Europei Day 2: Clamorosa MPI Promesse di Sito
Un formidabile 45.12 corso mettendo in folle negli ultimi 30 metri di Luca Sito è il risultato di maggiore rilievo nella sessione diurna della seconda giornata degli Europei di Roma. Allo Stadio Olimpico il milanese del Cus Pro Patria Milano, nelle batterie dei 400m, toglie 9/100 alla Miglior Prestazione Italiana Promesse di Edoardo Scotti, lodigiano, anch’egli passato oltre lo scoglio del primo turno. Sempre nei 400m avanzano Giancarla Trevisan e le portacolori della Brescia 1950 nelle gare di Societari Alice Mangione e Anna Polinari, mentre Sveva Gerevini con un eccellente salto in lungo resta in piena corsa per un piazzamento di prestigio e per il primato italiano di eptathlon.
LA CRONACA
400m uomini batterie – Tre uomini azzurri italiani impegnati, due dei quali reduci dall’apoteosi d’argento della mista di 13 ore prima: sono proprio loro, Edoardo Scotti e Luca Sito, a ottenere il pass per le semifinali delle ore 20.38 di sabato 8 giugno, ma è quanto realizza Sito a essere clamoroso. Il milanese del Cus Pro Patria Milano, dalla corsia tre dell’ultima batteria, dà l’impressione di gestire l’azione per buona parte del giro, a 50 metri inizia a guardarsi alle spalle, mette in folle negli ultimi 30 e...stampa un formidabile 45.12, terzo crono italiano della storia dietro solo a Davide Re (44.77) e Alessandro Sibilio (45.08) e a pareggiare il tempo di Matteo Galvan che nel 2016 era pure record italiano. Non solo: l’allievo di Alessandro Simonelli, a livello Under 23, diventa il leader europeo 2024 e stacca la nuova Miglior Prestazione Italiana Promesse superando di 9/100 Edoardo Scotti (45.21 nel 2020 proprio a Roma). “Il tempo mi ha evidentemente stupito - il pensiero di Sito, sceso di 23/100 sul precedente personale per stampare il miglior tempo del turno -, ho corso facile fino ai 300 metri, poi ho mollato ma è uscito comunque un crono incredibile. Arrivo dal calcio, nel 2020 quando ho iniziato avevo ancora una corsa da calciatore ma l’evoluzione della mia tecnica è stata naturale, non ho dovuto lavorarci in modo particolare. Vorrei presto testarmi anche sui 200m, che potrei dire essere la mia gara preferita. Battere la Miglior Prestazione Italiana Promesse di Scotti, che è un amico, è un grande onore. Ora le aspettative chiaramente saranno più alte per la semifinale”.
Proprio Scotti (Cs Carabinieri), in corsia sette nella prima batteria, apre il primo round dei 400m uomini in chiave azzurra: il suo controrettilineo è molto controllato, il suo 100m finale è “alla Scotti”, con un parziale da 12.05 per un 45.59 che è gran cosa viste le fatiche del giorno precedente e che lo pone alle spalle solo del belga Jonathan Sacoor (45.50), sua vecchia conoscenza (campione del mondo Under 20 2018 nella finale in cui Scotti fu quarto) e reduce pure lui dalla mista della sera precedente. “La stanchezza della mista un po’ l’ho sentito - “Edo” Scotti dixit -, è stato un bene che Sacoor non abbia fatto il ‘matto’ e che non si sia passati veloci ai 200m. Poi mi hanno sfidato sul rettilineo finale e in genere non è una buona idea”.
400m donne batterie – Anche in questo caso tre maglie azzurre, due delle quali reduci dallo strepitoso argento nella mista: stavolta il bilancio è ancora migliore, con tre su tre in semifinale (in programma domenica alle ore 20.05). A livello cronometrico, pur senza sobbalzi sulla sedia come accaduto tra gli uomini, si vedono cose decisamente interessanti. Alice Mangione (Cs Esercito), in una seconda batteria piuttosto veloce, deve spingere ma sfoggia un ottimo 51.71, primato stagionale migliorato di due decimi buoni. Convincono anche Anna Polinari (Cs Carabinieri), seconda nella terza batteria con 52.06, e Giancarla Trevisan (Bracco), terza nella prima eliminatoria con 52.22: nel complessivo (in “semi” i primi 12 tempi) Mangione è terza, Polinari settima e Trevisan 11esima. Portavoce delle quattrocentiste è Mangione: “Correre sentendo urlare il proprio nome è un’emozione unica: non pensavo di valere questo tempo, in riscaldamento mi sentivo un po’ stanca”. Polinari le fa eco: “La carica della mista mi ha aiutato a fare questo 400m: avevo molto sonno perché non ho dormito la scorsa notte per l’adrenalina, in riscaldamento sentivo le gambe pesanti”.
Eptathlon donne lungo – Sveva Gerevini (con la carica di “Gimbo” Tamberi, come lei stessa racconterà dopo la quinta gara della sua due giorni) è sul pezzo anche nel lungo: subito al primo salto atterra a 6,33 controvento (-1.1), miglior misura di sempre outdoor a un centimetro dal personale centrato indoor. La prestazione di Gerevini è l’ottava di giornata, in una specialità illuminata dal 6,84 (-0.3) della svizzera Annik Kalin, miglior misura nel lungo dell’eptathlon nella storia degli Europei. Nella classifica complessiva dopo cinque prove su sette la leadership è sempre belga con Nafissatou Thiam a 4991 punti (6,59 nel lungo) e Noor Vidts a 4914 (6,46 nel lungo: Gerevini è settima a 4688, 186 al di sotto dell’attuale quota medaglie della francese Lazraq-Khlass. Il pallottoliere dice però anche altro: +266 punti sul personale nell’eptathlon dopo cinque gare e +223 sul ‘passaggio’ del record italiano di Gertrud Bacher.
Cesare Rizzi