Mondiali, 4x400: Troiani, Polinari e Mangione in Finale

Mondiali, 4x400: Troiani, Polinari e Mangione in Finale

In molti si ricorderanno la palpitante prima serie dei 400 metri ai Societari Assoluti della prima fase regionale femminile lo scorso 14 maggio: Virginia Troiani per il CUS Pro Patria Milano piegò Anna Polinari, in gara con i colori del suo ultimo club civile (l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco), al termine di una sfida palpitante (FOTO in basso di Michele Maraviglia: a sinistra Troiani, a destra Polinari). Entrambe, al debuttò in una manifestazione “globale”, contribuiscono (la bustocca Troiani in terza frazione e la veneta Polinari dai blocchi) a portare in finale mondiale a Eugene (USA) la staffetta 4x400 femminile: un’opera che viene completata da Ayomide Folorunso in seconda frazione e da Alice Mangione (CS Esercito ma Atletica Brescia 1950 quale ultimo club civile) in quarta. Folorunso, Troiani e Mangione furono anche (con Federica Putti) le protagoniste del quartetto d’argento agli Europei Under 20 a Eskilstuna (Svezia) il 19 luglio 2015. FOTO Grana/FIDAL: in alto Virginia Troiani, qui sotto da sinistra Polinari, Mangione, Folorunso e Troiani. 4x400 F Italia Eugene 2022 batt

STAFFETTA 4x400 DONNE - L’atteggiamento giusto. La voglia di graffiare questa batteria e prendersi la finale a tutti i costi. È lo spirito che caratterizza la 4x400 femminile ai Mondiali di Eugene, una squadra compatta, equilibrata, senza stelle, ma con la fame che serve e che è richiesta quando si indossa la maglia azzurra. Tutto questo c’è, e si vede, a partire dalla prima frazione, quella di Anna Polinari, riserva a Tokyo, oggi alla “prima” in una grande rassegna con il testimone tra le mani. Ha atteso il proprio momento e ha ripagato il team con un primo quattrocento da 53.18, scattando dalla quarta corsia, senza le Bahamas all’esterno (dns), con la Polonia e la Giamaica in settima e ottava. Polinari lancia Ayomide Folorunso (al quinto turno di gara a Eugene dopo i due della mista e i due nei 400hs) che sfoggia la consueta travolgente energia, moltiplicata quando gareggia nel quartetto (51.59) e schierata nella seconda frazione che richiede innate capacità di lottare nel traffico: sul rettilineo opposto Ayo recupera una posizione scalzando la frazionista del Canada mentre in testa veleggiava la Giamaica. Virginia Troiani (52.30) riceve il bastoncino da terza, si fa infilare dal Canada ma tiene alla grande sulla retta finale e innesca Alice Mangione. Qui un brivido: la finalista della mista deve proteggersi con le braccia per non scontrarsi con la frazionista canadese che cedeva il testimone. È solo un flash, il pericolo dura un attimo, perché Mangione la dribbla e si lancia all’inseguimento delle avversarie dalla quinta piazza. È agli ottanta metri dalla fine che intuisce lo spazio lasciato all’interno dall’ultima frazionista polacca (Holub-Kowalik) e si butta dentro per assicurarsi la quarta posizione che vale il primo tempo di ripescaggio (3:28.72), nonché l’eliminazione a sorpresa delle polacche. Nella prima batteria, voce grossa degli Stati Uniti (3:23.38) con la divina Allyson Felix richiamata in extremis per la batteria, e della Gran Bretagna (3:23.92), squalificata invece l’Olanda che era stata trascinata dal settimo al terzo posto da una strabiliante ultima frazione della scatenata Femke Bol. L’Italia torna in finale a nove anni da Mosca 2013 (sesto posto e poi squalifica), mentre i migliori piazzamenti azzurri restano gli ottavi posti di Atene 1997 e Siviglia 1999. Appuntamento nella notte italiana tra domenica e lunedì, alle 4.50, nella gara che conclude il programma iridato di Hayward Field.

LE DICHIARAZIONIVirginia Troiani: “Ero stata d’argento agli Europei Juniores con Alice e Ayo, ritrovarle qui è bellissimo. Assieme anche ad Anna l’obiettivo in finale è migliorare ancora”. Alice Mangione: “Eravamo carichissime e concentrate, è una finale meritata”. Anna Polinari: “Un po’ di tensione per rappresentare l’Italia c’era, ma le compagne mi hanno dato una carica pazzesca”.

STAFFETTA 4x400 UOMINI - Le difficoltà nell’avvicinamento all’evento, tra Covid e infortuni, non hanno giocato a favore della 4x400 maschile. Il quartetto azzurro, con due dei quattro finalisti dei Giochi e primatisti italiani (Aceti e Scotti) è quinto nella seconda batteria, complessivamente decimo (3:03.43), fuori dalla finale di domani. Comincia Lorenzo Benati, già settimo con la mista, qui cronometrato in 46.64. Vladimir Aceti è in coda nella sua seconda frazione e si mantiene sulla scia degli avversari (45.75). Un paio di posizioni le scala Brayan Lopez (45.73), a sua volta già impegnato nella mista, capace di consegnare il testimone a Edoardo Scotti in quinta piazza. “Edo” come di consueto non esagera nella prima metà, superato dalla Germania, poi si riprende la posizione nel rettilineo finale, tradizionalmente il suo terreno (45.31) ma stavolta non a sufficienza per passare il turno, un obiettivo che resta lontano trenta centesimi (Francia 3:03.13). Il 3:01.96 del Belgio, leader della seconda batteria, è solo il quarto tempo totale, considerato il 2:58.96 degli Stati Uniti, il 3:01.53 del Giappone e il 3:01.59 della Giamaica, tutti crono usciti dalla prima batteria.

Cesare Rizzi/Nazareno Orlandi

 

CDS 3942