Montagna: Kenya e Svezia Padroni del Fletta
Il FlettaTrail di Malonno (Brescia) running regala un’altra edizione memorabile. Dopo il Giir di Mont il keniano Michael Saoli (Run2gether) vince pure la classica internazionale organizzata dall’Unione Sportiva Malonno e momento clou del weekend del Memorial Bianchi: con lui sul podio un incredibile Alric Petit e il veterano Marco Moletto in una top ten come sempre di grande spessore. Al femminile prima volta della Svezia a Malonno: Tove Alexandersson compie l’impresa e stravince la sfida contro Philaries Kisang, per lei c’è anche il record alla memoria di Walter Bassi; sul podio con le due fuoriclasse anche una Vivien Bonzi da applausi.
UOMINI - Dopo Kipngeno e Kiriago, dominatori del PizTri e del Fletta 2023 ecco giungere il momento del giovane Michael Selelo Saoli, formidabile protagonista dell’ultima settimana, in cui si prende due “monumenti” della corsa in montagna come il Giir di Mont di Premana e il Fletta Trail di Malonno, una doppietta riuscita nella storia solo a un certo Petro Mamu. È una gara molto tattica, lanciata a tutta dal coraggioso gallese Josh Griffith che nella primissima parte fa il vuoto presentandosi al "muro di Dùrna” con 25 secondi sugli inseguitori. Con lui resta solo Saoli, che contenute le bizze del britannico, attacca per presentarsi GPM di Tedda con circa 25” sul lariano Andrea Elia, sorpresa della prima parte di gara, saldamente in seconda posizione e lanciato all’inseguimento del kenyano. Dopo la prima discesa di rilancio e la risalita verso Lando e Narcos, anche Luciano Rota e il campione europeo Roberto Delorenzi provano a riagganciare il duo di testa. Svolta della gara al GPM di Plass di Pra del Biss, l’ultima severa e reale asperità di giornata: Saoli cambia decisamente passo e inizia ad incrementare il vantaggio su Elia e Rota, entrati nel frattempo in difficoltà. Anche Delorenzi tira i remi in barca, mentre emergono convinti il francese Alric Petit e l'esperto Marco Moletto, tallonati a loro volta da uno scatenato Tom Spencer e da un solido Michael Cade. È il momento clou della gara, quello in cui dopo aver reso omaggio allo storico traguardo di Fletta gli atleti si lanciano nella lunga e filante planata su Malonno. Saoli non si volta più, va e stravince con l’unico crono di giornata sotto l’ora e trenta minuti: 1h27:05. Dietro la gara diventa solo agonismo allo stato puro: Alric Petit è secondo e migliora il “personale” al Fletta di oltre due minuti, Moletto è terzo e festeggia il suo miglior risultato a Malonno come una vittoria, un'emozione unica anche per il pubblico che ha seguito la feroce rimonta, marchio di fabbrica del runner piemontese. Mix di giovani talenti e bellissime storie per chiudere la top ten: ci sono i giovani britannici Spenser e Grant, i campioni affermati come Beçan e Chevrier, c’è la prima volta di Malta in top ten al Fletta con Luke Micallef, c’è come sempre la conferma di una gara che è non solo da correre, ma anche da vivere.
La top 10 uomini del FlettaTRAIL 2024
- Michael Saoli (Run2gether) 1h27’05”
- Alric Petit (EA Grenoble) 1h31’03”
- Marco Moletto (Atl. Saluzzo) 1h32’12”
- Tom Spencer (Buxton AC) 1h32’30”
- Finlay Grant (Dark Peak Fell Runners) 1h32’32”
- Timotej Becan (KGT Papez) 1h32’35”
- Michael Cade (The Trail Team) 1h33’12”
- Luke Micallef (Malta) 1h34’10”
- Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe) 1h34’25”
- Isacco Costa (La Recastello) 1h34’39”
DONNE - Tove Alexandersson offre una prova di forza impressionante, per nulla scontata o resa facile di fronte all'avversaria numero uno di oggi, la keniana Philaries Kisang, autrice di una prova maiuscola e di nuovo da podio a Malonno (quarto secondo posto di fila tra PizTri e Fletta). Le due grandi favorite in gara si studiano e decidono di fare ognuna la propria corsa senza curarsi dell’avversaria. Kisang attacca sulle prime due salite, provando poi a resistere anche nel rilancio che dal GPM di Narcos (intitolato ad Elia Lorenzi, ideatore della gara negli anni ‘60) porta al Campass. Il gap tra le due raggiunge i 36 secondi ma di lì in poi per la svedese si apre la fase più congeniale e le sue proverbiali doti di discesista e di cambio di ritmo vanno a nozze con gli ultimi 8 km del Fletta Trail. Aggancio e sorpasso tra Pra del Biss e Loritto, poi già oltre il minuto di vantaggio al ristoro in località Corne, a poco più di 3 km dal traguardo. Alexandersson vince 1h38:14, che ritocca di 30” il primato del percorso della keniana Joyce Muthoni Njeru, siglato nel 2021. Ad avere la meglio nella lotta per il podio è Vivien Bonzi: per la giovane orobica un miglioramento del suo best a Malonno che supera i 6’ e le regala una soddisfazione importante nel percorso di crescita e miglioramento. L’atleta allenata dal coach Iacopo Brasi non sbaglia nulla, scavando il gap di sicurezza sulle dirette avversarie nella parte di salita, a lei più congeniale, per poi gestire al meglio sia la discesa che la soglia psicologica oltre un certo chilometraggio, aree ancora per lei poco familiari.
La top 10 donne del FlettaTRAIL 2024
- Tove Alexandersson (Falu IK) 1h38’14” ***nuovo record Walter Bassi alla Memoria***
- Philaries Kisang (Run2Gether Kenya) 1h41’51”
- Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) 1h43’12”
- Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group) 1h48’41”
- Betty Bergstrand (Pudsey and Bramley) 1h51’50”
- Arianna Dentis (Atl. Saluzzo) 1h54’09”
- Phillipa Williams (Dark Peak Fell Runners) 1h54’58”
- Alessia Scaini (SA Valchiese) 1h55’13”
- Barbara Bani (Atl. Rodengo Saiano - Mico) 1h57’04”
- Charlotte Cotton (Agrupacion Deportiva Madrid) 1h59’23”
LE DICHIARAZIONI
Michael Selelo Saoli: “Sono un Masai e dedico questa vittoria alla mia tribù ma anche al paese di Malonno che ci ha accolto in questi anni per questo bellissimo evento ed una gara a cui tengo molto. Lavoro per migliorare ogni giorno e sono molto felice e orgoglioso dei risultati che sto ottenendo”.
Tove Alexandersson: “È stato stupendo e super divertente. Tutti quei tifosi, quei piccoli villaggi pieni di festa e di gente che faceva rumore e ci incitava sono stati incredibili. La gara è stata tosta davvero, ho deciso di fare la mia strada e di non seguire Philaries in salita anche perché in questo periodo sto allenando soprattutto degli sprint ad alta intensità in ambiente urbano ed avrei rischiato di compromettere la gara. Nella seconda parte ho trovato ciò che più mi si addice”.
Marco Moletto: “Finalmente questo podio, che mi ripaga di tanti sacrifici e passione. Non è stato un crono stellare ma la gara davanti è saltata subito in aria con l’attacco di Griffith. Ho usato l’esperienza e la testa, a quasi 40 anni i fuori giri non fanno più per me, ma alla fine penso di aver fatto una bella gara, me la sono giocata con gente molto più giovane e che ha ben altre possibilità di allenarsi rispetto a me. Sono strafelice per me e per il mio coach Mauro”.
Vivien Bonzi: “Sono felice soprattutto dell’enorme miglioramento, quasi 6 minuti rispetto alla mia prima esperienza qui a Malonno. Sto lavorando duramente per migliorare sui miei punti deboli, che sono soprattutto le discese. Oggi non avevo riferimenti, sentivo solo il gran tifo e temevo che da dietro qualcuna delle avversarie alla fine mi rimontasse. È andata bene, Malonno è una gara top, sono felice”.
Alex Scolari/US Malonno
Foto di Marco Gulberti: in home l'arrivo di Michael Saoli, qui sotto il podio femminile.