Pro Patria Milano: Virginia Troiani è sesta in 53.55, Alexandra Troiani settima in 53.74.
FOFANA E PERINI A PODIO – Nella finale dello straordinario record italiano di Paolo Dal Molin (Fiamme Oro) sui 110 ostacoli arrivano due medaglie per l’atletica lombarda. Il bergamasco Hassane Fofana (Fiamme Oro) si migliora a 13.42 (tempo ufficiale, vento +1.2) crescendo di 2/100 per diventare il quarto italiano di sempre e supera Lorenzo Perini (Aeronautica) terzo in 13.59. Quarto Franck Brice Koua (Cus Pro Patria Milano, 13.78, PB migliorato di un decimo), quinto lo junior Lorenzo Simonelli (Esercito) che con 13.79 si appropria della migliore prestazione italiana U20 con gli ostacoli da 106 centimetri togliendola proprio a Koua, che l’aveva realizzata a Padova agli Assoluti 2020 quando fu quarto come quest’anno (ottavo Mattia Montini/CS Carabinieri a 14.31). Nella finale dei 100 ostacoli è strepitosa la 20enne Elena Carraro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), che con 13.39 (+1.1) si migliora di 27/100 in un colpo solo ed è quarta a 3/100 dalla medaglia di bronzo di Giulia Guarriello (Atl. Reggiolo Guastalla), residente a Moglia (Mantova). Personale anche per la campionessa italiana Juniores Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), che è sesta e cresce di 2/100 per correre in 13.47: settima Linda Guizzetti (CUS Pro Patria Milano) in 13.57, ottava Nicla Mosetti (Bracco) in 13.76.
Cesare Rizzi/Nazareno Orlandi
Seguirà la news con le altre finali della seconda giornata.