Universiade al Via: 5 Lombardi in Cina

Universiade al Via: 5 Lombardi in Cina

È scattata per l’atletica leggera oggi martedì 1° agosto l’Universiade, di scena a Chengdu (Cina) a quattro anni dall’ultima edizione di Napoli 2019. Tra i primi azzurri in gara subito il bresciano Andrea Federici, tesserato per l’Atletica Biotekna: davvero sfortunato il doppio figlio d’arte nell’ottava batteria dei 100m, chiusa al quarto posto in 10.65 a 2/100 dalla seconda piazza che valeva il posto in semifinale; preclusi i tempi di ripescaggio visto che la sua eliminatoria è spazzata da forte vento contrario (-2.0), per Federici c’è il 29esimo posto complessivo. Lo sprinter sarà al via pure dei 200 metri: batterie alle ore 5:07 dell’alba italiana di giovedì 3 agosto, eventuali semifinali venerdì 4 agosto alle ore 12:45, eventuale finale lo stesso giorno alle ore 15:10.

Doppio impegno pure per Laura Pellicoro (Bracco): 800 metri con batterie mercoledì 2 agosto (ore 13:15), ed eventuale finale giovedì 3 agosto (ore 12:40); 1500 metri con batterie nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 agosto (ore 3:25) ed eventuale finale domenica 6 agosto (ore 12:20). Dopo la sfortunata finale europea Under 23 torna in pista Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, nella foto Colombo/FIDAL) sui 100m ostacoli: batterie nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 agosto (ore 3:30), eventuali semifinali e finale venerdì 4 agosto rispettivamente alle ore 12:05 e alle ore 14:25. La notte tra venerdì 4 e sabato 5 agosto sarà infine la notte dei marciatori lombardi, entrambi impegnati sui 20 km:  alla 1:00 l’argento europea Under 23 Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950) tra le donne, alla 1:20 Gabriele Gamba (Atl. Riccardi Milano 1946) tra gli uomini.

Cesare Rizzi

 

EYOF, 4 Lombardi a Medaglia in Staffetta

EYOF, 4 Lombardi a Medaglia in Staffetta

Dopo l’oro di Erika Saraceni (Bracco) nel triplo e il bronzo di Mattia De Rocchi (Forti e Liberi Monza) negli 800m l’atletica lombarda sale due volte sul podio nelle staffette svedesi (100+200+300+400) al Festival Olimpico della Gioventù Europea di Maribor (Slovenia). Staffetta svedese M EYOF 2023Le due portacolori dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter Valentina Vaccari ed Elisa Valensin nella finale femminile corrono la terza e la quarta frazione: con Alice Pagliarini ed Elisa Marcello chiudono d’argento alle spalle della Romania (2:06.13) con il tempo di 2:06.45, che vale la nuova Miglior Prestazione Italiana Allieve a migliorare quanto corso solo il giorno prima (2:07.24 con Valensin sempre in quarta frazione). Il quartetto maschile conquista una gioia di bronzo: il quarto posto sul campo diventa terzo dopo la squalifica del Portogallo con il crono di 1:53.72 e la firma di Matteo Togni (Bergamo Stars) in prima frazione e Mattia De Rocchi (Forti e Liberi Monza) in quarta (per il brianzolo seconda medaglia in questa edizione), in una formazione completata da Alessandro Trotto e Simone Giliberto.

A livello individuale quinto posto per Manuel Zanini (Atl. Gavirate): il varesino tricolore Allievi corona il piazzamento con un ottimo 5:45.64, nuovo PB (a 4 secondi dal podio) a inserirsi in seconda posizione nelle graduatorie italiane all time dietro Luciano Introini (5:41.2 manuale nel 1978) in una lista che comprende sia i tempi con le barriere da 84 centimetri sia i riscontri con gli ostacoli da 76 centimetri. Per l’atletica lombarda sono dieci i piazzamenti complessivi nelle top 8 di Maribor: oltre alle quattro medaglie e a Zanini ci sono i quarti posti di Valentina Vaccari sui 400m piani e di Matteo Togni sui 110m ostacoli, le seste piazze di Rocco Martinelli (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) nel lungo e di Jacopo Risi (OSA Saronno) nei 1500m e l’ottavo posto di Elisa Valensin nei 400m ostacoli; appena fuori dalle prime otto Sofia Sidenius (Bracco) nona nei 2000m siepi.

Cesare Rizzi

FOTO in home: il quartetto della svedese femminile (Valensin e Vaccari prima e seconda da destra); qui a fianco la squadra maschile di bronzo nella staffetta svedese (Matteo Togni secondo da sinistra, Mattia De Rocchi prima da destra). 

EYOF: Martinelli Sesto, Sidenius al PB

EYOF: Martinelli Sesto, Sidenius al PB

Nella quarta giornata del Festival Olimpico della Gioventù Europea a Maribor (Slovenia) arriva un sesto posto di valore: lo firma Rocco Martinelli, alfiere dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, nel salto in lungo. Il campione italiano Allievi (FOTO archivio FIDAL) allenato da Angelo Alfano apre con un 6.89 appena ventoso (+2.2), poi con 7.14 (+0.5) piazza la zampata che lo porta tra i primi otto in quarta posizione provvisoria: nella seconda metà di gara non va oltre 6.94 (+1.9) e viene superato da Cristian Popescu (Romania) e dal lettone Aleksis Gailitis.

Gara giudiziosa per Sofia Sidenius (Bracco) nella finale diretta dei 2000m siepi: la milanese non segue il ritmo forsennato delle prime della classe in avvio e risale via via posizioni. L’epilogo la premia a metà: è eccellente il crono finale, un 6:52.15 che la pone in sesta posizione italiana all time tra le Allieve, ma un sorpasso subìto proprio negli ultimi metri dalla spagnola Greta Guerrero la fa retrocedere dall’ottava alla nona posizione.

Tanto rammarico ma anche tanta esperienza per la 16enne Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) nella finale dei 400m ostacoli: la tricolore Allieve in carica perde l’equilibrio dopo aver incocciato nell’ultima barriera e cade, chiudendo poi ottava al passo (1:18.64). Valensin, convocata anche per gli Europei Under 20 (dove correrà individualmente i 200m), stava lottando sulla retta finale per la terza posizione contro la francese Meta Tumba, poi bronzo a 57.10, un crono che lascia intendere su quale risultato fosse ipoteticamente proiettata l’azzurrina (il PB di Valensin è 58.33, la MPI Allieve di Ilaria Verderio è 57.75).

Domani venerdì 28 luglio la finale del triplo femminile con Erika Saraceni (Bracco) tra le più attese: scatta pure il percorso della staffetta 100+200+300+400, nei cui gruppi ci sono il bronzo degli 800m Mattia De Rocchi (Forti e Liberi Monza), Matteo Togni (Bergamo Stars) Valentina Vaccari (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e la già citata Valensin.

Ce. Ri.

Tricolori Assoluti: Uomini Sprint a Molfetta

Tricolori Assoluti: Uomini Sprint a Molfetta

Campionati Italiani Assoluti su pista: in campo maschile l’edizione di Molfetta (Bari) sarà la numero 113 e l’atletica lombarda si presenta con tanti uomini in grado di far bene soprattutto nello sprint. Se sui 200m sarà da valutare la condizione fisica degli olimpionici della staffetta 4x100 Filippo Tortu (Fiamme Gialle), brianzolo, e Fausto Desalu (Fiamme Gialle), casalasco, nei 100m Roberto Rigali (Bergamo Stars, seconda da sinistra nella foto di Tommaso Pasetti) è probabilmente il più accreditato rivale di Samuele Ceccarelli per il titolo dopo il 10.25 di Modena e la prima frazione nel 38.04 di Grosseto. Della partita sulla istanza più breve sarà pure il campione d’Europa della 4x100 Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), iscritto su indicazione del Settore Tecnico, e tra gli atleti da finale ci sono sicuramente anche due emergenti come il milanese Mattia Donola (CS Carabinieri), PB a 10.32 sui 100m quest’anno, e Moussa Ndiaye (Atl. Pianura Bergamasca, prima da destra nella foto in alto di Tommaso Pasetti), portatosi fino a 20.87 sui 200m. In un 400m molto serrato il lodigiano Edoardo Scotti (CAS Carabinieri) è il campione in carica ma non ha vissuto fin qui una stagione eccezionale: 2023 complicato per ora anche per il brianzolo Vladimir Aceti (Fiamme Gialle), mentre Francesco Rossi (CUS Pro Patria Milano) e Andrea Panassidi (CUS Pro Patria Milano) cercano spazio dopo il titolo europeo Under 23 con la 4x400 e i PB portati a 46.44 e a 46.90.

OSTACOLI - Dopo la forzata rinuncia di Alessandro Sibilio Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946, FOTO Grana/FIDAL qui sotto), campione in carica, diventa uno dei possibili favoriti per il titolo italiano dei 400m ostacoli, forte del 49.67 stagionale. Sfida attesa quella dei 110m ostacoli: con Lorenzo Simonelli e Paolo Dal Molin il bresciano Hassane Fofana (Fiamme Oro) fa parte di diritto del trio di favoriti forte del 13.43 in stagione; Leonardo Tano (Atl. Meneghina) con il PB a 13.73 è il primo degli outsider e Federico Piazzalunga (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) è un altro uomo da finale.Mario Lambrughi Rieti 2022 esultanza home thumbnail

MEZZOFONDO E MARCIA - Sugli 800m, tra Simone Barontini e Catalin Tecuceanu, potrebbe inserirsi il bresciano 20enne Francesco Pernici (FreeZone), sceso a 1:45.48 e quarto agli Europei Under 23, in cerca della prima medaglia Assoluta: da seguire anche Jacopo Peron (Varese Atletica), portatosi fino a 1:47.42, e un uomo da finale è pure il bergamasco Abdelhakim Elliasmine (Athletic Club 96 Alperia). Grande bagarre dei 5000m: il laziale Francesco Guerra, vicecampione europeo Under 23, verrà sfidato dal comasco Alberto Mondazzi (Atl. Casone Noceto), da Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), dal bergamasco Ahmed Ouhda (Imperiali Atletica) e da Samuel Medolago (Atl. Valle Brembana).  Enrico Vecchi (Atl. Rodengo Saiano Mico), sceso a un eccellente 8:27.22, è il “terzo uomo” dei 3000m siepi, alle spalle (nel pronostico) di Ala Zoghlami e Yassin Bouih. Infine i 1500m, terra sulla carta di conquista per Pietro Arese, piemontese di stanza a Varese: sulla distanza cerca spazio il bresciano Giovanni Filippi (La Fratellanza 1874), 3:37.71 nel 2023. Nella marcia, 10 km declinati su strada, il cremonese Riccardo Orsoni (Fiamme Gialle) inseguirà il podio nella scia del favorito Francesco Fortunato.

CONCORSI E PROVE MULTIPLE - Il triplo è uno dei concorsi più attesi di tutto il tricolore: il finalista mondiale di Eugene Emmanuel Ihemeje (Aeronautica), bergamasco atterrato a 17.29 quest’anno, è candidato al ruolo di assoluto protagonista, secondo nell’entry list solo al primatista italiano Andy Diaz; per un posto nei primi otto ci prova anche Matteo Romano (Atl. Riccardi Milano 1946). Outsider pronti a salire sul podio nell’asta e nel lungo: Federico Biancoli (Atl. Riccardi Milano 1946), salito fino a 5.30 nel 2023, nel primo caso; il bergamasco Mohamed Reda Chahboun (Libertas Unicusano Livorno) e l’under 23 Leonardo Pini (Cremona Sportiva Atl. Arvedi), 7.74 e 7.65 in stagione, nel secondo. Nei lanci fari puntati sul martellista Giacomo Proserpio (CS Carabinieri), comasco in crescita dopo il 71.00 del 9 luglio a Olgiate Olona (Varese): in tanti possono aspirare però a un posto al sole nelle varie finali, dal discobolo primo al Challenge Andrea Fassina (Team A Lombardia) al martellista vincitore a Modena Gregory Falconi (Bergamo Stars), dal pesista Emmanuel Musumary (CUS pro Patria Milano) ai giavellottisti Roberto Bertolini (Fiamme Oro), Lorenzo Bruschi (OSA Saronno) e Lorenzo Bertocchi (Pro Sesto Cernusco).

Il decathlon, dedicato alla memoria del grande Franco Sar, non avrà l’infortunato Dario Dester: dietro il trio Naidon-Modugno-Cerrato il primo nome in “griglia di partenza” è il campione italiano Promesse Alessandro Arrius (Osa Saronno).

STAFFETTE - Le società lombarde proporranno la consueta forza d’urto: ipotizzare un successo delle nostre squadre in entrambe le specialità non è un azzardo, almeno sulla carta. Nella 4x400 il CUS Pro Patria Milano si presenta con i tre campioni d’Europa Under 23 Francesco Domenico Rossi, Andrea Panassidi e Luca Sito e con Andrea Blesio: tra i principali rivali dei campioni in carica ci sarà la Pro Sesto Atletica Cernusco con Francesco Gargantini, Matteo Colombo, Mattia Cella e un altro staffettista d’oro a Espoo come Matteo Raimondi. Nella 4x100 l’OSA Saronno Libertas ha vinto il titolo Promesse con la MPI under 23 a 40.29: Riccardo Sala, Emanuele Trento, Edoardo Luraschi e Mattia Antonietti si candidano a un ottimo risultato anche a livello Assoluto, opposti tra gli altri all’Atletica Riccardi Milano 1946 di Ruskin Molinari, Simone Tanzilli, Marco Martini e Wanderson Polanco.

Cesare Rizzi

TV E STREAMING - I Campionati Italiani Assoluti di Molfetta godranno di ampia copertura televisiva in diretta nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 luglio. La massima rassegna tricolore, in programma allo stadio Cozzoli della città pugliese, edizione n. 113, potrà essere seguita in tv su RaiSport sabato dalle 19.30 alle 22 e domenica dalle 19.30 alle 22. Prevista anche la diretta streaming su RaiPlay negli stessi orari. Le altre gare del sabato e della domenica, a partire dalle 11, saranno trasmesse in streaming su www.atletica.tv.

Giir di Mont: Assi Azzurri Domenica a Premana

Giir di Mont: Assi Azzurri Domenica a Premana

Aumentano di giorno in giorno gli iscritti alla XXIX edizione del Giir di Mont, che si terrà il 29 e il 30 luglio nel borgo lecchese di Premana (Lecco), ormai consolidato punto di riferimento immancabile nel panorama italiano e mondiale della corsa in montagna. Evento raccomandato a chi ama correre a fianco dei migliori atleti internazionali di mountain running, nella tradizione di una delle più storiche e famose gare di corsa in montagna, tra i paesaggi delle alpi orobie, gli alpeggi premanesi e il tifo unico degli spettatori, che qui arrivano a migliaia. Quasi 700 sulla linea di partenza i partecipanti tra classica di 32 km, 18 km e la Gir di Mont Young pronti per vivere l’esperienza unica del “Giir” e sentirsi protagonisti.

 E anche quest’anno è un parterre di livello quello che si contenderà il podio, con una gara in casa agguerrita all’interno del neonato Dinamo Running Team tra Cristian Minoggio e Mattia Gianola, secondo e terzo rispettivamente al Giir di Mont del 2022, che aveva visto Petro Mamu oro con 3h 11’29” sul nuovo percorso rivisto dopo le alluvioni. Il primo, in grande forma e di ritorno dai recenti Mondiali di Mountain e Trail Running di Innsbruck con la medaglia d’argento per il trail corto a squadre e un piazzamento come quindicesimo assoluto; il secondo, premanese, recente vincitore delle ultime edizioni della Resegup e della Stralivigno, è stato anche campione del mondo nello short trail a squadre nel 2022 in Thailandia. Altri azzurri medagliati a Innsbruck in grande crescita atletica e qui presenti sono Luca Del Pero, bronzo individuale iridato, che vorrà rifarsi dall’edizione precedente dove ha portato a casa solo il nono posto, e Andrea Rota, vincitore da pochissimo del Trail di Ventoux. Per non dimenticare il giovanissimo Mattia Tanara, tre volte campione del mondo di Winter Triathlon under 23.

La competizione si fa più ardua con la presenza dei keniani Lengen Lolkurraru, che dopo un recente infortunio alla schiena sbarca in Italia per vincere (e di fatto pochi giorni fa ha stracciato il record della sesta edizione della Val Brevettola Skyrace, in val d’Ossola), Japhet Mwenda e Elvis Kipkoech, atleti del team Run2gether giunti per rafforzare il gemellaggio che li lega al Giir di Mont e che proveranno a dare battaglia al resto dei big nella loro prima partecipazione. Non mancheranno l’americano Dakota Jones, fresco di medaglia d’oro alla Transvulcania Ultramarathon, il marocchino naturalizzato spagnolo Ait Malek Zaid, di ritorno dai Mondiali, e l’asso francese della corsa in montagna Julien Rancon, già terzo a Premana qualche anno fa. E se non bastasse, presenti anche il giovane Lorenzo Rota Martir ed il forte e polivalente runner skialper William Boffelli.

Grande battaglia tra le donne. Il trio che darà spettacolo sarà tra la fortissima campionessa mondiale Elisa Desco, che non ha bisogno di presentazioni, detentrice dell’oro al Giir 2022 sul nuovo percorso con 4h 00’ 57”. Martina Valmassoi, vincitrice quest’anno - tra le altre competizioni - della Transvulcanica Ultramarathon, terza alla Marathon du Mont Blanc, quarta ai mondiali di Innsbruck. La pluricampionessa mondiale Lucy Murigi dell’Atletica Saluzzo (Andorra 2018 e Premana 2017), qui seconda l’anno scorso. Attenzione a sbilanciarsi coi pronostici, si presentano a Premana per fare bene anche la milanese Francesca Rusconi, vincitrice della Resegup 2023, la giovane lecchese Martina Bilora, alla seconda partecipazione dopo il 9° posto del 2022, e la rumena Ingrid Mutter, che nelle competizioni italiane si è sempre distinta con piazzamenti di alto livello come la vittoria nel Giir di Mont 2016.

 Giir di Mont – 32 km – Il Percorso

La classica Giir di Mont si svolge su un tracciato di 32 chilometri, 2400 metri di dislivello positivo con tre ardue salite seguite da altrettante discese tecniche e impegnative, con il punto più alto della gara e più spettacolare, nel tratto che porta alla Bocchetta di Larecc a 2063 m di quota, con quasi 950 m di dislivello in poco meno di 6 km. Il percorso di gara parte dal centro del paese in Piazza della Chiesa e scende verso il fondovalle lungo la mulattiera che porta in località Lavinol; da qui, oltrepassando il torrente Varrone, ha inizio la prima delle tre salite, che conduce dopo 5 chilometri di corsa al primo passaggio intermedio: l’Alpe Chiarino a quota 1558 m.

La salita continua, addolcendosi, per 1 km attraverso splendidi boschi di larici e quindi, seguendo un sentiero abbastanza impegnativo che richiede prudenza ed attenzione, porta sopra le baite dell’ Alpe Barconcelli, per poi raggiungerle affrontando una discesa che procede per poco più di 2 km e che porta fino agli Alpeggi di Casarsa (nella foto in home il passaggio di Cristian Minoggio) prima e dei Forni, riportando gli atleti a quota 1180 m prima di imboccare la seconda salita.
Dopo un breve strappo si giunge all’ Alpe Vegessa dove è posto il secondo intermedio. Da qui si imbocca la Valvarrone percorrendo la vecchia strada militare per 4 km fino in prossimità del rifugio Varrone da dove, dopo aver guadato il fiume, si inizia il tratto di salita più impegnativo di tutto il percorso che conduce gli atleti alla Bocchetta di Larecc (2063 m di quota), registrando 800 m di dislivello in poco più di 3 km, degno di un vertical, di cui gli ultimi 600 m di salita sono godibili dal “Gran Premio della Montagna” ed ogni anno richiamano un pubblico numeroso.

La gara prosegue poi con una discesa altrettanto impegnativa che, attraverso pietraie ed un ripido sentiero, in meno di 2 km e con un dislivello di 700 m porta all’ Alpe Fraina, dove le pendenze si addolciscono fino all’ Alpe Caprecolo; la discesa continua congiungendosi alla strada militare della Valle fino all’ Alpe Rasga, dove è situato il 4° intermedio e dove inizia l’ultima e più lunga salita. La prima parte è la più dura, dalle baite di Domant fino alle case di Pianch; si raggiunge poi l’Alpe Premaniga (1403 m). Da qui la salita si fa meno ripida e porta verso l’Alpe Solino, passa poco sopra le baite dell’Alpe Piancalada, e conduce all’ultimo alpeggio: l’Alpe Deleguaggio (1690 m), da dove inizia l’ultima e tecnica picchiata verso il traguardo nella piazza di Premana.

Informazioni e programma completo su www.giirdimont.it.

(foto e testo da comunicato organizzatori)