EuroMarcia Super/2: Curiazzi 4ª, Barcella 6ª

EuroMarcia Super/2: Curiazzi 4ª, Barcella 6ª

Un fantastico risultato per l’atletica italiana e lombarda arriva pure dalla 35 km di marcia femminile. Agli Europei di Monaco di Baviera (Germania) ci sono due atlete bergamasche nelle prime sei posizioni: Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) è quarta con il nuovo PB a 2h52:06 (18 secondi meglio del 2h52:24 marciato in gennaio a Pescara in occasione del titolo italiano Assoluto a Pescara), Lidia Barcella (Bracco) si piazza sesta con il primato stagionale a 2h55:04.

Per Curiazzi, allieva di Ruggero Sala, 30 anni compiuti l’altro ieri, è il momento più alto di una carriera che l’aveva già vista ottava agli Europei a squadre su questa distanza l’anno passato: sulla 20 km era già stata sesta in un Europeo Under 23 nel 2013 e 22esima in un Europeo tra i “grandi”, nel 2014 a Zurigo (Svizzera), nella stessa stagione dell’oro ai Campionati Mediterranei Under 23 sui 10.000m in pista. Tornata all’atletica dopo uno stop di tre anni tra il 2016 e il 2018, è uno dei personaggi più eclettici della nostra atletica: di professione insegnante, istruttrice di atletica, consigliere comunale a Barzana (Bergamo), è anche firma molto apprezzata di Voglia di Atletica, la rivista FIDAL Lombardia, per la quale ha intervistato tra le altre anche il futuro bronzo iridato Under 20 del lungo Marta Amani (sull’ultimo numero ha dato voce all’ostacolista Elena Carraro e al tecnico Andrea Uberti e ricordato il compianto Vittorio Zeni).

Barcella, 25 anni, è seguita tecnicamente da Renato Cortinovis: anche per lei Monaco rappresenta il picco di una carriera che l’aveva vista sesta sui 20 km in un Europeo Under 23 a Gavle (Svezia) nel 2019; sui 35 km era stata terza l’anno passato nell’Europeo a squadre.

«Il bronzo di Matteo Giupponi e gli eccellenti piazzamenti di Federica e Lidia sono l’espressione del tanto e qualificato lavoro delle nostre società e dei nostri tecnici - commenta con soddisfazione il presidente FIDAL Lombardia Gianni Mauri -: la marcia è un settore che sosteniamo, dal Trofeo Frigerio fino ai tanti raduni fortemente voluti dal nostro Settore Tecnico sia nello scorso inverno sia in tutto il 2022».

Cesare Rizzi

 

LA CRONACA di Fidal.it

10 KM - In testa fin dall’inizio l’ungherese Viktoria Madarasz (48:37 al decimo chilometro) con pochi secondi di margine nei confronti delle avversarie. Alle sue spalle la coppia formata dalla greca Antigoni Drisbioti e dalla spagnola Raquel Gonzalez (48:46), poi la polacca Olga Niedzialek (48:56). A meno di un minuto dalla leader viaggiano insieme le bergamasche Federica Curiazzi e Lidia Barcella, nona e decima in 49:30.

20 KM - A metà gara si forma un terzetto al comando con Drisbioti e Gonzalez (1h36:48 al ventesimo chilometro) che raggiugono Madarasz e poi la staccano (1h36:52 il parziale della magiara). C’è da attendere più di un minuto per il quarto posto della polacca Niedzialek (1h38:05). Sempre nona Curiazzi (1h39:05), undicesima Barcella che al 15° km perde contatto dall’altra azzurra (1h39:54).

30 KM - Recupera posizioni Federica Curiazzi, scavalcando l’ucraina Havrylyuk poco oltre il ventesimo chilometro, poi anche la ceca Durdiakova fino a raggiungere l’ucraina Loseva, per diventare settima. È inesorabile la progressione dell’azzurra, che esce fuori alla distanza: dopo 30 km è quinta in 2h28:26, ma risale con decisione anche Lidia Barcella, sesta in 2h29:42 al rilevamento parziale. Prende il largo Drisbioti (2h23:33), più dietro Gonzalez (2h24:15) e Madarasz (2h24:56).

 

LE ALTRE GARE DEL MATTINO (in aggiornamento)

DECATHLON – Nei 110m ostacoli due false partenze, e la conseguente squalifica del tedesco Arthur Abele (poi ammesso a ricorrere), mettono in crisi i decatleti della terza batteria, la migliore delle tre in programma, proprio quella con Dario Dester. L’azzurro però è bravo a non perdere la concentrazione e ad agguantare (in particolare nei metri conclusivi, dopo essere stato rallentato da un contatto con la terza barriera) un buon 14.44 (vento nullo). Il quinto posto complessivo nella prova (918 punti) si trasforma in una conferma della seconda piazza nella classifica generale, alle spalle dello svizzero Ehammer, superlativo anche nei 110hs (13.75). L’elvetico guida con 423 punti di margine sull’italiano (5668 contro 5245), ma Dester conserva un piccolo margine sulla terza piazza (occupata dall’estone Oiglane, 5133, dunque a 112 punti) e soprattutto sul tedesco Klaus, cliente pericolosissimo (è il campione del mondo di Doha), quarto con 5101. Centoquarantaquattro punti di distacco. Il sogno continua, anche se per Dester arrivano adesso le prove più difficili. Quelle che daranno davvero la misura della sua crescita.

Ci voleva uno scatto d’orgoglio, il segno che arrivano i progressi anche là dove si sono sempre vissute difficoltà. E così è. Dario Dester si supera nel disco, aggiungendo quasi un metro e mezzo al suo personale. Il 43.04 dell’ultima prova all’Olympiastadion (serie: 40,95, nullo, 43,04) è superiore di un metro e trentanove al 41,65 del precedente limite, e, soprattutto, consolida il secondo posto nella gara europea del cremonese. Un piazzamento fantastico, che fa strabuzzare gli occhi agli appassionati d’atletica, con quel tricolore nelle primissime posizioni della graduatoria che suona meravigliosamente "strano". Dopo sette gare al comando c’è sempre lo svizzero Ehammer (6230 punti, ma solo 34,92 nel disco, la sua bestia nera), davanti all’azzurro, distanziato adesso di 258 lunghezze (5972). Seguono il tedesco Kazmirek e il norvegese Skotheim, appaiati a 5847, cioè a 125 punti di ritardo da Dester. Arrivano adesso le ultime tre gare, una sorta di Tre cime di Lavaredo, facendo un paragone ciclistico, per Dester. Asta, giavellotto, 1500 metri. C’è un sogno da costruire.

Orgoglio e personalità per Dario Dester anche nell'asta. Dopo un 4.60 alla prima prova d'ingresso il cremonese supera due misure al terzo assalto: prima un 4.80 acciuffato di nervi e di tecnica, poi un 4.90 da circoletto rosso a pareggiare il primato stagionale. Molto bello, sia pur fallito, anche il salto a 5.00 nel primo dei tre assalti. Nella specialità Dester è nono ma in classifica generale, quando mancano solo giavellotto e 1500m, è secondo con 6852 punti, 350 in meno dell'elvetico Simon Ehammer ma 64 in più di Maicel Uibo (Estonia) terzo e 170 in più di Niklas Kaul, settimo e fenomenale giavellottista. Dopo 8 gare su dieci Dester vanta 103 punti di margine sul "passaggio" del record italiano Assoluto di Beniamino Poserina.

110m OSTACOLI M BATTERIEHassane Fofana, alfiere delle Fiamme Oro originario di Gavardo (Brescia) e cresciuto nella Bergamasca, supera il primo turno in modo molto convincente. Fofana lotta bene, è al comando, sulla stessa linea del tedesco Traber per almeno otto intervalli, e perde alla fine di tre centesimi, ma con margine di sicurezza sul quinto posto per la promozione diretta. Per lui (quarto tempo del round preliminare) la semifinale è in programma domani mercoledì 17 agosto, alle ore 20:30.

400m F SEMIFINALI - Alice Mangione, siciliana che ai Campionati di Società difende i colori dell’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San marco, si difende come può, ed il suo 52.02 (quindicesimo crono assoluto), pur non bastando per la finale, non è da disprezzare, in quanto peggiore di un solo decimo rispetto alla batteria di ieri. In finale sarà spettacolo, con tre polacche (Kaczmarek guida con 50.40) e tre olandesi (attenzione alla Bol, alla prima delle sue numerose fatiche).

400m M SEMIFINALI – La prova di Edoardo Scotti, lodigiano del CS Carabinieri impegnato nella seconda semifinale, è abbastanza incolore. In ritardo fin dal via, accumula un gap sempre più netto, fino al conclusivo 46.49 (settimo posto), 21esimo crono complessivo.

1500m F BATTERIE – Prova di ottima condizione e grande personalità per Ludovica Cavalli (CS Aeronautica), seconda nella prima batteria alle spalle della britannica Muir in 4:06.59, non lontano dal personale di 4:05.79. «Gareggiare contro Laura Muir è fantastico, nell’ultimo rettilineo ero quasi incredula, mi sono domandata “che ci faccio qui?”» esclama la genovese che difende i colori della Bracco Atletica ai microfoni di Rai Sport.