Cross: Gandolfi e Zanzottera a Cesano, Gaggi in Salento
Chi lamenta sempre che i cross italiani sono troppo asciutti, scorrevoli e pianeggianti, oggi ha avuto la pronta risposta di Cesano Maderno. La prima tappa del Cross per Tutti 2024 ha regalato agli oltre 2mila partecipanti (2020 cifra ufficiosa) una autentica corsa campestre, con fango a sufficienza per rendere tutto più difficile (ma non impossibile), su un percorso che saliva e scendeva quanto basta per sfiancare tutti all'arrivo. Gare vivaci e decise solo nell'ultimo giro per le prove maschili e femminili, vinte da Marco Zanzottera e Sara Gandolfi, mentre Corrado Armuzzi e Giorgio Lorusso hanno sempre condotto in testa la gara rispettivamente dei master over 50 e degli under 20. Tra i giovani, bella impressione per il varesino Enea Rapisardi e la milanese Aurora Demarco tra i Cadetti. Seconda tappa del circuito, domenica 21 gennaio a Canegrate.
Gara Elite uomini (6 km) - Tre giri da percorrere con un'aria piuttosto fredda e il termometro intorno agli zero gradi, ma favoriti dal terreno ancora compatto per il gelo notturno. È subito sfida tra under 23, con il 19enne Andreis che si mette davanti a tutti. In scia resta l'esperto Zanzottera che dopo averlo ripreso scava un distacco incolmabile nell'ultimo giro. Al traguardo festeggia il sangiorgese Marco Zanzottera (GP Parco Alpi Apuane) davanti al coraggioso Luca Andreis (Euroatletica 2002), terzo posto per Matteo Burrini (CUS Insubria Varese) che è il primo della categoria senior. Dietro ci sono Mattia Grifa (Azzurra Garbagnate), Alessandro Mellone (CUS Insubria), Giacomo Talamazzini (Euroatletica), Francesco Bassani (CUS Insubria) e Salvatore Gambino (DK Runners) primo dei master 40; l'ex azzurro di triathlon Andrea Secchiero (Pol. Moving) è 13° primo degli M35, Mauro Previtali (CUS Bergamo) 23° e primo degli M45.
Gara femminile (4 km) - Sfida a due anche in questa prova che vede al via la vincitrice dell'anno scorso, la brianzola Gandolfi. È lei che se ne va via in compagnia della sondriese Rovedatti. Un giro insieme, poi una lenta ma inesorabile progressione porta vittoriosa al traguardo Sara Gandolfi (Pro Sesto), categoria promesse, che lascia a dieci secondi la junior Elisa Rovedatti (Atletica Valle Brembana), mentre terza è la sorpresa Francesca Gumier (Malpensa Atletica) davanti alla triatleta Giulia Bergamin (Team Brianza Lissone), entrambe allieve; quinto posto per Rocio Bermejo Blaya (Virtus Groane), campionessa in carica e prima delle senior, poi ci sono Giorgia Franzolini (Euroatletica), Laura Ceddia (Atletica Vedano), Ilaria Mazzoccato (OSA Saronno), Greta Repossi (Virtus Binasco) e Iolanda Donzuso (Milano Atletica). Prima delle master è Urszula Ewa Portincasa (Atletica Vedano - F35) 16°, tra i master over 70 c'è Alessandro Cialfi (La Michetta - M70) 27°, traguardo anche per il decano del cross Oscar Iacoboni (Euroatletica 2002), 85 anni.
Gara master over 50 (6 km) - La prima gara del mattino si risolve piuttosto in fretta. Non c'è spazio per nessuno, lo occupa tutto Corrado Armuzzi (Canturina S.Marco), 50 anni e un grande passato da multiatleta, bronzo agli Europei di duathlon nel 2001. Giro dopo giro aumenta il suo vantaggio su un grande ex azzurro come Paolo Donati (Daunia Running - M60), che resiste al ritorno in terza posizione di Fabrizio Dragoni (GP Cogogno 82). Quarto è Attilio Ezio Artusi (CS Cortenova), poi Ivan Mazzoleni Ferracini (Berbenno Runners), Francesco Noviello (Azzurra Garbagnate) primo degli M55, Mario Brunati (Atletica Desio), Davide Scarabello (Ondaverde), Andrea Cavalli (Atletica Lambro); Martino Palmieri (Euroatletica) è il migliore del M65 in 40° posizione.
Gara under 20 (4 km) - Anche questa prova vive su due giri tutti condotti al comando dallo junior Giorgio Lorusso (Team-A Lombardia), sempre in testa senza che gli altri riescano a impensierirlo. Nel finale non è troppo lontano Gabriele Gatti (PBM Bovisio), ma resta in 2° posizione. Terzo posto per Gabriele Conforti Andreoni (Team-A Lombardia), 4° è il primo degli allievi, il triatleta Giacomo Giorgini (Team Brianza Lissone), poi il bresciano Lorenzo Cafarelli (Atletica Rodengo Saiano), Alessandro Belotti (Euroatletica), Edoardo Grassi (Team-A Lombardia), Federico Caimi (Euroatletica).
Gare giovanili - Due giri da mille metri per la Categoria Cadetti. Villa prova a scappare via nel primo giro, ma nel secondo c'è il recupero e il sorpasso del varesino Enea Rapisardi (Sesto 76 Lisanza), l'anno scorso 8° agli Italiani nei 2000 metri; Riccardo Villa (Euroatletica) chiude 2° staccato di 6 secondi, 3° Davide Vaccari (Atletica Punto It). Nella gara Cadette fa tutto da sola Aurora Demarco (Virtus Groane), vera dominatrice della prova. Alle sue spalle, staccate di oltre cento metri, ci sono le gemelle Nicole e Sara Aguti (Azzurra Garbagnate).
Ragazzi/e 2011 - Vittoria di gran piglio per Edoardo Maria Tricarico (Atletica Meneghina), staccati il varesino Fabio Nicora (La Fornace Albizzate) e il bergamasco Lorenzo Ponti (Atletica Dalmine). Tra le Ragazze stacca tutte Silvia Gottardi (Euroatletica) davanti a Sara Mottadelli (Besanese) e Adele Bella (Athl. Villasanta).
Ragazzi/e 2012 - Qui domina il triatleta Jacopo Ricca (CUS Pro Patria Milano) davanti ad Alessandro Stirrup (Atletica Meneghina) e Matteo Mastropasqua (5 Cerchi Seregno). Tra le Ragazze dettano legge le triatlete varedesi Beatrice Negrato e Federica Norrito, entrambe PBM Bovisio, già protagoniste delle categorie Esordienti. Terzo posto per Martina Belotti (Euroatletica). Grande successo anche per le categorie Esordienti (nati 2019-2013) con oltre 900 piccoli al traguardo. (Davide Viganò/organizzatori)
CROSS DEL SALENTO - A Torre San Giovanni domenica 14 gennaio una giornata fredda di sole ha illuminato un percorso che rende onore all’entroterra salentino nel pieno rispetto delle regole internazionali World Athletics e FIDAL per il cross country running e ben 600 atleti partecipanti sulla linea di partenza, conclamano la ventesima edizione del Cross del Salento come evento di atletica fra i più importanti non solo del calendario del Sud, ma di tutto il panorama nazionale e chiude con un risultato oltre le aspettative, grazie agli sforzi dei visionari organizzatori dell’Atletica Capo di Leuca. Nella gara femminile fin dalla partenza la regina della corsa in montagna de La Recastello Group ha dettato il passo con ritmo sostenuto e pur dichiarandosi affaticata dalla stagione conclusa, Alice Gaggi (foto Di Pierro qui sotto) chiude in bellezza con 29’13” davanti alla giovane promettente tunisina Rihab Dhahri (30’03) e alla laziale Sara Carnicelli (30’14”) dell’asd pugliese Imperiali Atletica.
Prima competizione nazionale di cross country running dell’anno del Sud Italia e da questa edizione gemellata con la storica gara del Campaccio, dal canto suo prima al Nord e oggi arrivata alla 67° edizione, il XX Cross del Salento riporta il focus sulla centralità della corsa campestre all’interno del panorama dell’off-road running, da qualche anno settore in crescita e fenomeno di interesse sia per il mondo dell’atletica, per la preparazione tecnica degli atleti, per la diffusione della disciplina ad un pubblico amatoriale sempre più ampio, per la promozione del territorio che si riscopre attraverso lo sport. Il tema è stato approfondito nella tavola rotonda di ieri “Dal mare alla (corsa in) Montagna lungo la Strada del Cross”, momento formativo per una cinquantina di tecnici FIDAL, organizzato in cooperazione con Campaccio World Athletics Gold Level Cross Country Tour. “L’interesse del mercato per eventi di corsa off-road (trail e corsa in montagna) è molto alto – spiega Alessio Punzi, World Athletics Running Manager nel suo intervento- sia dal punto di vista dei brand, che investono nello sport (aziende di abbigliamento e di calzature), che da quello di città e territori, che hanno compreso che ospitare eventi di Trail e corsa in montagna rappresenta un momento di promozione turistica ideale, a costo relativamente basso, verso un segmento molto attraente, quello degli active travelers”. Novità anche nelle pratiche di allenamento che sfruttano il cross running, condivise da Francisco Pérez Cutiño dell’Università “Pablo Olavide” di Siviglia e approfondite in un suo studio contenente le ultime evidenze scientifiche dei fattori neuromuscolari nell'endurance, in cui si evince che la performance migliora grazie agli allenamenti di forza ottimizzati. La conferma nella pratica di quanto teoricamente esposto arriva da Paolo Germanetto, responsabile tecnico Corsa in Montagna e Trail FIDAL, riportando una lunga serie di casi eccellenti dei nostri atleti che hanno praticato le varie discipline della corsa incluse quelle off-road: “La corsa in montagna rappresenta un’attività che, specie a livello giovanile, andrebbe maggiormente considerata nella costruzione del bagaglio tecnico di un futuro mezzofondista. A volte i tecnici la guardano con sospetto, dimenticandosi quanto importanti siano state queste esperienze sui sentieri anche per atleti oggi di vertice come Nadia Battocletti o Yeman Crippa. Le ragioni, come dimostrano studi recenti e le realtà geografiche in cui ad esempio spesso crescono i talenti africani, attengono tanto alla sfera tecnica quanto a quella psicologica.” (Elena Bellistracci/organizzatori)