Multistars Story/2: Sette Lustri di Grandi Eptathlon

Multistars Story/2: Sette Lustri di Grandi Eptathlon

Come in campo maschile anche tra le donne il Multistars, oggi tappa Gold del World Athletics Tour delle prove multiple e pronto a vivere la propria 36esima edizione sabato 29 e domenica 30 aprile a Desenzano del Garda (Brescia), annovera nella propria storia due campionesse olimpiche tra le partecipanti nei sette lustri di storia.

Nella manifestazione ideata sulle sponde del Garda con Gianni Lombardi quale inesauribile motore organizzativo (l’appuntamento 2023 sarà denominato GardaStars by 36° Multistars: oltre a Desenzano, l’evento nel corso degli anni si è svolto anche a Brescia, Salò, Firenze, Grosseto e Lana) l’eptathlon si è potuto fregiare di due future campionesse olimpiche in pista. Se per il decathlon gli ori olimpici del Multistars (Robert Zemelik primo a Barcellona 1992 e Roman Sebrle primo ad Atene 2004) sono entrambi atleti della Repubblica Ceca, in campo femminile dal Multistars sono passate due ragazze britanniche arrivate poi al massimo traguardo nella carriera atletica: Denise Lewis e Jessica Ennis. Per Lewis si trattò di una presenza fugace: la campionessa olimpica di Sydney 2000 prese parte al Multistars 1989 a Brescia quando di anni ne aveva solo 16 (allieva al secondo anno): per lei un 18esimo posto finale con 4969 punti, un breve paragrafo di una carriera che l’avrebbe portata, oltre al trionfo nei Giochi australiani, al bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 dello storico successo della siriana Ghada Shouaa, a due argenti mondiali (Atene 1997 e Siviglia 1999) e all’oro europeo di Budapest 1998. Allieva al secondo anno era pure Ennis nel giorno del debutto al Multistars: correva l’anno 2003, si gareggiava a Desenzano del Garda. Jessica chiuse 13esima per salire di un gradino (12esima) nel 2004 e chiudere quarta nel 2005 da junior: il meglio doveva però ovviamente ancora venire. Il nome di Ennis compare infatti due volte nell’albo d’oro del Multistars femminile: nel 2007 con un successo fissato con 6388 punti e nel 2009 con i 6587 punti (frutto di 12.98 sui 100m ostacoli, 1.90 in alto, 13.19 nel peso, 23.49 sui 200m, 6.16 nel lungo, 42.70 nel giavellotto e 2:09.88 negli 800m) che sono ancora attualmente il primato del meeting.  Si può dire che da Desenzano sia partita l’ascesa a livello mondiale dell’eptatleta di Sheffield, arrivata al titolo iridato sempre nel 2009 a Berlino (FOTO Colombo/FIDAL in home), cui sarebbero seguiti altri due trionfi mondiali all’aperto (Daegu 2011 e Berlino 2015, con un oro nel pentathlon indoor a Doha 2010), la vittoria agli Europei 2010 e soprattutto le due medaglie olimpiche, l’oro di Londra 2012 che ne ha fatto un’icona sportiva in patria e l’argento di Rio 2016. Tra le grandi britanniche dell’eptathlon dal Multistars sono passate il doppio bronzo olimpico (2004 e 2008) Kelly Sotherton, Morgan Lake (vincitrice a Firenze nel 2014) e la campionessa del mondo di Doha 2019 Katarina Johnson Thompson (“KJT”, terza al Multistars 2012 e poi iridata indoor 2018, è ancora in piena attività).

Come Ennis altre tre eptatlete hanno vinto due volte il Multistars, la russa Irina Vostrikova (1995 e 1998), la kazaka Svetlana Kazanina (2000 e 2001) e la francese Marie Collonville (2004 e 2008). Il primato di successi è però di tre vittorie ed è co-detenuto  dalla ghanese Margaret Simpson, una delle più grandi interpreti africane delle prove multiple (per lei un bronzo ai Mondiali 2005 e le vittorie nel meeting bresciano nel 2003, 2005 e 2011), e dalla romena Liliana Nastase, prima sempre a Brescia per tre anni di fila (1990, 1991 e 1992). Se Simpson ha partecipato al meeting in ben nove edizioni, Nastase ha un legame molto forte con la terra in cui è germogliato il Multistars: otto partecipazioni con sei podi complessivi (due secondi e un terzo posto oltre ai tre successi), un picco da 6565 punti nell’edizione del 1992 (solo Ennis 17 anni dopo avrebbe fatto meglio), i primati “di specialità” del meeting nei 100m ostacoli (12.91) e nel lungo (6.71) e un’esperienza in Italia che la vide allenarsi per diversi anni a Roè Volciano, in provincia di Brescia, agli ordini di Gianni Lombardi (che la ospitò per parte del periodo “italiano”) vestendo pure la maglia di Snam e Atletica Brescia 1950. Una “gardesana” d’adozione che sempre nel 1992 arrivò a 6619 punti, tuttora primato di Romania, per giungere quarta ai Giochi di Barcellona: nel suo palmares pure un argento iridato nell’eptathlon outdoor (Tokyo 1991) e due ori “pesanti” nel pentathlon indoor tra gli Europei di Genova 1992 e i Mondiali 1993.

Dall’eptathlon del Multistars, in 35 edizioni (34 disputate: nel 2020 l’annullamento della 33esima edizione causa pandemia), sono transitati, a livello di palmares individuali, quattro ori, sette argenti e sette bronzi ai Giochi Olimpici, sei ori, sette argenti e 13 bronzi ai Mondiali outdoor, nove ori, 12 argenti e due bronzi ai Mondiali indoor e 103 medaglie tra Campionati e Giochi dei singoli continenti: non tutte però ottenute nell’eptathlon o nel pentathlon. La belga Tia Hellebaut a Desenzano del Garda fu quarta nel 2003 e sesta nel 2004: ai Giochi di Pechino 2008 vinse invece il salto in alto con 2.05, battendo a parità di misura Blanka Vlasic in nella finale olimpica forse più bella nella storia della specialità. Sempre a proposito di salto in alto, Antonietta Di Martino vanta in carriera un argento e due bronzi mondiali: il suo percorso atletico iniziò però nelle prove multiple, con una partecipazione al Multistars nel 2002 quando superò nella propria specialità prediletta 1.91, tuttora seconda cifra tecnica di sempre nel meeting nel salto in alto dopo l’1.95 di Jessica Ennis. Chi non conosce Dafne Schippers? L’olandese, classe 1992, vanta due titoli iridati (2015 e 2017) e l’argento olimpico di Rio 2016 sui 200 metri, ma nell’eptathlon fu anche bronzo iridato nel 2013 a Mosca: a Desenzano gareggiò nel 2010, quando fu quarta al primo anno Juniores. Al Multistars 2012 fu 18esima la britannica Katy Marchant: quattro anni dopo sarebbe arrivata al bronzo olimpico…nella velocità del ciclismo su pista.

Due sono le atlete italiane ad aver centrato il successo nel meeting bresciano: Karin Periginelli nel 1996 e Gertrud Bacher nel 1999, in quest’ultimo caso con i 6185 punti del record italiano ancora in vigore. Una cifra che è sicuramente scritta sull’agenda di Sveva Gerevini, l’azzurra più attesa il 29-30 aprile allo stadio Tre Stelle.

Cesare Rizzi